di Chiara Volontè ♦︎ Il presidente dell’ex-Telecom aveva convocato per il 28 marzo un consiglio di amministrazione che precedeva di un giorno l’assemblea dei soci. Sul tavolo lo scontro tra Vivendi e il fondo Elliott e gli esposti alla Consob. Poi la retromarcia
Una mossa per calmare le acque in vista di un’assemblea dei soci che si preannuncia infuocata: il presidente del consiglio di amministrazione di Tim, Fulvio Conti, ha deciso di annullare il cda straordinario previsto per il 28 marzo e di rimandare qualsiasi confronto a una data successiva al 29, giorno in cui è convocata l’assemblea dei soci. Il consiglio di amministrazione straordinario si era reso necessario per il susseguirsi di accuse tra Vivendi e il Fondo Elliott, i due principali azionisti dell’ex-Telecom.
La holding del finanziere bretone Bollorè ha lanciato la proposta di revoca di cinque consiglieri vicini ad Elliott. Contestualmente, Vivendi ha presentato alla Consob una denuncia per presunte violazioni della governance operate dal cda e dallo stesso fondo Elliott. Il consiglio di amministrazione, lo scorso 14 marzo, aveva risposto ai rilievi dei sindaci, confermando piena fiducia al presidente Conti e all’amministratore delegato Gubitosi.
La decisione di rinviare il consiglio di amministrazione straordinario è stata presa dallo stesso Conti, di concerto con gli altri membri del cda, per provare a mantenere un clima disteso e tranquillo in vista dell’assemblea dei soci. Nei giorni scorsi, i proxy advisor, ovvero i consulenti incaricati di “consigliare” i soci in vista dell’assemblea stessa su come indirizzare i propri voti, si sono espressi in maniera contraria a Vivendi e favorevole a Elliott.
Ma – ed è questa la cosa più allarmante – hanno anche fatto notare come il clima di pesante asimmetria e di preoccupazione rischi di minare lo sviluppo di Tim. La quale, nel frattempo, sta proseguendo la sperimentazione sul 5G nella zona tra Bari e Matera. Proprio la partita del 5G potrebbe essere decisiva per i conti dell’ex-Telecom. Infine, tornando al tema della governance, va registrato il progressivo aumento di “peso” di Cdp, la Cassa Depositi e Prestiti che nelle scorse settimane è salita fino all’8,7% del capitale azionario.
