di Paolo Del Forno ♦Il primo gruppo italiano nel settore delle attrezzature meccaniche per l’energia compra Nuova Giungas. È la dodicesima azienda rilevata da Valvitalia, altre ne seguiranno con la prevista quotazione in Borsa
Valvitalia ha firmato il contratto per l’acquisizione del 100%, della Nuova Giungas Srl azienda produttrice di giunti isolanti per pipeline. Fondata nel 1965, con sede a Formigine, Nuova Giungas possiede 2 stabilimenti produttivi, occupa 36 dipendenti e fattura circa 7 milioni di euro. L’acquisizione è funzionale alla strategia di Valvitalia, che fin dalla nascita nel 2002, si è posta lo specifico obiettivo di diventare un player in grado di offrire un’ampia gamma di prodotti in aggiunta alla produzione di valvole. Questa resta il core business per il quale Valvitalia, che nel 2015 ha registrato ricavi per 455 milioni di euro, si colloca tra i primi cinque produttori mondiali. Ma l’azienda di Pavia nel corso del tempo si è attrezzata per offrire ai suoi clienti uno spettro completo di attrezzature hi-tech. Quindi anche attuatori, raccordi, flange e sistemi per la misurazione, filtrazione e regolazione di fluidi e gas, e sistemi antincendio. Infatti nel 2014 e nel 2015 ha acquisito due importantissime realtà italiane del settore antincendio: a Silvani e la Eusebi.
Il nuovo Campo Prove Antincendio
In questo ambito compete con le multinazionali americane come la Halliburton, nota per essere stata guidata dall’ex vicepresidente americano Dick Cheney. Peraltro, lo stesso Salvatore Ruggeri, prima di fondare Valvitalia, vanta una lunga carriera presso la sede italiana della società d’ Oltreoceano. Sempre in tema antincendio è importante rilevare come questa acquisizione segua l’ importante investimento nel Campo Prove Antincendio di Castel San Giovanni, che consente di testare prodotti con una gittata fino a 170 metri e di gestire erogazioni di acqua fino a 40mila litri al minuto. Uno dei primi tre al mondo per portata e potenziale.
Un esempio di successo per la meccanica italiana
Valvitalia, partecipata dal Fondo Strategico Italiano, è uno dei tanti esempi di successo della meccanica italiana, che rappresenta il cuore della nostra economia e delle possibilità di sviluppo futuro. Un settore, la meccanica, poco raccontato dai media che preferiscono enfatizzare comparti che valgono meno, come la moda, la ristorazione o l’alimentare. Con 1.400 dipendenti e 14 stabilimenti produttivi, di cui sette in Italia, Valvitalia è presente in altri Paesi quali Cina, Canada, Gran Bretagna, Algeria, Russia, Polonia e Kazakistan. L’età media dei dipendenti daell’azienda di Pavia è di 39 anni. L’ebitda è intorno al 18% del fatturato. Il patrimonio è pari a 235 milioni di euro, più del doppio del fatturato, e l’indebitamento è sostanzialmente irrilevante, visto che la posizione finanziaria netta è positiva per circa 90 milioni di euro.Tra le acquisizioni segnaliamo nomi sconosciuti al grande pubblico ma importanti nel settore di riferimento come Rotor, Delta V.E., Thevignot, Vanadour, Vitas, Tormene TGT e Tecnoforge. Il prossimo sbarco a Piazza Affari servirà proprio a finanziare ulteriori acquisizioni e investimenti interni, tutti finalizzati a questo scopo.