Automotive: da Mise 750 mln per lo sviluppo della filiera

Si tratta di una parte delle risorse del fondo da 8,7 mld di euro stanziato dal governo fino al 2030

Il Ministero dello sviluppo economico ha pubblicato ufficialmente i decreti che attivano gli sportelli finanziati con complessivi 750 milioni di euro, di cui 525 milioni per i contratti di sviluppo e 225 milioni per gli accordi per l’innovazione. Si tratta di una parte delle risorse del “fondo automotive” (8,7 miliardi di euro i finanziamenti complessivamente stanziati dal governo fino al 2030) destinati al sostegno e alla promozione della transizione verde, della ricerca e degli investimenti nel settore attraverso l’insediamento di filiere innovative e sostenibili sul territorio nazionale.

«Con questi interventi si raggiunge un importante risultato che va nella direzione auspicata di dotare il nostro paese di una valida strategia di politica industriale a sostegno della trasformazione tecnologica ed ecologica della catena produttiva dell’automotive, che si affianchi agli incentivi destinati all’acquisto di veicoli non inquinanti», dichiara il ministro Giorgetti.







«Sin dall’inizio del mio mandato al Mise – aggiunge – il futuro dell’automotive è stato tra le priorità messe al centro dell’agenda di governo, avviando un confronto costante con le aziende e le associazioni del settore e coinvolgendo tutti gli altri ministeri interessati è stato definito un piano strutturale e pluriennale che, attraverso il rafforzamento e la ridefinizione degli strumenti in campo, punta a favorire una gestione della transizione attenta non solo agli aspetti ambientali ed economici ma anche a quelli sociali».

In particolare, le imprese potranno richiedere le agevolazioni sia per i progetti già presentati – in questo caso gli sportelli verranno aperti dal 13 al 27 ottobre per i contratti di sviluppo e fino al 27 ottobre per gli accordi per l’innovazione – sia per le nuove domande a partire dal 15 novembre per i contratti di sviluppo e dal 29 novembre per gli accordi per l’innovazione. Per la prima volta verrà inoltre applicata sui progetti relativi gli accordi per l’innovazione una modalità di ammissione in istruttoria non basata sull’ordine cronologico ma su una serie di parametri oggettivi, quali la solidità economico-finanziaria del soggetto proponente e la quota di spese del progetto in sviluppo sperimentale.














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