Terna, nel Q1 2024 ricavi a 858 mln (+20,4%). L’utile netto sale a 268 mln (+34%)

Nel primo trimestre il Gruppo guidato da Giuseppina Di Foggia ha realizzato investimenti per 482,7 milioni di euro, in forte aumento, pari al 53,3%, rispetto allo stesso periodo del 2023

Giuseppina Di Foggia, ad di Terna

Il consiglio di amministrazione di Terna, riunitosi sotto la presidenza di Igor De Biasio, ha esaminato e approvato i risultati al 31 marzo 2024 del Gruppo, presentati dall’amministratore delegato e direttore generale Giuseppina Di Foggia. Nel corso dei primi tre mesi dell’anno, caratterizzati da un contesto in continua evoluzione e ancora particolarmente sfidante, Terna ha registrato un significativo miglioramento di tutti gli indicatori economico-finanziari, imprimendo un’ulteriore accelerazione agli investimenti a beneficio del sistema elettrico, della transizione energetica del Paese e della crescita del Gruppo, in linea con il nuovo Piano Industriale 2024-2028 approvato lo scorso 19 marzo. In particolare, nel primo trimestre del 2024, Terna ha realizzato investimenti per 482,7 milioni di euro, in forte aumento, pari al 53,3%, rispetto allo stesso periodo del 2023.

«I risultati del primo trimestre evidenziano che, al record relativo alla crescita degli investimenti, si sono accompagnate robuste performance di tutti gli indicatori economici. I risultati del trimestre dimostrano ancora una volta l’eccellenza delle nostre persone nel creare valore per Terna e per i suoi stakeholder, rafforzando il ruolo strategico del Gruppo al servizio del paese», ha dichiarato Giuseppina Di Foggia, amministratore Ddelegato e direttore generale di Terna. «I dati confermano che abbiamo intrapreso la strada giusta nell’esecuzione del nuovo Piano Industriale 2024-2028 che ci vedrà realizzare i più alti investimenti della storia di Terna, pari a 16,5 miliardi di euro. Il nostro forte impegno, unito a una visione più ampia che ci siamo dati con il nuovo Piano, ci permetterà di sostenere e promuovere una transizione energetica e digitale che sia anche un processo giusto, inclusivo e attento ai possibili impatti su tutti i soggetti con cui operiamo: lavoratori, comunità locali e fornitori», ha aggiunto Giuseppina Di Foggia.







Risultati economico-finanziari consolidati del primo trimestre 2024

I ricavi del primo trimestre del 2024, pari a 858,1 milioni di euro, registrano un aumento di 145,6 milioni di euro (+20,4%) rispetto al corrispondente periodo del 2023. Tale risultato è dovuto principalmente alla crescita dei ricavi delle Attività Regolate grazie all’incremento del Weighted Average Cost of Capital riconosciuto per il 2024 e all’ampliamento della base asset regolata (Rab) del periodo e degli ammortamenti riconosciuti. Significativa crescita anche per i ricavi delle Attività Non Regolate che riflettono, in particolare, il maggior contributo derivante dalle attività, in ambito ‘Equipment’, del Gruppo Tamini e, in ambito ‘Energy Services’, del Gruppo LT.

L’Ebitda (Margine Operativo Lordo) del periodo si attesta a 627,9 milioni di euro, in crescita di 127,9 milioni di euro rispetto ai 500,0 milioni di euro dei primi tre mesi del 2023 (+25,6%), per un miglior risultato delle Attività Regolate dovuto sia all’incremento dei ricavi che a una significativa riduzione degli OpEx, che conferma la capacità dell’azienda di mantenere la struttura dei costi sotto controllo. L’Ebit (Risultato Operativo) del periodo, a valle di ammortamenti e svalutazioni pari a 209,2 milioni di euro, si attesta a 418,7 milioni di euro, rispetto ai 313,4 milioni di euro dei primi tre mesi del 2023 (+33,6%).

Gli oneri finanziari netti del periodo, pari a 36,5 milioni di euro, rilevano un incremento di 4,4 milioni di euro rispetto ai 32,1 milioni di euro del primo trimestre del 2023, dovuto principalmente all’erogazione di nuovi finanziamenti e all’incremento dei tassi d’interesse, parzialmente compensati dai maggiori proventi sulle disponibilità liquide e sulle altre attività finanziarie, dalla minore inflazione sul bond inflation linked scaduto a settembre 2023 e dai minori oneri finanziari relativi alla dinamica delle partite energia passanti. Il risultato ante imposte si attesta a 382,2 milioni di euro, in aumento di 100,9 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo del 2023 (+35,9%). Le imposte del periodo sono pari a 111,6 milioni di euro, in aumento di 30,3 milioni di euro rispetto ai primi tre mesi del 2023, essenzialmente per effetto del maggior risultato prima delle imposte. Il tax rate si attesta al 29,2%, rispetto al 28,9% dei primi tre mesi del 2023.

L’utile netto di Gruppo del periodo è pari a 268,2 milioni di euro, in crescita di 68,0 milioni di euro (+34,0%) rispetto ai 200,2 milioni di euro del primo trimestre del 2023. La situazione patrimoniale consolidata registra un patrimonio netto di Gruppo pari a 6.576,1 milioni di euro, a fronte dei 6.324,4 milioni di euro al 31 dicembre 2023. L’indebitamento finanziario netto si attesta a 10.587,0 milioni di euro, rispetto ai 10.494,3 milioni di euro di fine 2023, a supporto della importante crescita degli investimenti per lo sviluppo di un sistema elettrico sempre più efficiente.

Gli investimenti complessivi effettuati dal Gruppo Terna nel periodo sono pari a 482,7 milioni di euro, in forte crescita (+53,3%) rispetto ai 314,9 milioni di euro del corrispondente periodo del 2023. Tra i principali progetti del trimestre si segnalano gli avanzamenti del Tyrrhenian Link, sia nel ‘Ramo Est’, fra Campania e Sicilia, sia nel ‘Ramo Ovest’, fra Sicilia e Sardegna, e quelli per l’Adriatic Link, l’elettrodotto sottomarino che unirà Abruzzo e Marche e che, a gennaio 2024, ha ottenuto il decreto autorizzativo del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. A questi si sono aggiunti gli interventi per incrementare la sicurezza e l’efficienza della rete elettrica in alta e altissima tensione nelle aree interessate dai Giochi Olimpici e Paralimpici “Milano-Cortina 2026”, le attività realizzative dei collegamenti ‘Colunga-Calenzano’ (fra Emilia-Romagna e Toscana), ‘Cassano-Chiari’ (in Lombardia) e quelle per accrescere la capacità di scambio fra le diverse zone del mercato elettrico in Sicilia. A tali interventi si affianca il proseguimento del piano di installazione di apparecchiature quali reattori, compensatori sincroni e resistori stabilizzanti a beneficio della sicurezza della rete.

I dipendenti del Gruppo, a fine marzo 2024, sono pari a 5.984, in crescita di 57 unità rispetto al 31 dicembre 2023, principalmente per la copertura dei fabbisogni necessari alla realizzazione dello sfidante target di investimenti previsto nel Piano Industriale 2024-2028, oltre che per il rafforzamento delle competenze distintive del Gruppo.














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