Angelini Technologies: nel futuro logistica e packaging sostenibile. Con automazione, robotica e…

di Piero Macrì ♦︎ La nuova compagine industriale - nata dopo l’acquisizione di Fameccanica - prevede di passare da 200 a 400 milioni nei prossimi cinque anni. Investimenti in intelligenza artificiale, machine learning, sistemi di visione e robotica: creare macchine sempre più autonome. Greenpackt: confezionamento sostenibile su carta o su materiali green alternativi alla plastica. La collaborazione con il Massachusetts Institute of Technology. Ne parliamo con Alessandro Bulfon

Angelini Technologies prevede di passare da 200 a 400 milioni nei prossimi cinque anni

Con l’acquisizione della totalità delle azioni di Fameccanica, in precedenza joint venture paritetica con Procter & Gamble, il gruppo Angelini Industries (5.800 dipendenti in 21 Paesi e 2 miliardi di fatturato) dà vita ad Angelini Technologies, la nuova compagine aziendale che conserva il brand Fameccanica e punta a realizzare una nuova visione tecnologica per l’efficienza produttiva. Accanto alla progettazione di macchine e impianti automatici per la produzione industriale di prodotti igienici monouso come assorbenti, pannolini, detersivi monodose per lavatrici e lavastoviglie, il piano industriale dell’azionista di riferimento mira ad espandere le tradizionali attività converting con lo sviluppo di soluzioni di robotica e automazione industriale per la produzione di linee automatizzate nell’ambito della logistica, (settore in fortissima e continua crescita in tutto il mondo) e del packaging sostenibile. L’impegno finanziario di Angelini Industries, gruppo multi-business con attività nel settore farmaceutico, tecnologia industriale e del largo consumo fondato ad Ancona nel 1919 da Francesco Angelini, è di 600 milioni in cinque anni e ha l’obiettivo di raddoppiare l’attuale fatturato di Angelini Technologies.

«Prevediamo di passare da 200 a 400 milioni nel giro dei prossimi cinque anni. Stiamo investendo in intelligenza artificiale, machine learning, sistemi di visione e robotica per creare macchine sempre più autonome», afferma Alessandro Bulfon, amministratore delegato di Angelini Technologies. La focalizzazione è anche sulla connettività IoT. «L’integrazione di sensori di nuova generazione e sistemi di acquisizione di dati evoluti ne permetteranno la raccolta in tempo reale, consentendo il monitoraggio remoto e l’ottimizzazione delle prestazioni», sottolinea Bulfon. 1.300 le macchine consegnate in tutto il mondo da Fameccanica, 1000 i brevetti depositati a livello internazionale, un export superiore all’80% del fatturato, oltre 600 dipendenti, tre sedi produttive, in Italia (San Giovanni Teatino, in provincia di Chieti), Cina (Shanghai) e Stati Uniti (West Chester, Ohio). Gli investimenti serviranno a riconvertire e potenziare la produzione italiana e realizzare un nuovo sito produttivo negli Usa. Interventi importanti che supporteranno l’espansione e penetrazione nel mercato europeo e nordamericano.







«Se il converting è ancora la parte predominante del volume di fatturato, il nuovo mercato è quello dell’automazione e robotica, osserva Bulfon. A livello globale, quest’ultimo vale 50 miliardi e cresce a un ritmo del 15% anno su anno mentre il business tradizionale vale circa 1 miliardo e cresce del 3%». Gli investimenti andranno comunque in entrambe le direzioni, con l’obiettivo di crescere sia sul converting che sulla robotica. «L’espansione e consolidamento del business americano è fondamentale. È un mercato dove le aziende affrontano sfide nel gestire la forza lavoro e le soluzioni automatizzate che realizzeremo saranno di grande supporto», afferma il ceo. Pallettizzazione, smistamento pacchi, automazione di magazzini della logistica tradizionale e dell’e-commerce. Come dice Bulfon, «Nel nuovo stabilimento Usa e in quello abruzzese si produrranno celle robotiche per modernizzare linee esistenti o per efficientare cicli di lavoro che sono ancora svolti in modo manuale, che presentano problemi per la sicurezza e la salute degli operatori. Sono soluzioni che integrano vari sistemi, di visione e di robotica». Ecco le ambizioni e la filosofia operativa di Angelini Technologies e i progetti appena avviati. Da Greenpackt, sistema integrato per la produzione di packaging sostenibile, a Life All-In, che, per la prima volta, combina, sulla stessa macchina, i processi di produzione e di trasformazione che solitamente sono eseguiti esternamente, alla soluzione di nuova generazione per la logistica e-commerce, al programma di ricerca condiviso con il Mit di Boston per lo sviluppo in ambito factory automation e manifattura sostenibile.

