A4810, la concept car realizzata dagli studenti dello Ied insieme ad Alpine (Renault)

La supercar, dotata di propulsore a idrogeno, è stata pensata per le prestazioni sportive, ma anche ambientali

A4810 Project by Ied

Alpine (Gruppo Renault) e l’Istituto europeo di design (Ied) hanno stretto una collaborazione per ideare una concept car sportiva alimentata a idrogeno.

Alpine ha proposto agli studenti di immaginare una “super berlinette” per il  2035. La supercar è stata pensata per le prestazioni sportive, ma anche ambientali. Alpine ha selezionato due idee da coniugare. Partendo dalle due proposte prescelte, i giovani designer hanno creato l’A4810 Project by Iied. Il nome scelto rispecchia la tradizione della Marca: “4810” è l’altezza in metri del Monte Bianco. Questa vetta, la più alta delle Alpi, si trova al confine tra Italia e Francia. Il costruttore automobilistico, con il suo stesso nome, rende omaggio al piacere di guida sulle strade di montagna.







A4810 Project by Iied

L’A4810 (lunghezza 5091 mm – larghezza 2010 mm – altezza 1055 mm – passo 2717 mm) è una supercar biposto che coniuga in chiave sperimentale la forma di una berlinetta con un gruppo motopropulsore a idrogeno. Se il motore e i serbatoi di carburante sono progettati come quelli delle hypercar, la grande novità sta nel processo di sottrazione. Il profilo propone un’alternanza tra spazi pieni e vuoti che conferisce al veicolo una certa leggerezza e caratteristiche aerodinamiche ispirate al mondo della Formula 1. D’altronde, l’intenzione del progetto era quello di portare la Marca al vertice della categoria delle auto sportive.

Il french-touch è stato sapientemente preservato: i designer si sono concentrati sulla sovrapposizione delle linee e sul profilo scolpito. Tinte bi-tono, nero opaco e accenti di fibra di carbonio creano un audace contrasto con i vari elementi dell’auto, sottolineandone le funzioni: aerodinamica, meccanica o semplicemente formale.

Gli studenti del team di progettazione si sono avvalsi di strumenti digitali per disegnare gli interni con bozzetti, modelli 3D, rendering, animazioni e soluzioni Hmi (Human Machine Interface). Incorporando la tecnologia a idrogeno, hanno sviluppato una nuova concept car che sembra pronta a percorrere le strade verso un futuro molto più sostenibile, a zero emissioni.

«Anche quest’anno, attraverso il progetto più importante del loro percorso di studi, gli studenti del Master hanno fatto propri, in un contesto fertile e visionario, i concetti di skills transversality e team working», afferma Paola Zini, direttrice Ied Torino. Questi elementi, che fanno parte del Dna Ied, li prepareranno ad affrontare le sfide del futuro del settore e costituiranno la base del loro successo professionale. Il contributo con il quale la Marca Alpine ha partecipato con passione, entusiasmo e presenza costante, aggiunge un ulteriore traguardo nelle collaborazioni internazionali e ha offerto agli studenti la possibilità di lavorare sotto la guida di Antony Villain, direttore design di Alpine, e Raphael Linari, chief designer della marca, nonché Alumnus Ied, che abbiamo avuto il piacere di ritrovare».

«La collaborazione con l’Istituto Europeo di Design e i suoi studenti è stata una grande esperienza. Ha rappresentato non solo un “filtro” per far emergere la percezione della nostra Marca da parte delle giovani generazioni, ma anche l’opportunità di condividere la nostra passione, il nostro know-how e di dare a questi studenti i giusti consigli per una carriera di successo come car designer», commenta Antony Villain, direttore design di Alpine.

«L’A4810 Project by Ied è stata un’esperienza esaltante, condivisa con gli studenti e i docenti Ied», sottolinea Raphael Linari, Alpine chief designer. «Il risultato è una supercar futuristica che esplora nuovi territori per la Marca, ad ogni livello: forme, proporzioni, linguaggio progettuale… Gli approcci creativi di questi talentuosi studenti, abbinati al know-how Ied, hanno fornito risposte molto interessanti. Il risultato finale poi, che è magnifico, ha fatto di questa collaborazione un successo su tutti i fronti!».














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