Ascom detta la roadmap verso Industria 5.0. Con Alleantia

di Renzo Zonin ♦︎ La piattaforma per la gestione dei workflow Ofélia si integra con il gateway IIoT di Alleantia. In situazioni di allarme, gli smartphone dei responsabili ricevono direttamente gli alert. Obiettivo: migliorare produttività e processi. Ne parliamo con Lorenzo Bastianelli, Patrich Villa e Fabrizio Pozzato

Sull’Industria 4.0 l’Italia è partita in ritardo, ma per la next big thing, l’Industria 5.0, non ci siamo fatti cogliere impreparati. Anche perché il 5.0, che arriva dal Giappone, punta molto su una serie di elementi come la sostenibilità, la personalizzazione dei prodotti, il rispetto per le esigenze dei consumatori e dei lavoratori, la cooperazione fra le macchine e gli esseri umani. E su molti di questi temi le aziende italiane hanno sicuramente qualcosa da dire.

Ma intendiamoci, Industria 5.0 non è fatta di filosofia e buone intenzioni. I suoi concetti base sono molto concreti. «L’industria 5.0 non è solo un bel concetto di marketing – ha detto Fabrizio Pozzato, marketing manager di Alleantia, aprendo i lavori di un recente webinar sul tema – la gestione del workflow organizzativo, per esempio, è uno dei pilastri del 5.0».







Il workflow organizzativo è quell’insieme di procedure e processi che vengono utilizzati per coordinare e integrare al meglio le attività di una organizzazione. Grazie alla corretta organizzazione di questo workflow, otterremo dei reali vantaggi in azienda, a cominciare dall’eliminazione dei processi inefficaci e dalla riduzione dei costi di produzione. In parole povere: più fatturato. I vantaggi della gestione dei workflow tramite piattaforme automatizzare di tipo 5.0 sono stati l’argomento di un recente webinar organizzato da Alleantia in collaborazione con Ascom, società attiva in particolare (ma non esclusivamente) nel settore del medicare.

Fabrizio Pozzato, marketing manager di Alleantia

L’azienda dispone di una piattaforma, Ofélia, che consente di creare, gestire, monitorare e storicizzare in modo facile i flussi di lavoro, comunicando in tempo reale i dati e gli eventi alle persone che se ne devono occupare. La piattaforma oggi si integra con il sistema IIoT di Alleantia, il quale grazie ai suoi oltre 5000 driver è in grado di parlare con qualsiasi tipo di device industriale, e garantisce l’invio di dati normalizzati verso oltre 20 diverse Api – fra le quali anche un server Opc-Ua che in questo caso è stato usato come back-end della piattaforma Ascom. Su Ofélia, infatti, gira un client Opc-Ua, che consente il passaggio trasparente delle informazioni da una piattaforma all’altra, abilitando i workflow di Ofélia a gestire anche avvisi e allarmi raccolti dal gateway IIoT di Alleantia.

Il sistema consente di far arrivare le informazioni giuste alle persone giuste in tempo reale, abbassando fortemente i tempi di intervento e fornendo al contempo maggiori opzioni di sicurezza, visto che è in grado di monitorare eventuali problemi che dovessero succedere a un lavoratore che operi da remoto o comunque isolato. Le applicazioni di un sistema di questo tipo sono molteplici, e Ascom lo sfrutta in primis per i suoi sistemi destinati al medicare (attrezzature per sale rianimazione eccetera).

Per vedere una demo completa della soluzione Alleantia/Ascom potete andare all’indirizzo Alleantia Ascom, dove è disponibile la registrazione del webinar che spiega nei dettagli la struttura della suite Alleantia e il funzionamento della piattaforma Ascom.

Chi è Ascom

Ascom è una multinazionale con 18 sedi nel mondo, il cui headquarter si trova in Svizzera, a Baar. Ha circa 1.300 dipendenti e un fatturato intorno ai 280 milioni di euro. Con oltre 50 anni di esperienza, l’azienda è presente con le sue soluzioni nei più grandi gruppi industriali. La mission fondamentale di Ascom è di trasferire le informazioni critiche al destinatario più idoneo, perché egli possa prendere decisioni corrette e informate. Gli ambiti operativi sono quelli nei quali le informazioni sono vitali: per esempio quello sanitario, con la trasmissione delle informazioni dalle sale operatorie, terapie intensive eccetera, ma anche vari comparti industriali.

