Abb Italia ha realizzato una valutazione della filiera dei fornitori della sua fabbrica di Dalmine, fotografando il livello di maturità digitale del sistema. L’assessment ha preso come riferimento 17 fornitori fra Lombardia, Veneto e Lazio, tutte piccole e medie imprese, usando come metodologia il Test4.0 di Politecnico di Milano e Assoconsult, analizzando processi, (monitoraggio/controllo ed esecuzione), tecnologie a supporto dei processi e sull’organizzazione e 8 macroprocessi (R&D, Produzione, Qualità, Manutenzione, Marketing, Logistica, Supply Chain, Hr).
Confrontati con un campione qualificato di oltre 700 imprese che hanno effettuato la valutazione della maturità digitale tramite la rete nazionale dei Dig di Confindustria, gli indici assegnati alle aziende della filiera Abb risultano più alti della media nazionale, segno di un percorso di integrazione e allineamento già avviato nell’ultimo decennio da Abb con i propri fornitori strategici.
Risultati fondamentalmente positivi, soprattutto per quanto riguarda Ricerca & Sviluppo e Produzione. Le aree di miglioramento, invece, sono quelle della logistica e delle risorse umane. Se nella logistica si ritiene importante aumentare il livello di integrazione digitale lungo tutta la filiera, per quanto attiene al tema Hr vanno incrementati specifici programmi di formazione per sviluppare le competenze digitali.
Tra le azioni già intraprese a seguito dell’assessment la prima riguarda l’integrazione con i fornitori ed è rappresentata da una app per il monitoraggio della qualità e della produttività che consente al fornitore di conoscere in tempo reale lo stato della sua linea di produzione e di accedere a statistiche sui livelli di difettosità che permettano un immediato intervento correttivo, laddove necessario. Questo strumento ha già portato evidenti benefici al processo, riducendo le difettosità da valori percentuali a parti per milione: un ordine di grandezza ben diverso:
La seconda consiste nell’ottimizzazione del layout di fabbrica del fornitore per incrementare la tracciabilità del materiale permettendo una riduzione del 30% dell’area occupata e flussi più coordinati grazie anche all’introduzione di tag o Rfid per identificare i materiali.
«Nell’ambito di una più ampia strategia digitale, Abb in Italia è fortemente impegnata con significativi investimenti in competenze e tecnologie nelle fabbriche di Dalmine, Frosinone e Santa Palomba, che già oggi rappresentano delle best practice a livello internazionale e che hanno appunto ottenuto il riconoscimento di Lighthouse del Mise», ha dichiarato Gian Luca Lilli, ad di Aabb Italia. «In linea con le finalità del progetto, abbiamo previsto un programma di ricerca che porterà, nel breve-medio termine, alla realizzazione di una produzione industriale ancor piu’ automatizzata e interconnessa, nonché alla creazione di una Digital Supply Chain dinamica e collaborativa. Al fine di raggiungere questo obiettivo, Abb ha avviato un programma di assessment dei propri fornitori per valutare il livello di maturità digitale dell’intera filiera e individuare le linee di intervento al fine di creare un ecosistema integrato per aumentare ulteriormente la competitività e l’affidabilità delle proprie attività produttive».