Italgas: un investimento da (quasi) 8 miliardi per completare la trasformazione digitale e guidare la transizione energetica

5,9 miliardi di euro saranno destinati agli investimenti e 2 miliardi alla partecipazione alle gare d’ambito e alla realizzazione dei piani di sviluppo

Italgas ha presentato il piano strategico per il periodo 2021-2027 che prevede investimenti per 7,9 miliardi (+0,4 miliardi rispetto al piano presentato a ottobre), che verranno utilizzati per completare nel 2022 la trasformazione digitale degli asset e rendere Italgas a tutti gli effetti un protagonista della transizione energetica; un piano in linea con gli obiettivi europei di decarbonizzazione e di sviluppo di gas rinnovabili come biometano, metano sintetico e idrogeno verde.

Cinque le direttrici su cui è strutturato:







  • trasformazione digitale e innovazione tecnologica che permetteranno a Italgas di giocare un ruolo chiave nella transizione energetica;
  • repurposing, upgrade dell’infrastruttura per accogliere e distribuire gas rinnovabili e sua estensione anche attraverso M&A e gare Atem;
  • nuove opportunità di crescita valorizzando le competenze del Gruppo nei settori  dell’efficienza energetica, idrico e dei servizi IT;
  • insourcing di competenze core, ulteriore impulso alle attività di reskilling e upskilling delle persone;
  • struttura finanziaria solida ed efficiente per sostenere le opportunità di crescita e continuare a garantire un adeguato ritorno per gli azionisti.

Il piano integra i criteri ESG e risponde alle sfide della sostenibilità ponendo alla Società nuovi target in termini di riduzione delle emissioni, efficienza energetica e sviluppo di competenze e valorizzazione delle risorse per rendere effettivo il cambiamento.

Il Piano prevede investimenti complessivi per circa 5,9 miliardi di euro (in crescita del 5,4% rispetto al precedente Piano). Ulteriori 2 miliardi sono destinati alla partecipazione alle gare d’ambito e alla realizzazione dei piani di sviluppo relativi agli Atem di futura aggiudicazione.

Dei 5,9 miliardi di euro, 1,4 miliardi (+300 milioni rispetto al precedente Piano), sono destinati a portare a termine i programmi di digitalizzazione dell’intero network con la realizzazione di reti smart in grado di accogliere gas rinnovabili come il biometano – già oggi ampiamente disponibile e atteso in forte sviluppo nell’arco del prossimo decennio – nonché il metano sintetico e l’idrogeno verde. In particolare, entro il 2022 si prevede la sostituzione e l’upgrade di oltre 7.000 impianti di regolazione della pressione (GRF e IRI). Il piano prevede inoltre l’installazione massiva di sensori e valvole di sezionamento telecomandate per il rilevamento dei parametri di funzionamento della rete e la sua gestione da remoto. In questo scenario si inseriscono: l’innovativo progetto “Power to Gas” che il Gruppo sta realizzando in Sardegna, prima vetrina tecnologica della filiera di produzione dell’idrogeno verde in Italia, che diventerà operativo nel corso del 2022; l’impulso alle attività di R&D attraverso il potenziamento del laboratorio tecnologico Italgas, già oggi centro di eccellenza internazionale sulle attività tradizionali di verifiche metrologiche e analisi chimiche. Il laboratorio avrà una nuova sede a Torino e si arricchirà di ulteriori competenze in materia di gas rinnovabili funzionali alla trasformazione delle reti in infrastrutture smart idonee ad accogliere e distribuire miscele di nuovi gas.

«La trasformazione digitale resta il principale abilitatore del nostro percorso di crescita con l’obiettivo di completare nel 2022 la digitalizzazione del network e disegnare la roadmap che confermerà il ruolo strategico delle reti del gas quale volano della transizione energetica per il raggiungimento degli obiettivi Ue net carbon zero», ha dichiarato Paolo Gallo, ad di Italgas. «Con 7,9 miliardi di euro, in crescita rispetto al programma di investimenti presentato lo scorso ottobre, Italgas si conferma tra i principali gruppi industriali italiani per capacità di progettazione, esecuzione e generazione di valore per le comunità servite, in grado di imprimere un forte impulso alla ripartenza del Paese. La quota più rilevante degli investimenti è destinata al repurposing dei 73.000 km di network e alla sua ulteriore estensione verso territori non ancora raggiunti, anche per sostenere lo sviluppo del biometano, atteso per questa decade, e degli altri gas rinnovabili come l’idrogeno verde, da accogliere e distribuire attraverso la nostra rete. Una capacità di innovazione che si è riflessa nella tecnologia applicata alle reti che stiamo realizzando in Sardegna, già oggi le più moderne del Paese. Sull’isola abbiamo vinto la sfida di iniziare la distribuzione del metano in poco più di due anni e siamo prossimi al completamento della costruzione dei 1.100 chilometri di reti native digitali che, in quanto tali, saranno idonee ad accogliere una componente di idrogeno verde prodotto dal nostro impianto Power to Gas che sorgerà in provincia di Cagliari. Lo sblocco delle gare gas, per le quali abbiamo previsto 2 miliardi di euro di investimenti, oltre ad attivare importanti investimenti, consentirebbe la trasformazione digitale di reti che, data l’impasse attuale, non risultano essere interessate da interventi in tal senso. In linea con le raccomandazioni della Commissione Ue ai DSO, stiamo rafforzando il nostro impegno nel settore dell’efficienza energetica, lavorando all’acquisizione di nuove competenze anche attraverso operazioni di M&A. Sosterremo la realizzazione di questo Piano, e quindi la crescita del nostro Gruppo, attraverso le nostre persone e la disponibilità finanziaria. Per le prime sono previste importanti iniziative di formazione e di assunzione al fine di dotarci di ulteriori competenze digitali funzionali alla transizione energetica, mettendo al centro i temi della Diversity & Inclusion. Attraverso operazioni di finanza tradizionale e sostenibile, la Società continuerà a reperire sul mercato le risorse necessarie, potendo contare su una redditività e una solida capacità di generazione di cassa, stabilmente sostenute da una grande attenzione all’efficienza operativa».














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