Additive manufacturing, Siemens rileva Atlas 3D

La multinazionale tedesca ha perfezionato l'acquisto dell'azienda americana specializzata nella minimizzazione degli errori di stampa 3D. Le soluzioni diventeranno parte del portafoglio Xcelerator di Siemens

Atlas 3D, azienda di Plymouth, in Indiana, ha lanciato un software in grado di minimizzare gli errori durante la stampa additiva

Siemens annuncia l’acquisto di Atlas 3D, azienda americana di Plymouth (Indiana) che sviluppa software di manifattura additiva per la sinterizzazione laser di metalli (Dmls). Con questa operazione, la multinazionale guidata da Joe Kaeser incrementa la propria offerta nella stampa tridimensionale. Con il Dmls, infatti, è possibile garantire a ingegneri progettisti un orientamento ottimale dei pezzi e le strutture di supporto necessarie per la produzione additiva di parti in tempo quasi reale. Atlas 3D diventerà parte di Siemens Digital Industries Software e le sue soluzioni potenzieranno le funzionalità di additive manufacturing del portafoglio Xcelerator.

Il software Sunata sfrutta l’analisi della distorsione termica per mettere a disposizione una modalità semplice e automatizzata per ottimizzare l’orientamento dei pezzi e generare le strutture di supporto. Grazie a questo approccio, il progettista può effettuare le simulazioni senza l’aiuto di un analista, riducendo così il lavoro di analisi successivo con il software Simcenter per ottenere un pezzo conforme ai requisiti di progettazione. Siemens intende commercializzare la soluzione Atlas 3D attraverso il canale online Additive Manufacturing Network.







“Diamo il benvenuto ad Atlas 3D nella famiglia di Siemens come nuovo membro del nostro team di additive manufacturing. Le nostre soluzioni industrializzano la produzione additiva per le grandi aziende, i service di stampa 3D, gli studi di progettazione e i progettisti CAD,” ha dichiarato Zvi Feuer, Senior Vice President, Manufacturing Engineering Software di Siemens Digital Industries Software. “Il software in cloud Sunata consente ai progettisti di definire il modo migliore per stampare pezzi in 3D con alta qualità e ripetibilità. La combinazione di Sunata con i solidi strumenti CAD per l’additive manufacturing di Simcenter permette un approccio alla stampa 3D industriale che garantisce un risultato corretto al primo tentativo.

“Siemens è leader nell’additive manufacturing con il pacchetto di soluzioni più integrato e le funzionalità più affidabili del settore, quindi siamo entusiasti di unirci a loro,” ha dichiarato Chad Barden, Chief Executive Officer di Atlas 3D. “La forza di Sunata è quella di aiutare i progettisti a disegnare pezzi stampabili, aiutando le aziende a cogliere più velocemente i benefici della produzione additiva. Come parte di Siemens, siamo pronti a proporre Sunata ai clienti che utilizzano già soluzioni AM di Siemens e che possono raggiungere nuovi livelli di efficienza nel loro processo di progettazione finalizzata alla stampa 3D, oltre che alle aziende che ancora devono avvicinarsi alla produzione additiva.”

L’alto tasso di errori nella stampa 3D è un problema che deve essere risolto dalle aziende che vogliono utilizzare l’additive manufacturing per grandi volumi. Spesso le parti devono attraversare diversi cicli di progettazione e analisi prima che vengano individuati l’orientamento e le strutture di supporto ottimali. Solitamente i progettisti non hanno le competenze necessarie per valutare aspetti quali l’orientamento dei pezzi, la distorsione e l’uniformità di estrazione del calore nei loro progetti. L’onere ricade quindi su ingegneri specializzati.

Il software Sunata di Atlas 3D risolve questo problema mettendo a disposizione dei progettisti una procedura veloce, semplice e automatizzata per avvicinarsi alla struttura corretta al primo tentativo. Sunata è un software per l’additive manufacturing con prestazioni di calcolo e grafica avanzate che fornisce risultati in tempi cento volte più rapidi delle altre soluzioni di simulazione in commercio. Il calcolo con accelerazione grafica prevede l’utilizzo di una scheda grafica (GPU) unitamente a un processore (CPU) per agevolare operazioni ad alta intensità di calcolo come deep learning, analisi di big data e applicazioni di ingegneria.














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