Assolombarda: energia, innovazione, lavoro e infrastrutture sono le priorità per sostenere le imprese

«Completiamo una volta per tutte le infrastrutture strategiche che interessano il nostro territorio e che ci permettono di mantenere il ruolo di principale porta italiana da e verso i tradizionali partner dell’Europa occidentale» ha dichiarato il presidente Alessandro Spada

Per il presidente di Assolombarda Alessandro Spada è necessario puntare sul nucleare pulito e sicuro di ultima generazione per raggiungere gli obiettivi di carbon neutrality al 2050

«L’Italia in cui crede Assolombarda e che vogliamo far crescere, sa riconoscere e valorizzare le sue imprese – ha ribadito il presidente Spada –. Quel modello manifatturiero che è la punta di diamante della nostra economia, capace di portare il paese nelle catene europee del valore. Capace di rendere competitiva l’Europa nel mondo. È la nostra manifattura avanzata che guarda sempre avanti puntando con determinazione al futuro attraverso nuove idee, nuove scoperte e innovazioni. Perché noi siamo “Nel cuore dell’Europa”. Perché noi siamo il cuore dell’Europa». Per Assolombarda le cinque priorità per sostenere le imprese sono energia, innovazione, lavoro, infrastrutture e governance territoriale.

Energia: puntare sul nucleare pulito e sicuro di ultima generazione

«Chiediamo al governo italiano di sostenere la capacità delle nostre imprese che competono in Europa e nel mondo. Sul capitolo energia, se vogliamo raggiungere gli obiettivi di carbon neutrality al 2050, è necessario puntare sul nucleare pulito e sicuro di ultima generazione, in particolare gli small modular reactor, l’unica fonte che assieme al gas naturale può assicurare al nostro sistema elettrico una base di energia costante».







Innovazione: rafforzare Industria 4.0, ripristinare Patent Box e presentare strategia nazionale per idrogeno

«Va rafforzata Industria 4.0, ripristinato il Patent Box nella sua forma originaria e sostenuta l’innovazione, sempre con un approccio di pluralità tecnologica, per poter industrializzare tutte quelle soluzioni di accumulo, efficientamento, produzione di energia, oggi non ancora competitive ma di cui abbiamo bisogno se veramente vogliamo raggiungere gli obiettivi al 2050. Nel breve termine siamo consapevoli che l’elettrico rappresenti una tecnologia con specifici benefici, ma riteniamo che le prospettive di medio e lungo termine siano maggiormente a favore di un mix di soluzioni e tecnologie più ampio. Anche per questo chiediamo al governo che venga presentata quanto prima una strategia nazionale per l’idrogeno».

Lavoro: agire con taglio strutturale del cuneo fiscale e ‘flat tax’ per i giovani

«Agiamo in modo strutturale e con coraggio sul costo del lavoro che in Italia è tra i più alti a livello internazionale. Siamo al quinto posto dopo Belgio, Germania, Austria e Francia. È quindi fondamentale che, nella prossima legge di bilancio, vengano trovate le risorse per un intervento shock sul cuneo fiscale di 16 miliardi e per una “flat tax giovani” che ricalchi per gli under 35 neoassunti lo stesso identico modello applicato, oggi, ai professionisti e alle imprese individuali con ricavi non superiori a 85mila euro. Per noi queste misure sono ancora più urgenti se guardiamo al problema dell’inverno demografico, che nel 2070 brucerà un terzo del Pil».

Infrastrutture: terminare Pedemontana e ampliare Malpensa

«Completiamo una volta per tutte le infrastrutture strategiche che interessano il nostro territorio e che ci permettono di mantenere il ruolo di principale porta italiana da e verso i tradizionali partner dell’Europa occidentale. Le stesse che ci danno la prerogativa di essere crocevia verso l’Europa Continentale, il Mediterraneo e verso l’Est europeo. Dunque, terminiamo quanto prima il Terzo Valico dei Giovi, la Torino-Lione. Ma anche la Pedemontana e l’ampliamento di Malpensa, che da sola fa più del 65% del traffico cargo-aereo italiano».

Governance territoriale: completare la riforma di città metropolitana e dare il via all’autonomia regionale differenziata

«Infine, per permettere ai nostri territori di crescere ulteriormente, non possiamo non ragionare in ottica “metropolitana”. Senza tergiversare ancora serve portare a compimento una riforma che assicuri alla Milano allargata di essere, a tutto tondo, il “gate” economico d’Europa e del mondo. Per farlo servono fondi, l’elezione diretta del sindaco e tempi certi. Nella stessa direzione, in una dimensione ancora più grande, il capitolo dell’autonomia regionale differenziata. Il nostro passo, nettamente più spedito, permetterà al Paese intero una corsa virtuosa e non il contrario».

 














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