 

Automazione e robotica. Le soluzioni Angelini Technologies che integrano sistemi di visione e intelligenza artificiale

Alessandro Bulfon, amministratore delegato di Angelini Technologies

Macchine e sistemi Fameccanica integrano servizi digitali basati su tecnologie IoT per monitorare il funzionamento, potenziare l’efficienza, ottimizzare i consumi e prevenire le anomalie. Un servizio di control room affianca inoltre i clienti per tutto il ciclo di vita dell’impianto e un portale è disponibile per l’assistenza remota, per consultare esperti e pianificare gli aggiornamenti e l’acquisto delle parti di ricambio.

«Lo sviluppo di Angelini Technologies sarà basato su una crescita organica, che è già esponenziale, dice Bulfon. Il vero acceleratore per l’innovazione non sarà tanto la parte meccanica ma il software. E con l’intelligenza artificiale l’accelerazione sarà ancora più forte. Dobbiamo diventare un’azienda che cavalca la trasformazione digitale ripensando modelli di business e meccanismi operativi. Durante il periodo covid, utilizzando le nostre tecnologie, siamo riusciti a gestire da remoto il processo di accettazione delle linee di produzione. Un’emergenza che si traduce ormai in una prassi industriale. Abbiamo sviluppato competenze trasversali, meccaniche, elettroniche e software per tanti settori e industry. Ovunque c’è richiesta di automazione le nostre soluzioni possono essere valorizzate». In collaborazione con un nostro partner e leader nella produzione di software di visione 3D e AI, Angelini Technologies ha per esempio realizzato la soluzione di picking e sorting robotizzato. Una soluzione pensata e progettata per i clienti che hanno bisogno di aumentare la produttività e ridurre i tempi di inattività.

 

Greenpackt, confezionamento sostenibile su carta o su materiali green alternativi alla plastica

L’impegno finanziario di Angelini Industries, gruppo multi-business con attività nel settore farmaceutico, tecnologia industriale e del largo consumo fondato ad Ancona nel 1919 da Francesco Angelini, è di 600 milioni in cinque anni e ha l’obiettivo di raddoppiare l’attuale fatturato di Angelini Technologies

A partire dagli anni novanta Fameccanica ha investito realizzando soluzioni di frontiera sia nel mondo del converting che dei servizi digitali, diventando un player di riferimento per il settore dei beni di largo consumo e per la smart factory automation. «Facendo leva sulle nostre competenze e capacità, abbiamo sviluppato nuove tecnologie e ideato applicazioni innovative per il settore della logistica, del packaging sostenibile e dei servizi digitali», racconta Bulfon. Un’evoluzione che viene ora accelerata dal nuovo piano industriale. «La missione che ci siamo dati è creare un ecosistema di eccellenze dedicate alla progettazione, allo sviluppo e alla realizzazione di tecnologie, prodotti e servizi volti a migliorare i processi industriali e la produzione attraverso una costante attività di ricerca e innovazione», dice Bulfon. Un esempio che nasce da questa filosofia industriale è Greenpackt, un sistema di packaging integrato che consente di industrializzare e automatizzare la produzione di confezioni sostenibili per detersivi monodose riducendo le emissioni di Co2.

