Non è solo il Covid a complicare la vita ai produttori in vari settori: da gennaio infatti la produzione di semiconduttori non riesce a stare dietro alla domanda, fatto che sta creando enormi problemi. Nel mondo dell’informatica, naturalmente, ma non solo: anche i colossi dell’automotive, Tesla inclusa, hanno dovuto rallentare la loro produzione a causa dell’assenza di materia prima. Questo perché le auto moderne oggi si affidano moltissimo all’elettronica e la difficoltà a reperire i chip sta impattando sulla produzione.
Ma cosa ha causato il problema? I fattori sono molteplici, e il Covid ha un suo ruolo: da quanto è stato dichiarato lo stato di pandemia in praticamente tutto il globo è aumentata enormemente la richiesta di computer (la cui domanda era in costante calo da parecchi anni), monitor e ogni genere di dispositivo informatico, e le fabbriche di chip non riescono a soddisfare la richiesta. A questo vanno sommati altri fattori, come disastri naturali che hanno colpito i centri produttivi e la “guerra” a suon di dazi fra Usa e Cina.
Il risultato è che i principali colossi del settore automotive e Ict sono costretti a rallentare la loro produzione. Apple inclusa. Il colosso di Cupertino infatti ha rimandato alla seconda metà del 2021 la produzione di iPad e iMac. I primi a causa della carenza di componenti destinati al display del tablet, mentre per i computer mancano delle parti fondamentali per le schede madri. Regge invece la produzione di iPhone, il prodotto di punta dell’azienda.
Quando si concluderà questa carenza? Chris Richard di Deloitte ha dichiarato ad ArsTecnica che potrebbe perdurare sino alla fine dell’anno.
