La BAC Mono è una supercar essenziale. Omologata per la guida su strada, la monoposto pesa 570 kg: meno della metà di una Toyota Corolla. L’interno accoglie un solo sedile ed è dotato di un telaio in fibra di carbonio ultraleggero.
L’ultima versione della vettura — che è stata presentata al BAC Innovation Centre in Inghilterra — è stata alleggerita di 4,8 chilogrammi grazie all’utilizzo di ruote progettate con il generative design e con un software che ottimizza il rapporto potenza-peso. L’eliminazione di questo peso supplementare potrebbe innescare una rivoluzione nel design e nella produzione automobilistica, alterando drasticamente le prestazioni e l’aspetto delle auto.
Progettata e costruita da Briggs Automotive Company (BAC), con sede a Liverpool, la BAC Mono è un’auto da corsa snella che può essere guidata anche sulle strade cittadine, in quanto rispetta i requisiti minimi di legge di sicurezza e di protezione dei pedoni. Il propulsore turbo a quattro cilindri da 2,3 litri eroga 332 cavalli: non sembra travolgente, ma il telaio flessuoso dell’auto consente un’accelerazione da 0 a 96 km/h in soli 2,6 secondi e una velocità massima di 272 km/h. I fanatici dell’automobilismo si sprecano in lodi per l’accelerazione della BAC Mono, l’apoteosi dell’agilità e della maneggevolezza da go-kart.
Ogni BAC Mono costa circa 227.000 euro. “Dato che abbiamo un prezzo alto e un volume basso, siamo tra i primi a poterci permettere di assorbire i costi della tecnologia più cara”, dice Ian Briggs, co-fondatore e direttore della progettazione di BAC, che ha creato l’azienda con il fratello Neill Briggs.
Ciò significa adottare nuovi metodi di fabbricazione, ovvero la stampa 3D. Circa 40 componenti della nuova BAC Mono sono stampati in 3D (fari, specchietti retrovisori, involucri dei fanali posteriori ed altro ancora), e molti dei pannelli sono realizzati in fibra di carbonio potenziata con grafene, un materiale noto sia per le sue proprietà termiche che per la sua forza e leggerezza.
Per ridurre ulteriormente il peso della monoposto, la BAC ha fatto un’altra scelta significativa: di avvalersi della tecnologia del generative design di Autodesk Fusion 360 per produrre le ruote. La progettazione generativa sfrutta il machine learning e il cloud computing per progettare gli oggetti tramite algoritmi; i prodotti finali possono offrire un rapporto estremo tra resistenza e peso. Per le ruote di BAC Mono, i progettisti hanno specificato i vincoli prestazionali richiesti: quanto peso devono sopportare le ruote, il materiale da utilizzare (alluminio) e il metodo di fabbricazione (fresatura CNC a 5 assi per risparmiare sui costi). Da questi dati, il software genera opzioni iterative quasi infinite tra le quali i progettisti possono scegliere, esplorando una più ampia gamma di soluzioni, con conseguenti risultati migliori.
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*Zach Mortice è giornalista di architettura