Dal gioco alla salute. Nel mondo, anche sotto la spinta dell’emergenza Covid-19, avanza l’idea che la Realtà virtuale (R.V.) non sia solo applicabile al mondo dei videogiochi ma alla vita quotidiana. Ci crede Johnson & Johnson che ha annunciato lo spiegamento di 150 caschi Oculus Quest per la formazione dei chirurghi. O la start-up californiana Talespin che ha recentemente raccolto 15 milioni di dollari per sviluppare la sua offerta di formazione in medicina con R.V..
XRHealth la Realtà virtuale quotidiana
Ma una strada destinata ai pazienti la percorre la start-up statunitense specializzata in telemedicina XRHealth. Che applica la R.V.- grazie a cuffie Vive Focus e Pico Neo 2; il software, inoltre, è compatibile con l’hardware Oculus – a riabilitazione muscolare, gestione del dolore, perdita di memoria, difficoltà a dormire, ansia. Le terapie in R.V. sono prescritte da un professionista della salute (medici, fisioterapisti ecc.) e sostenute dal sistema assicurativo. Il personale sanitario che segue il paziente ha accesso a un portale dati in cui vengono compilati i risultati delle sessioni svolte. L’idea è quella di poter controllare i progressi del paziente man mano che le sessioni avanzano.
Piccola storia di RHealth
Fondata nel 2016 da Eran Orr, XRHealth – che vede le sue applicazioni certificate dalla Federal drug administration (Fda), l’autorità che autorizza la commercializzazione dei farmaci negli Stati Uniti – di recente ha raccolto 7 milioni di dollari da Bridges Israel, Flint Capital e 20/20 HealthCare Partners. XRHealth non farà pagare il canone di affitto delle sue cuffie durante l’attuale crisi sanitaria causata dalla pandemia di Covid-19.