Cosa fa Alleantia

Lorenzo Bastianelli, sales manager di Alleantia

«Alleantia si occupa di eliminare i confini fra It e Ot – spiega Lorenzo Bastianelli, sales manager di Alleantia – in un processo di digitalizzazione, una delle fasi più importanti, complesse ma allo stesso tempo trascurate è quella in cui si vanno a raccogliere i dati dalle macchine per portarli sulla piattaforma applicativa che li userà. Tipicamente, in qualsiasi factory (in senso allargato, può essere un impianto manifatturiero come una nave) si trovano macchine di molti produttori, che parlano linguaggi diversi. Noi ci occupiamo proprio di questo: di parlare con tutti questi asset produttivi, normalizzare i dati e renderli fruibili».

Con oltre 10 anni di esperienza in questa specialità, Alleantia si è affermata come leader (secondo Gartner per esempio) nell’integrazione dell’IioT industriale. La soluzione di Alleantia supporta oltre 40 protocolli industriali (le lingue cui si accennava più sopra) con una sorta di libreria di driver plug&play, concettualmente simili a quelli usati dai Pc per parlare con le stampanti – la collezione di Alleantia comprende oltre 5.000 di questi driver, e realizzarne di nuovi è un compito tutto sommato piuttosto semplice. In pratica, il software di Alleantia viene visto come un’applicativo on premise che raccoglie i dati (in modo bidirezionale) e contemporaneamente crea un livello di segregazione fra l’Ot, il digitale della fabbrica, e l’It, il digitale del centro di calcolo, del cloud eccetera. «Sul lato It ci connettiamo con oltre 20 diverse Api – continua Bastianelli – compresa Opc-Ua che usiamo per comunicare con la piattaforma Ascom».

Grazie all’impostazione di fatto agnostica del suo software, Alleantia è presente in pressoché ogni tipologia di attività produttiva, anche se prevalgono le aziende dei settori automotive e packaging, che rappresentano quasi i due terzi della clientela, seguiti dai settori energy, transportation, aerospace e food.

La gestione dei workflow secondo Ascom

Patrich Villa, head of channel sales di Ascom

Da dove nasce l’interesse di Ascom per la gestione dei workflow lo spiega Patrich Villa, head of channel sales di Ascom. «Recentemente abbiamo fatto una ricerca su 550 imprese industriali medio grandi, per fare emergere i maggiori driver di investimento – spiega Villa, – che corrispondono poi a delle necessità che l’industria sente. Parliamo di ottimizzazione delle attività e dei flussi di lavoro, quindi comprimere i tempi e diventare più efficienti; di integrazione e interazione con sistemi complessi, e qui ci viene in aiuto  Alleantia, perché parliamo di sistemi di sicurezza, di condizionamento, linee produttive, e di tutti gli impianti di supporto; riduzione dei tempi di fermo macchina; sicurezza sul lavoro, tema che sta crescendo perché nei vari ambiti vediamo aumentare gli incidenti, quindi va affrontato al più presto. La normativa ha fatto molto, ma con la tecnologia possiamo sicuramente essere di supporto». Le soluzioni proposte da Ascom per queste problematiche si basano tutte sulla sua piattaforma Ofélia, che può integrare svariati sottosistemi. Partiamo dalle infrastrutture che Ascom propone sul mercato da vari anni, per proseguire con i dispositivi che consentono di portare le informazioni critiche in mobilità, e con le applicazioni mobili e Web che consentono di rendere fruibili i contenuti elaborati dalla piattaforma. Ofélia permette anche di integrare sistemi di terze parti, cosa oggi più che mai importante, visto che lavorare in ambienti complessi con una moltitudine di protocolli è ormai la norma e non l’eccezione.

