Whirlpool: ritirata procedura di cessione dello stabilimento di Napoli

La multinazionale americana prolungherà la produzione nel sito partenopeo. Patuanelli: «Ora ci sono condizioni per trovare una soluzione»

Headquarters di Whirlpool a Benton Harbor, Michigan
Headquarters di Whirlpool a Benton Harbor, Michigan

Che questo nuovo, ennesimo, colpo di scena sia il primo passo verso una soluzione che possa garantire un futuro sostenibile a lungo termine allo stabilimento Whirlpool di Napoli?

La multinazionale ha infatti deciso di ritirare la procedura di trasferimento del ramo d’azienda, evitando così il licenziamento collettivo dei dipendenti del sito partenopeo e continuando la produzione delle lavatrici.







La decisione, condivisa con il Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli, è stata presa con l’obiettivo di ripristinare un clima costruttivo nella trattativa con il Governo e con le Organizzazioni Sindacali: Whirlpool Emea ritiene, infatti, che «le attuali tensioni siano controproducenti nella ricerca di una soluzione condivisa, a fronte di una situazione di mercato che rende insostenibile il sito e che necessita di una soluzione a lungo termine».

La multinazionale è convinta che, con maggior tempo a disposizione, si possa ristabilire un dialogo costruttivo e raggiungere una soluzione condivisa per garantire un futuro sostenibile nel lungo termine allo stabilimento di Napoli e ai suoi 400 dipendenti.

«Voglio rivolgermi direttamente ai lavoratori dello stabilimento di Napoli della Whirlpool per dar loro una buona notizia: in queste ore l’azienda mi ha comunicato la volontà di ritirare la procedura di cessione – ha annunciato Stefano Patuanelli su Facebook – È un primo passo, un primo risultato che certamente ci consente di risederci a un tavolo per provare a risolvere definitivamente i problemi di quello stabilimento».

Alla luce di questo nuovo e importante sviluppo, nei prossimi giorni ripartirà il tavolo di confronto con tutte le parti coinvolte.














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