Le 100 eccellenze della mobilità elettrica italiana secondo Enel, Fca e Fondazione Symbola

L’Italia occupa un ruolo di primo piano nel settore della e-mobility

Dal design alla produzione di veicoli, dalla componentistica alle batterie fino alle infrastrutture di ricarica: l’Italia occupa un ruolo di primo piano nella rivoluzione della mobilità sostenibile.
Dal design alla produzione di veicoli, dalla componentistica alle batterie fino alle infrastrutture di ricarica: l’Italia occupa un ruolo di primo piano nella rivoluzione della mobilità sostenibile.

Attualmente nel mondo ci sono più di 7 milioni di veicoli elettrici per passeggeri o merci: 3 milioni in Cina, e quasi 2 milioni in Europa, soprattutto in Norvegia, che a fronte di soli 5 milioni di abitanti ha immatricolato 320.000 auto elettriche. In Italia, nel primo trimestre del 2020, la vendita di auto ibride ha superato quella di auto a gas (40,5%), tradizionalmente più forti nel mercato nazionale.

In questo nuovo mercato l’Italia può avere un ruolo di primo piano avendo un ampio spettro di competenze e tecnologie lungo tutta la filiera: dalle case automobilistiche a chi realizza e-bike (nelle bici l’Italia nel 2019 ha confermato il primato di primo produttore e esportatore europeo) e veicoli leggeri, passando per motorini e autobus elettrici. Questo è quanto emerge dal rapporto 100 Italian E-Mobility Stories 2020, che racconta la storia delle cento realtà del Paese che stanno dando un contributo allo sviluppo di una nuova mobilità.







«Raccontiamo un’Italia che gioca un ruolo di primo piano nel processo di transizione verso la mobilità sostenibile: 100 storie di idee, tecnologie e progetti portati avanti con passione e determinazione, che rappresentano un’importante opportunità economica e contribuiscono allo sviluppo del settore automobilistico e dell’intero Paese», ha dichiarato Francesco Starace, amministratore delegato e direttore generale di Enel. «La crescente concentrazione della popolazione mondiale in grandissime aree metropolitane chiede a gran voce un ripensamento di tanti stili di vita. Ciò passa necessariamente attraverso una mobilità sostenibile, pubblica e privata, che non sia dannosa per l’ambiente e che si annuncia prepotentemente e sempre più chiaramente elettrica».

Ermete Realacci, presidente di Fondazione Symbola, ha sottolineato che «Le 100 storie di imprese, associazioni e centri di ricerca rappresentano l’eccellenza italiana della mobilità elettrica ci dicono che l’Italia è già in campo nella mobilità del futuro. La filiera raccontata da Symbola ed Enel in collaborazione con Fca ci dice anche che il nostro Paese ha le energie per superare la crisi. Occorre costruire insieme – con il contributo delle migliori energie tecnologiche, istituzionali, politiche, sociali e culturali, come afferma il Manifesto di Assisi – un’economia e una società più a misura d’uomo e per questo più capaci di futuro, più attente alla crisi climatica, più giuste, resilienti, competitive. Un percorso per superare la crisi generata della pandemia, che vede nella sostenibilità e nella sfida ai cambiamenti climatici la strada per far ripartire l’economia orientandola verso un nuovo futuro».














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