Arrivano i nuovi sensori induttivi Intt di wenglor

Possono supportare temperature fine a 250° e hanno una vita media di cinque anni, dieci volte superiore a quella dei predecessori

I seensori induttivi Intt operano anche in per ambienti con temperature elevate che possono raggiungere i 250°C.

La multinazionale tedesca wenglor ha ampliato la sua gamma di soluzioni con l’introduzione dei sensori induttivi Indtt, dispositivi in grado di riconoscere oggetti metallici senza contatto in ambienti con temperature che possono raggiungere i 250°C.

I nuovi dispositivi sono progettati per offrire prestazioni elevate, soprattutto per applicazioni dinamiche in ambienti ad elevate temperature. I costruttori di macchine e impianti hanno ora a disposizione sensori con cavi flessibili e semplici connettori push-pull, che rendono le teste a innesto di questi dispositivi facilmente intercambiabili. Inoltre, la centralina di analisi si trova direttamente all’interno del connettore M12.







La durata di vita media dei sensori induttivi Intt è stimata in 5 anni e, grazie alle nuove caratteristiche, la sostituzione avverrà in modo semplice e con un solo veloce passaggio, anche in ambienti estremamente caldi: basterà staccare il cavo flessibile dal sensore grazie al connettore push-pull, utilizzando semplici guanti ignifughi. Il vantaggio per gli utilizzatori è evidente: gli impianti – esempio forni di essiccazione – non devono essere spenti per sosituire i sensori, perché la procedura può essere effettuata durante il funzionamento, utilizzando, ovviamente, i dispositivi di protezione adeguati.

Wenglor ha inoltre ampliato la gamma di cavi, che ora comprende anche un’opzione per applicazioni dinamiche. Nonostante le elevate temperature degli ambienti in cui possono essere impiegati (fino a 250 °C, come per i sensori), i nuovi cavi possono essere piegati in modo flessibile e sono quindi ideali per applicazioni dinamiche su piattaforme di sollevamento o sistemi di sollevamento con skid carrier.

Caratteristiche tecniche

Le caratteristiche principali di questi sensori induttivi includono la lunga durata di oltre cinque anni, l’ampia fascia di temperatura compresa tra –10 °C e +250 °C e le grandi distanze di commutazione tra 15 mm e 40 mm. La serie Intt senza Pwis può essere parametrizzata tramite un’interfaccia IO-​Link. Grazie alla tecnologia weproTec integrata, è possibile installare più sensori uno accanto all’altro in spazi ristretti, senza che questi si influenzino reciprocamente.

I sensori vengono impiegati soprattutto nei forni di essiccazione dell’industria automobilistica o per il posizionamento preciso dei skid-​carrier. I sensori induttivi sono adatti anche per l’estrusione di profili in alluminio, per il riconoscimento di supporti merce nell’industria siderurgica o per il rilevamento di piastre da forno in panifici di grandi dimensioni.

Panoramica delle caratteristiche principali:

  • Fascia di temperatura da –10 °C a +250 °C
  • Vita media del prodotto superiore a 5 anni
  • Distanze di commutazione da 15 mm a 40 mm
  • Connettore M12 con centralina di analisi integrata
  • Cavo flessibile per applicazioni dinamiche
  • IO-​Link 1.1
  • Testa del sensore intercambiabile
  • Senza PWIS

«I nuovi cavi hanno anche una vita media dieci volte superiore rispetto ai loro predecessori nelle applicazioni dinamiche. Ciò li rende estremamente affidabili e duraturi», spiega Elio Bolsi, general manager di wenglor sensoric italiana. «La centralina di analisi dei sensori non è integrata in una custodia esterna, ma si trova direttamente nel connettore grazie alla sua estrema compattezza e il suo formato ridotto. In questo modo si risparmiano ulteriori interventi di installazione e quindi costi aggiuntivi. Questo non solo rende la nuova serie Intt più flessibile nelle sue possibili applicazioni, ma anche più semplice in termini di manutenzione e funzionamento».














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