Associazione Italiana Nomadi Digitali fa il punto sull’impatto dello smart working sulle comunità locali

Il rapporto annuale è stato patrocinato dalla Regione Puglia, con il supporto economico di Wind Tre e il contributo di Tribyou, Borgo Novus e Vivere di Turismo Business School

Questo terzo rapporto intende evidenziare i vincoli e le criticità attuali che impediscono al nostro paese e ai nostri territori di diventare destinazioni autenticamente attrattive, accoglienti e ospitali per la nuova generazione di imprenditori, professionisti e lavoratori da remoto

È stato pubblicato il rapporto sul Nomadismo Digitale in Italia 2023 realizzato dall’Associazione Italiana Nomadi Digitali Ets nell’ambito delle sue funzioni di osservatorio. Questa pubblicazione prosegue il lavoro di analisi, ricerca e di divulgazione portato avanti dall’Associazione Italiana Nomadi Digitali dal 2021, con la pubblicazione del primo e del secondo rapporto annuale. Il nuovo report è stato realizzato con patrocinio gratuito dell’assessorato al Turismo, Sviluppo e Impresa Turistica della Regione Puglia, il supporto economico di Wind Tre e il contributo di Tribyou, Borgo Novus e Vivere di Turismo Business School.

L’obiettivo di questa terza edizione del rapporto sul nomadismo digitale in Italia è quello di accrescere la consapevolezza e la conoscenza del fenomeno “nomadi digitali” nel nostro paese e comprendere in che modo lavoratori da remoto e nomadi digitali possano contribuire a sostenere un reale processo di rilancio e di sviluppo per il nostro paese. Valorizzando i nostri territori, attraverso l’attrazione di lavoratori da remoto, professionisti, e più in generale talenti, nei piccoli centri e nelle aree interne del nostro paese.







Gli impatti economici, sociali e ambientali derivanti dal lavoro remoto e dal nomadismo digitale sulle comunità locali

La ricerca si focalizza sulle opportunità e sugli impatti economici, sociali e ambientali derivanti dal lavoro remoto e dal nomadismo digitale sulle comunità locali. Questo terzo rapporto intende evidenziare i vincoli e le criticità attuali che impediscono al nostro paese e ai nostri territori di diventare destinazioni autenticamente attrattive, accoglienti e ospitali per la nuova generazione di imprenditori, professionisti e lavoratori da remoto, che godono della libertà di vivere e lavorare ovunque. Il report propone concrete linee guida per l’azione, suggerendo la collaborazione tra istituzioni, enti di ricerca e soggetti pubblici e privati. La cooperazione è vista come l’elemento chiave per sviluppare progetti efficaci che rispondano ai bisogni dei nomadi digitali e alle esigenze delle comunità locali.

Le informazioni contenute si basano su dati ottenuti da un’indagine preliminare condotta dall’associazione nel mese di novembre 2023, integrati con informazioni provenienti da enti nazionali e internazionali rilevanti per l’area di ricerca. Inoltre, sono inclusi contributi del primo workshop accademico sul nomadismo digitale in Italia tenutosi a maggio 2023 in collaborazione con l’Università di Trento e della “Prima Conferenza sul Nomadismo Digitale in Italia”.

Alberto Mattei, presidente dell’Associazione Italiana Nomadi Digitali spiega: «Chi oggi pensa che il lavoro da remoto sia solo un modo diverso di lavorare si sbaglia profondamente. Il lavoro da remoto sta generando la più grande rivoluzione della stanzialità umana. Ci troviamo di fronte a una straordinaria opportunità, quella di attrarre lavoratori da remoto, professionisti e talenti nei piccoli centri e nelle aree interne del nostro paese. Un processo che se gestito correttamente può generare un impatto positivo nelle comunità locali, contribuendo attivamente a ridurre il divario economico, sociale e territoriale in Italia».

Il progetto Borghi Connessi di WindTre

WindTre, operatore multiservizio che offre connessioni, energia e prodotti assicurativi, da sempre sensibile alle tematiche di sviluppo sostenibile, ha lanciato nel 2021, nell’ambito del piano Esg dell’azienda, il progetto Borghi Connessi, con l’obiettivo di accompagnare la crescita dei piccoli Comuni italiani grazie a connettività e tecnologie smart. Si tratta di un intento comune con l’Associazione Italiana Nomadi Digitali, dal quale è nata la partnership tra WindTre e l’Associazione, che ha portato l’azienda ad essere main sponsor del terzo rapporto annuale sul Nomadismo Digitale in Italia.

«Wind Tre, tramite l’accordo di collaborazione con l’Associazione Italiana Nomadi Digitali, vuole contribuire allo sviluppo del lavoro da remoto nei piccoli borghi italiani” – dichiara Alberto Pietromarchi, wholesale director e sustainability ambassador di WindTre – «Riteniamo che ci siano notevoli sinergie tra gli obiettivi di sostenibilità perseguiti da Wind Tre con il progetto Borghi Connessi ed il lavoro dell’Associazione Italiana Nomadi Digitali, poiché il fenomeno dei c.d. nomadi digitali può riportare i piccoli borghi italiani in una posizione più centrale rispetto alla società italiana e stimolare la loro crescita economica sostenibile».

Il report è stato patrocinato dalla Regione Puglia che, con gli assessorati al Turismo e alle Politiche Giovanili, è da sempre attenta al fenomeno del nomadismo digitale. In particolare per le potenzialità legate alle nuove forme di Turismo e alla capacità di attrarre Talenti da tutto il mondo per uno sviluppo innovativo e sostenibile del territorio (In linea con il Piano Strategico “Mare a sinistra” avviato nel Settembre del c.a.)

La Puglia come meta per sviluppare un futuro condiviso e sostenibile 

Il patrocinio dell’assessorato al Turismo al terzo report nazionale sul Nomadismo Digitale in Italia rafforza la collaborazione con l’Associazione Italiana Nomadi Digitali. Obiettivo: giungere alla definizione di una norma che contenga e sviluppi gli elementi identificativi del fenomeno e che possa continuare e dare sostanza al percorso della Regione Puglia.

«La Puglia continua ad essere terreno fertile per il nomadismo digitale. Un fenomeno che, per noi, abbraccia il turismo, le nostre comunità e le politiche giovanili. Puntiamo ad un modello di turismo che valorizzi le nostre radici, che sappia accogliere e soprattutto offrire un’esperienza autentica per chi vuole vivere il nostro territorio non solo per la bellezza, ma anche per la sua cultura e le sue tradizioni» – dichiara Gianfranco Lopane, assessore Turismo, Sviluppo e Impresa turistica. «Le nostre comunità, fulcro di un percorso regionale di innovazione sociale e digitale, sono sempre più pronte ad accogliere chi da “turista” diventa concittadino temporaneo e sceglie la Puglia come meta di viaggio, lavoro o anche di vita. Penso ai nostri giovani, ai talenti, ai professionisti pugliesi che oggi, più che mai, vogliamo mettere nelle condizioni di poter tornare a casa e costruire in questa terra meravigliosa i loro progetti più ambiziosi. Penso anche a chi, da ogni parte del mondo, vede la Puglia come meta per sviluppare un futuro condiviso, sostenibile e soprattutto felice».














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