Altri elementi interessanti sono la capacità di gestire vari tipi di sensori e beacon, e infine l’integrazione dei Patient System di Ascom, sistemi utilizzati in ambito ospedaliero in terapia intensiva, per tutto quello che riguarda il processo clinico. Ma qual è il punto di forza di Ofélia? «La soluzione Ascom consente di organizzare i flussi di lavoro attraverso un sistema di gestione delle interazioni tra i sistemi tecnologici e il personale – spiega Villa – e di creare task ricorrenti per la gestione di attività manutentive, oppure operazioni legate per esempio al controllo qualità. Inoltre, garantisce che le persone giuste nei posti giusti, con le competenze adeguate, siano avvisate e assegnate alle attività o agli eventi più rilevanti. Per esempio, in questo modo si evita che allarmi generici arrivino a persone cui non competono, e debbano quindi scalare per arrivare a chi deve effettivamente intervenire. Infine, la piattaforma permette di aumentare la sicurezza del lavoratore, che spesso lavora da solo (confindustria conferma che, dopo il covid, il numero di lavoratori che operano da soli è aumentato) e quindi corre un maggior numero di rischi. Automatizzando i processi che possono rilevare un incidente possiamo risolverlo più rapidamente».

Gestire i flussi con Ofélia

La piattaforma Ofélia permette di creare flussi di lavoro in maniera semplice ed intuitiva, sfruttando un editor visuale

La piattaforma Ascom consente di creare flussi di lavoro personalizzati in modo intuitivo, grazie a una sorta di editor visuale che consente di utilizzare vari tipi di eventi ed elementi decisionali. Quello che appare sullo schermo è una sorta di flow-chart, che descrive il flusso di lavoro e la sua organizzazione. L’applicazione dispone di una timeline gestita, che verrà inserita nei report che i decisori potranno aggregare. In questo modo, essi potranno prendere decisioni basate su numeri, dati concreti. E tutto questo può essere contestualizzato, per esempio in base al posizionamento dell’evento, a dove è scattato l’allarme o dove si è verificato il problema da risolvere.

«Un’altra cosa che gestisce Ofélia è la messaggistica, che possiamo creare in funzione della tipologia di evento – prosegue Villa – Pensiamo per esempio a un’evacuazione di emergenza, possiamo mandare un messaggio in broadcast e sapere in tempo reale chi l’ha ricevuto. Oppure gestire task meno massivi riguardanti attività ricorrenti o saltuarie: manutenzioni programmate o altro che devo far arrivare alla mia forza lavoro in mobilità, per esempio». Tutte queste attività confluiscono in un tracciamento in tempo reale. Quindi è possibile vedere istantaneamente nella messaggistica chi ha preso in carico l’evento, e se esso non venisse preso in carico potrà essere fatta partire un’escalation con altri interlocutori. Per quanto riguarda la sicurezza dei lavoratori, appositi device in possesso di ogni dipendente sono in grado di rilevare varie condizioni di pericolo, dall’allarme volontario al man-down, assenza di movimento, eccetera, avvisando in tempo reale di eventuali condizioni critiche.

La suite Alleantia

La piattaforma Ofélia permette anche di inviare alert e notifiche sui dispositivi mobile

All’interno della soluzione Ascom, la suite di Alleantia costituisce la piattaforma di connessione con le macchine, ovvero con il mondo IioT. Fulcro della suite dell’azienda pisana è l’Alleantia IioT Edge Gateway, che da una parte comunica direttamente con i macchinari, consentendo al sistema di creare un vero e proprio digital twin del dispositivo, e dall’altra permette di inviare i dati puliti e normalizzati all’It, mantenendo i due mondi separati. Altre componenti della soluzione sono il Cloud Portal, che ha memorizzata la libreria dei driver IioT e consente anche la creazione di driver personalizzati; e l’IioT manager, che si occupa della supervisione, backup, restore e configurazione remota.

