Il Manifesto della Meccanica per il 2022 presentato da Anima Confindustria alle istituzioni contiene spunti e proposte per sviluppare un efficace piano industriale utilizzando al meglio i fondi del Pnrr.
Il presidente di Anima Confindustria, Marco Nocivelli, sottolinea come trasformazione digitale, rivoluzione verde e transizione ecologica rappresentino per il Paese una sfida e una necessità, per la determinazione di un nuovo ecosistema industriale, caratterizzato da un continuo aggiornamento tecnologico nei processi produttivi e delle infrastrutture nel loro complesso, da quelle energetiche a quelle dei trasporti, e dalla loro interazione.
«In questi anni misure positive legate all’industria 4.0 hanno incentivato lo sviluppo digitale e sostenibile di molte aziende italiane del comparto», spiega Nocivelli. «Oggi, dopo la forte battuta d’arresto avvenuta nel 2020, risulta ancora più necessario strutturare i piani di incentivazione di tecnologie green e innovative, oltre che delle infrastrutture del nostro Paese. L’Italia deve utilizzare al meglio le risorse del Pnrr, occasione unica per rilanciare l’economia nazionale e per migliorare l’innovazione delle aziende, delle abitazioni e dei trasporti in chiave green».
Le proposte di Anima si inseriscono in questo contesto, esaminando aspetti che il settore manifatturiero ritiene essenziali per affrontare le sfide e cogliere le opportunità che possono nascere nell’attuale quadro di rinnovamento del sistema industriale: transizione 4.0 e accompagnamento digitale delle imprese, transizione ecologica della manifattura, decarbonizzazione ed efficientamento del settore edilizio e dei trasporti, investimenti nelle infrastrutture critiche e valorizzazione del Made in Italy nel settore delle opere pubbliche, questi gli ambiti in cui si è sviluppato il manifesto Anima.
«Bisognerà inoltre sostenere maggiormente lo sviluppo di una filiera tecnologica nazionale dell’idrogeno, incentivandolo in tutti i possibili ambiti di utilizzo», sottolinea Nocivelli, che aggiunge come gli interventi previsti dal Piano «devono essere mirati a incrementare gli investimenti in tecnologia e nuove competenze, a creare le condizioni per la piena crescita del sistema produttivo, a posizionare le eccellenze italiane, in particolare le piccole e medie imprese, nelle sfide globali. E lo sviluppo deve avvenire in maniera congiunta tra imprese, associazioni di categoria e istituzioni. Dobbiamo agire insieme come Sistema Paese».