Nasce ZeroC, azienda che trasforma in energia i rifiuti di Sesto San Giovanni

È al lavoro su una Biopiattaforma che a regime produrrà 11.120 MWh all’anno di energia eletttrica e 242 metri cubi all’ora di biometano

La BIopiattaforma sorgerà presso il termovalorizzatore di Sesto San Giovanni

ZeroC è una società pubblica di Gruppo Cap, che ha come soci il gestore del servizio idrico della città metropolitana di Milano e i comuni Cinisello Balsamo, Cologno Monzese, Cormano, Pioltello, Segrate e Sesto San Giovanni. Mission di ZeroC è quella di sostenere la transizione verso l’economia circolare del territorio della Città metropolitana di Milano.

Per raggiungere gli obiettivi, ZeroC gestirà una piattaforma per il trattamento e la valorizzazione della frazione organica del rifiuto solido urbano (Forsu) e dei fanghi di depurazione di Gruppo Cap. Il carbonio emesso nella termovalorizzazione dei fanghi sarà equivalente a quello “sequestrato” all’ambiente dai rifiuti organici e dai fanghi trattati, permetrendo quindi alla piattaforma di essere carbon neutral.







La piattaforma sorgerà presso il vecchio e dismesso termovalorizzatore di Sesto San Giovanni e ingloberà le strutture del depuratore che sorge nei pressi. Attraverso la digestione anaerobica dei rifiuti organici (che si attuerà presso i digestori già presenti all’interno del depuratore e ora adattati alla Forsu) verrà prodotto biometano. I fanghi verranno invece essiccati e valorizzati termicamente per la produzione di energia e calore per la rete comunale di teleriscaldamento. Non prima però di aver estratto fosforo e fertilizzanti di alta qualità, e acqua (per usi industriali o per l’irrigazione dei parchi pubblici).

La prima linea della BioPiattaforma (quella dedicata alla Forsu) entrerà in funzione nell’autunno del 2022, la seconda (fanghi) nella primavera del 2023. Una volta a regime, la piattaforma di ZeroC produrrà oltre 11.120 MWh all’anno di energia elettrica (dalla termovalorizzazione dei fanghi) e 242 metri cubi all’ora di biometano, sufficienti – ad esempio – per alimentare 2200 Fiat Panda su tragitti di 15.000 chilometri in un anno.

Queste le principali caratteristiche del progetto:

  • Abbina due linee di trattamento rifiuti, Forsu e fanghi, per creare un ciclo integrato, nobilitando entrambe e producendo energia e prodotti ad alto valore aggiunto pronti alla commercializzazione (biometano e fertilizzanti). Si tratta del primo impianto di questo tipo in Italia. In Europa ha un solo omologo a Zurigo, Dal trattamento della Forsu si ricaverà inoltre Pha (bio polimero sintetizzato da batteri) per utilizzarlo nella formulazione di bioplastiche biodegradabili e compostabili con proprietà meccaniche migliorate rispetto agli attuali standard.
  • Ottimizza, con un processo di simbiosi industriale, due impianti esistenti – termovalorizzatore e depuratore – riducendo il consumo di suolo e l’impatto sul territorio. Rispetto al vecchio termovalorizzatore vedrà una riduzione di oltre l’80% degli inquinanti nei fumi nonché un controllo strettissimo sulle emissioni odorose. L’economia circolare, obiettivo principale dell’impianto, inizia già dalla valorizzazione delle strutture esistenti.
  • Applica un intenso e innovativo percorso di partecipazione sociale che prosegue sin dal 2018 e che, oggi, si concretizza nell’attività del Consiglio Consultivo della Comunità locale (Rab – Residential advisory board) che monitora le attività dell’impianto.
    Il percorso partecipativo è però iniziato già in fase di progetto preliminare dai cittadini sono state inserite nella progettazione definitiva. Ne sono un esempio il piano di piantumazioni accanto all’impianto, la costruzione di una pista ciclabile per connettere le aree verdi e il nuovo parco a nord dell’impianto con la pista ciclo-pedonale a sud lungo il Naviglio della Martesana, e l’installazione di 5 nuove centraline per il monitoraggio della qualità dell’aria.













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