«Il gateway, la nostra Edge Intelligence, si chiama Alleantia Isc e normalmente viene installato vicino alle macchine, all’interno della fabbrica – spiega Bastianelli – da dove va a connettersi con i vari asset dello stabilimento, con l’unico limite dato dalla potenza di calcolo dell’hardware sul quale viene installato. All’interno del gateway avvengono le operazioni di normalizzazione dei dati, a livello di formato e di semantica, ed eventualmente un’operazione di data correlation, in modo che possano essere inviati all’applicativo in maniera ottimale». Applicativi che possono essere i più disparati, visto che il software di Alleantia parla a oltre 20 diverse Api. Così, è possibile scrivere i dati direttamente all’interno di database (sia Sql che non Sql), oppure per esempio esporli tramite protocolli come Opc-Ua (incidentalmente è proprio quello usato per collegare Ofélia), o mandarli direttamente su cloud come Azure IoT Hub o Aws. È anche possibile inviare i dati a più connettori di uscita contemporaneamente.

A livello di piattaforma di installazione software, Alleantia supporta tutti i più diffusi sistemi operativi: Windows, Linux, Docker, vari sistemi virtualizzati, e anche alcuni più di nicchia come il sistema di Cisco che garantisce elevatissimi standard di sicurezza cyber. Per quanto riguarda l’hardware, il numero di device sui quali il software è installabile è molto grande (comprendendo anche architetture virtualizzate), però Alleantia ha certificato un certo numero di apparecchi di produttori partner (Advantech, Cisco, Stratus, Moxa eccetera) che l’azienda consiglia e, se richiesto, fornisce direttamente.

Collegare Ofélia con l’IIoT Alleantia

La piattaforma Ofélia accede ai dati tramite un client Opc-Ua interno che lo connette al gateway IIoT di Alleantia

Partendo dalle due piattaforme, la creazione di una soluzione integrata sembra quasi banale: Il gateway IioT Alleantia, tramite la sua libreria di driver, si interfaccia con il macchinario da monitorare ed esegue le operazioni di data normalization, dopodiché espone i dati normalizzati tramite un server Opc-Ua creato direttamente dal gateway. La piattaforma Ofélia invece dovrà accedere ai dati semplicemente tramite il suo client Opc-Ua interno.

«Tutti gli eventi inviati dal gateway a Ofélia vengono memorizzati nella history della piattaforma – spiega Giancarlo Ongis, presales manager di Ascom, mostrando il funzionamento di Ofélia – alla quale posso sempre fare riferimento per vedere quale workflow è intervenuto, quali eventi sono nella timeline ed eventualmente dove sono localizzati geograficamente». Tutti i dati relativi agli avvisi/allarmi eccetera vengono trattati da apposite procedure, o Task, che vengono create in modo molto semplice come abbiamo descritto più sopra. Ogni task consente quindi di automatizzare la gestione di determinati eventi, andando a mettere a disposizione i relativi dati alle persone interessate. Ma come arrivano questi dati a chi deve intervenire? Semplice, tramite una comoda app che gira su un normale smartphone. La App visualizzerà la messaggistica di allarme richiesta dal task, e registrerà l’accettazione della comunicazione da parte della persona destinataria, in modo che l’operatore della piattaforma possa sapere che il task è in corso e chi se ne sta occupando. Una volta che la persona interessata ha terminato di gestire l’evento, può dare la comunicazione di fine intervento sempre via app, e il task sparirà dall’elenco delle operazioni attive (ma non, ovviamente, dallo storico).

Per vedere una demo completa della soluzione Alleantia/Ascom potete andare all’indirizzo Alleantia Ascom, dove è disponibile la registrazione del webinar che spiega nei dettagli la struttura della suite Alleantia e il funzionamento della piattaforma Ascom.

 

(ripubblicazione dell’articolo pubblicato il 12 maggio 2023)














Articolo precedenteAlmawave e Microsoft insieme per portare l’IA generativa nelle app enterprise
Articolo successivoInvestimenti in R&S e Ingegneria: il metodo dei top performer secondo Bain. Con A2A, Brembo, Camozzi, Fedrigoni, Leonardo Elicotteri, Saipem, Pirelli






LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui