1 milione di dollari da Ellen MacArthur Foundation per combattere l’inquinamento da plastica degli oceani

Le operazioni di bonifica svolgono un ruolo fondamentale per affrontare il problema dell’inquinamento degli oceani ad opera delle materie plastiche ma non ne affrontano le cause e, soprattutto, non sono in grado di reggere il passo della crescente ondata dell’inquinamento prodotto dalla plastica. Ogni anno finiscono negli oceani più di 8 milioni di tonnellate di plastica, mentre le tre più importanti operazioni di bonifica riguardano non più dello 0,5% di tale volume. Per affrontare il problema dell’inquinamento da materie plastiche c’è urgente bisogno che ricercatori, industrie e governi sviluppino soluzioni sistemiche atte a impedire alla plastica di trasformarsi in rifiuto.

Per questo motivo la Ellen MacArthur Foundation ha stanziato 2 milioni di dollari per il New Plastics Economy Innovation Prize, finanziato da Wendy Schmidt, filantropa e sponsor principale dell’iniziativa New Plastics Economy, e gestito dal challenge partner NineSigma, che ha contribuito a identificare le soluzioni su scala internazionale. L’iniziativa rientra nel progetto “New Plastics Economy” di cui Novamont è core partner sin dalla sua nascita.







Affiancate dalle necessarie infrastrutture, le innovazioni proposte potrebbero impedire che si produca l’equivalente in rifiuto plastico di cento sacchi di spazzatura al secondo. Le proposte riguardano gli imballaggi leggeri e flessibili per prodotti come salse, caffè e merendine, che sono troppo difficili o troppo costosi da riciclare perché sono composti da più strati di materiali diversi. Ad ognuno dei vincitori, che sono stati proclamati all’incontro annuale del Forum Economico Mondiale di Davos ,andrà 200.000 dollari del premio totale da un milione.Eccoli:

Premio categoria 1: rendere riciclabili gli imballaggi non riciclabili

1. University of Pittsburgh
Attraverso l’applicazione di nanotecnologie i ricercatori dell’Università hanno ottenuto un materiale riciclabile in grado di sostituire gli imballaggi complessi multistrato altrimenti impossibili da riciclare. La soluzione riproduce il modo in cui la natura utilizza solo pochi elementi strutturali molecolari per creare una grande varietà di materiali.
2. Aronax Technologies Spain
La società ha messo a punto un additivo magnetico che consente di ottenere un migliore isolamento all’aria e all’umidità. Questa caratteristica rende l’imballo idoneo per proteggere prodotti sensibili come caffè e farmaci, senza che venga meno la possibilità di riciclo.

Premio categoria 2: combinazione di materiali compatibili con l’ambiente

1. Full Cycle Bioplastics, Elk Packaging e Associated Labels and Packaging
Le tre società hanno collaborato alla produzione di un materiale compostabile ottenuto da materie prime rinnovabili – sottoprodotti dell’agricoltura e residui alimentari – dalle elevate prestazioni e ideale per imballare una vasta gamma di prodotti che vanno dalle barrette di cereali ai salatini fino ai detersivi per le lavatrici.
2. VTT Technical Research Centre of Finland
Ha messo a punto un materiale compostabile multistrato derivato da sottoprodotti agricoli e forestali che potrebbe essere utilizzato per la produzione di confezioni per prodotti quali muesli, frutta in guscio, frutta secca e riso.
3. Fraunhofer Institute for Silicate Research ISC
Ha sviluppato un rivestimento in silicato e biopolimeri utilizzabile in diversi tipi di imballaggi per alimentari, che protegge la confezione e il cibo dalla prematura degradazione ed è completamente compostabile.














Articolo precedenteAnie e Elettricità Futura: siglato l’accordo sulla rappresentanza delle fonti rinnovabili
Articolo successivoSostenibilità ambientale, energetica e sociale nell’industria 4.0






LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui