Avviate le selezioni di VeniSIA, l’acceleratore di innovazione sostenibile dell’Università Ca’ Foscari

Minibus elettrici modulari con sistema di agganciamento e sganciamento automatico delle vetture; sistema di monitoraggio dei boschi a rischio incendio; tecnologie per trasformare le biomasse in energia pulita e device che segnalano la presenza di gas Radon nell’aria

Carlo Bagnoli, responsabile scientifico di VeniSIA

VeniSIA – Venice Susainability Innovation Accelerator, l’acceleratore di progetti innovativi dell’Università Ca’ Foscari Venezia, ha avviato la sua prima fase di selezione. Sono state profilate oltre 1.300 idee provenienti da 28 paesi, tutte mirate a frenare il cambiamento climatico.

Tra i progetti innovativi selezionati da VeniSIA i minibus elettrici modulari con sistema di agganciamento e sganciamento automatico delle vetture e con guida autonoma ideati dall’italiana Next Future Transportation. CarboREM, invece, progetta e realizza impianti innovativi industriali che migliorano l’efficienza energetica nel trattamento dei fanghi di depurazione e rifiuti organici. La tedesca Dryad ha sviluppato Silvanet, una soluzione completa per la rilevazione ultra-precoce di incendi e soluzioni di monitoraggio della salute e della crescita delle foreste pubbliche e private. Presente anche la francese New World Wind, che offre soluzioni che combinano l’alta tecnologia con un design intelligente, per la realizzazione di micro turbine eoliche. L’italiana Radoff ha sviluppato Radoff Life, un dispositivo nato con l’obiettivo di ridurre i rischi generati dal Radon, in grado di pulire l’aria che respiriamo ogni giorno a casa e al lavoro. La statunitense Gybe fornisce informazioni utili sulla qualità dell’acqua (sedimenti, nutrienti in eccesso o fioriture algali dannose) in laghi, fiumi, estuari e aree costiere. Mentre 9-Tech è una giovanissima startup che studia e sviluppa nuovi processi e impianti per il recupero di metalli strategici da rifiuti elettronici.







La prima fase di selezione, dopo la Call for Ideas lanciata ad inizio giugno, si è chiusa nei giorni scorsi. L’attività di scouting ha portato alla profilazione di oltre 1.300 startup da 28 paesi del mondo, delle quali 239 sono passate al secondo turno di selezione, poi ridotte ulteriormente alle 30 che passano alla fase di attività online. Tra loro giovani tech companies provenienti dall’Italia, ma anche da Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Francia, Germania, Olanda. Per loro si apre, nel mese di agosto, un periodo di formazione online su temi come Business Model, Business Plan e Fundraising. Nella terza fase, a settembre, 10 di queste startup accederanno alla selezione finale e alla fase di implementazione dei progetti, mettendosi al lavoro sullo sviluppo delle proprie soluzioni nello spazio di co-working allestito appositamente a Ca’ Giustinian dei Vescovi. Le 10 startup finaliste verranno presentate ufficialmente nel corso di SIF – Strategy Innovation Forum, l’evento che riunisce ogni anno a Venezia l’unico think tank italiano in materia di innovazione strategica e la cui sesta edizione si terrà il 10 settembre in modalità duale, virtuale e fisica. Le finaliste accederanno ad un percorso di co-innovation della durata di tre mesi in cui verranno sostenute nel processo di ingresso sul mercato.

«Giovani talenti provenienti da tutto il mondo e soluzioni innovative che mettono al centro le tecnologie 4.0: Venezia diventa luogo ideale da cui far nascere e crescere le migliori idee che disegneranno un ambiente più sostenibile per i prossimi anni», spiega il professor Carlo Bagnoli, responsabile scientifico del progetto. «Grazie a VeniSIA, che attrae istituzioni, grandi aziende, giovani e smart workers, le soluzioni locali testate qui potranno essere scalabili ed applicate poi in tutto il mondo per risolvere le sfide di sostenibilità dettate dall’Agenda 2030, creando così un circolo virtuoso e riportando Venezia a essere simbolo di innovazione».














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