World Manufacturing Forum 2022: il focus è sulla riorganizzazione delle filiere globali

Per Diego Andreis «il successo di questa trasformazione dipenderà dalla capacità di adeguarsi al nuovo mondo multipolare e agli shock che ne derivano»

Oggi, 25 novembre, è stato dato il via alla decima edizione del World Manufacturing Forum, evento internazionale dedicato al settore del manifatturiero. Il tema di questa edizione è Riprogettare le catene del valore nella nuova era del Manifatturiero. 

Ad aprire la manifestazione Diego Andreis, presidente della World Manufacturing Foundation: «le sfide e i rischi affrontati dalle imprese in questi 2 anni sono state complesse e diversificate. La rapida successione di interruzioni sulle catene del valore globali non ha precedenti nella storia recente dell’industria manifatturiera. L’industria che ne emergerà ne sarà profondamente trasformata. Il successo di questa trasformazione dipenderà dalla capacità di adeguarsi al nuovo mondo multipolare e agli shock che ne derivano, garantendo sicurezza energetica ed informatica. L’utilizzo dei dati in un contesto end to end, uscendo dal perimetro delle fabbriche. Ecosistemi regionali con filiere più corte caratterizzate da un rinnovato ruolo per le Sme. Digitale e sostenibilità che guidano l’evoluzione dell’offerta. Nuovi modelli di organizzazione del lavoro con competenze e talenti che sempre più diventano il fattore chiave di valore e competitività. Tutto questo in un contesto di attenzione crescente alla sostenibilità e alla responsabilità sociale».







Marco Taisch, presidente Scientifico del Wmf, afferma che «le raccomandazioni del World Manufacturing Report 2022 sono un vademecum per il manifatturiero globale affinché possa cogliere le trasformazioni del prossimo futuro con successo: azioni necessarie a superare le sei sfide disruptive che impatteranno sulle imprese nell’immediato futuro. Queste sei evoluzioni, individuate dagli oltre 50 esperti internazionali che hanno contribuito al Report stesso, prevedono una produzione che dovrà essere sempre più cognitiva, circolare, resiliente ai rischi, iper-personalizzata, rapida e inclusiva. La complessità che le imprese dovranno affrontare è ulteriormente aumentata dalla contemporaneità di accadimento di questi trend».

Dieci le raccomandazioni emerse dai dati del report per riorganizzare efficacemente le supply chain globali:

  1. Evitare politiche iperattive che riportino indietro il pendolo della globalizzazione;
  2. Assicurare una riorganizzazione prudente, intelligente, imprenditoriale e proattiva delle catene del valore per garantire un’offerta critica;
  3. Adottare un approccio iterativo e di miglioramento continuo da parte delle filiere;
  4. Delineare prodotti per un agile ripensamento delle catene del valore;
  5. Sfruttare l’opportunità di ridisegnare le supply chain per stimolare l’adozione di approcci circolari e sostenibili;
  6. Accelerare l’urgente adozione di strumenti digitali abilitanti per catene del valore resilienti e adattive;
  7. Sostenere le PMI includendole nella riorganizzazione delle catene del valore facendo leva sulla loro capacità e soddisfacendo le loro esigenze;
  8. Adottare un approccio multidimensionale per considerare i rischi geopolitici e gli altri fattori non-costi;
  9. Riconoscere le competenze come prossima risorsa scarsa della produzione;
  10. Agire attraverso politiche per rafforzare comportamenti responsabili dei consumatori al fine di raggiungere uno sviluppo economico stabile.













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