Come spiega Bulfon, «Stiamo cercando di reinventare il packaging in ottica di sostenibilità, eliminando la plastica e sostituendola con la carta o con altri materiali. Tutti vogliono essere green ma sono necessarie macchine che sappiano trattare nuove materie prime per generare volumi ad alta velocità. Con Greenpackt ci posizioniamo come precursori di un sistema brevettato, una soluzione integrata macchina-prodotto, che coinvolge l’intera supply chain, dalla selezione delle materie prime alla loro lavorazione. Un mercato strategico, non ancora presidiato. Attraverso questa nuova tecnologia e grazie al nostro know-how, rispondiamo a un’importante domanda a cui Greenpackt risponde con una riduzione del 53% di carbon footprint rispetto alle soluzioni tradizionali in plastica. Lo confermano le trattative, già oggi in essere, con i principali operatori e player, italiani e internazionali del packaging».

 

In ottica di sostenibilità anche il progetto Life All-In e gli interventi nello stabilimento abruzzese per ridurre le emissioni di Co2

Con l’acquisizione della totalità delle azioni di Fameccanica, in precedenza joint venture paritetica con Procter & Gamble, il gruppo Angelini Industries (5.800 dipendenti in 21 Paesi e 2 miliardi di fatturato) dà vita ad Angelini Technologies, la nuova compagine aziendale che conserva il brand Fameccanica e punta a realizzare una nuova visione tecnologica per l’efficienza produttiva

Accanto al progetto Greenpackt va poi citato il progetto di produzione integrata Life All-In che permette di eseguire sulla stessa macchina i processi di produzione e di trasformazione che solitamente sono eseguiti offline. Una nuova dimensione tecnologica, che porterà ad una riduzione del 23% di materie prime e del 10% di emissioni di anidride carbonica. In ottica di sostenibilità anche la riconversione dello stabilimento abruzzese.

Tra gli interventi già realizzati, la costruzione all’interno della sede di San Giovanni Teatino, di un nuovo impianto fotovoltaico con una potenza installata di 1.400 kilowatt per 1.800 megawatt ora di energia prodotta all’anno. Il nuovo impianto, dal valore di 2,1 milioni di euro, consentirà di tagliare di 780 tonnellate le emissioni di Co2 e sarà in grado di ridurre di oltre il 20% i consumi energetici. «Innovation inspired by life è il nostro payoff, dice Bulfon. Descrive ciò di cui ci occupiamo: combinare le tecnologie con le più diverse esigenze industriali, fornendo efficienza e produttività attraverso innovazione e sostenibilità»

 

La collaborazione con il Massachusetts Institute of Technology per studiare soluzioni di robotica e automazione per il futuro della smart factory automation

L’accordo siglato da Angelini Industries si inserisce all’interno dell’Industrial Liaison Program del Mit riservato a multinazionali. Al programma partecipano attualmente oltre 600 aziende da tutto il mondo, di cui solo 6 italiane. La collaborazione tra Angelini Industries e il MIT trova il suo razionale nell’orientamento del gruppo industriale all’innovazione e parte di Angelini Technologies per la realizzazione di iniziative coerenti e sintoniche con i programmi di ricerca applicata dell’Università. L’obiettivo è sviluppare progetti complementari nelle aree della robotica, dell’automazione industriale e del sustainable manufacturing. Il Mit, con sede a Cambridge (Boston), è tra i leader mondiali nella ricerca tecnologica ed è considerata la più importante università a livello mondiale per la ricerca applicata allo sviluppo industriale, alla robotica e all’automazione dei processi industriali. L’accordo di membership tra Angelini Industries e Mit apre all’industria la possibilità collaborare con i ricercatori e con le circa 2.000 startup legate al Mit in diverse aree (biotecnologia, Ict, nanotecnologia, salute). Gli studenti del Mit potranno, inoltre, essere coinvolti in dottorati e progetti di ricerca presso le aziende di Angelini Industries, tra cui la stessa Angelini Technologies. Insomma, una collaborazione importante e ricca di iniziative per disegnare assieme il futuro della smart factory automation.














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