Batterie: Microsoft e gli scienziati del Pnnl scoprono un nuovo materiale per ridurre del 70% l’utilizzo del litio

La piattaforma tecnologica Azure Quantum Elements ha permesso al team del Pacific Northwest National Laboratory di ridurre di molto i tempi di ricerca e test

Il team Microsoft Quantum e gli scienziati del Pacific Northwest National Laboratory (Pnnl) – laboratorio di progettazione di esperimenti globale situato a Richland (WA) negli Stati Uniti – hanno vagliato digitalmente oltre 32 milioni di potenziali materiali, tra cui hanno scoperto e sintetizzato un nuovo potenziale materiale per la produzione di batterie efficaci, utilizzando il 70% in meno di litio rispetto alle attuali batterie agli ioni di litio

Attraverso l’utilizzo di Azure Quantum Elements, una piattaforma costruita appositamente per accelerare la ricerca scientifica attraverso l’utilizzo dell’intelligenza artificiale, del cloud computing e dei computer quantistici su larga scala, gli scienziati del Pnnl potuto individuare e testare il nuovo materiale in poche settimane, riducendo drasticamente i tempi rispetto ai tradizionali processi scientifici di ricerca, analisi e verifica.  Grazie a questo progetto, avviato a inizio 2023, la collaborazione di Microsoft con il Pnnl si rafforza e si pone come primo obiettivo un focus principale nel campo della chimica e della scienza dei materiali, due ambiti scientifici fondamentali e alla base delle soluzioni alle sfide energetiche globali.







La combinazione di competenze scientifiche e AI consentirà di accelerare l’innovazione

La collaborazione con il Pnnl è l’inizio di un nuovo percorso, che punta a sfruttare la potenza dell’IA in molti campi della ricerca scientifica. Microsoft sta inoltre abilitando la potenza computazionale del cloud e dei modelli di IA per tutti i clienti attraverso la piattaforma Azure Quantum Elements: la combinazione di competenze scientifiche e AI consentirà di accelerare l’innovazione, anticipando nei prossimi 25 anni le innovazioni che senza queste tecnologie avrebbero richiesto 250 anni, trasformando ogni settore e inaugurando una nuova era per la scoperta scientifica. Questo progetto dimostra quanto l’applicazione di piattaforme cloud e di strumenti IA possano accelerare l’individuazione di soluzioni per le attuali sfide globali, tra cui la sostenibilità, l’innovazione del settore farmaceutico e di altri settori, anticipando i progressi che saranno possibili con l’informatica quantistica.

«Siamo all’inizio di una nuova era di scoperte scientifiche che possono trasformare il nostro mondo. Grazie alle novità introdotte dall’intelligenza artificiale e alle capacità hyperscale, possiamo accelerare la ricerca e abilitare la scoperta di nuove molecole che possono affrontare alcune delle questioni più urgenti del nostro tempo, dall’energia pulita all’eliminazione delle sostanze chimiche tossiche, e molto altro ancora. Siamo orgogliosi di lavorare con istituzioni scientifiche di livello mondiale come il Pacific Northwest National Laboratory. La nostra scoperta nell’utilizzo dell’intelligenza artificiale per trovare nuovi materiali per le batterie è solo uno dei tanti esempi di come il nostro approccio innovativo alla ricerca sui materiali possa migliorare la nostra vita quotidiana», commenta Jason Zander, executive vice president of strategic missions and technologies di Microsoft.

«L’intersezione di AI, cloud e high-performance computing, insieme al lavoro degli scienziati crediamo sia fondamentale per accelerare il percorso verso risultati scientifici significativi», afferma Tony Peurrung, Pnnl deputy director for science and technology. «La nostra collaborazione con Microsoft mira a rendere l’AI accessibile agli scienziati. Vediamo il potenziale dell’IA nel far emergere un materiale o un approccio inaspettato o non convenzionale, ma che vale la pena indagare. Questo è il primo passo di quello che si preannuncia come un viaggio interessante per accelerare il ritmo della scoperta scientifica».

«I risultati sulle nuove batterie sono solo un proof point di queste tecnologie», dichiara Brian Abrahamson, associate laboratory director and chief digital officer del Pnnl. «Abbiamo capito subito che l’innovazione sta nella velocità di identificazione di materiali promettenti e nella nostra capacità di mettere immediatamente in pratica queste idee in laboratorio. Siamo entusiasti di portare tutto questo a un livello superiore grazie alla partnership tra Microsoft e il Pnnl».














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