Arvedi: risultato netto consolidato a 56,7 milioni nonostante crisi siderurgia

Il Gruppo cremonese nel 2019 ha incrementato i dati di produzione e vendite. La redditività si conferma positiva nonostante il calo dei prezzi dell’acciaio a livello europeo

Zincatura - Acciaieria Arvedi

Il Gruppo Arvedi, nonostante l’anno difficile per i mercati globali e per la siderurgia europea che ha condizionato i margini dell’attività, chiude l’esercizio 2019 con un risultato solido, in crescita in termini di produzione e con un miglioramento dell’indebitamento finanziario che rispetto al 2018 scende di ulteriori 40 milioni di euro, a quota 540,148 milioni.

Al 31 dicembre 2019, il Gruppo ha registrato +1,5% nei volumi di produzione (poco più di 4,3 milioni di tonnellate prodotte e vendute) e ricavi consolidati che si attestano a 2,760 miliardi, nonostante la concorrenza soprattutto da parte di Turchia e Russia che agendo in un contesto socioeconomico e politico ben diverso da quello europeo continuano ad esercitare un’azione di dumping con effetti devastanti sulla redditività dell’industria europea. Il margine operativo lordo del 2019 a livello di Gruppo si attesta a circa 300 milionib pari all’11% sui ricavi.







Al risultato hanno contribuito due fattori: un’offerta di prodotti con più alta marginalità ed un efficace controllo dei costi di produzione, entrambi frutto dell’innovazione tecnologica e di processi all’avanguardia. 

Il profitto prima delle tasse del Gruppo è pari a 108,4 milioni di euro (269,6 milioni nel 2018) mentre il profitto netto del consolidato 2019 è pari a 56,7 milioni (164,6 milioni lo stesso periodo dell’anno precedente).

Migliora l’indebitamento finanziario netto consolidato che al 31 dicembre 2019 ammonta a 540,1 milioni, con una diminuzione di oltre 40 milioni rispetto al precedente esercizio (580,5 milioni), in piena coerenza con il processo di deleveraging annunciato nel 2016.

Il Gruppo  si è focalizzato su progetti mirati ad incrementare la capacità produttiva degli impianti, a interventi di innovazione tecnologica volti ad assicurare elevati standard qualitativi dei prodotti, massimi livelli di sicurezza per chi vi lavora ed una produzione circolare e ambientalmente sostenibile, come testimoniato dall’ottenimento della prestigiosa certificazione Emas per Acciaieria Arvedi.

Più nel dettaglio, nel 2019 il Gruppo ha investito in immobilizzazioni materiali di tutte le società consolidate, 180 milioni, di cui circa 103 riguardanti Acciaieria Arvedi.

Nel periodo 2007-2019, Arvedi ha investito complessivamente 2,04 miliardi di euro per ammodernare e rilanciare  le società del Gruppo (di cui 1,3 miliardi riguardanti Acciaieria Arvedi Spa di Cremona).














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