L’Italia diventerà un hub chiave per l’equilibrio energetico del Mediterraneo. Parola di Donnarumma (Terna)

Un investimento da 850 milioni per un ponte energetico sottomarino da 600 MW fra Italia e Algeria

L’Amministratore Delegato di Terna Stefano Donnarumma

«Vedo l’Italia come un grande hub, potenzialmente molto importante per l’assetto energetico e l’equilibrio energetico del sud Europa e del bacino mediterraneo e credo che anche il nostro governo sia orientato assolutamente in questa direzione e Terna farà la sua parte». Ad affermarlo nel corso della conferenza di presentazione del piano decennale del gestore della rete elettrica nazionale Terna, è l’ad Stefano Donnarumma.

«Sono molto convinto che l’Italia sia destinata, con la sua grande rete, la più grande in Europa e una delle più performanti al mondo, a ritagliarsi questo ruolo. Il nostro posizionamento a poche centinaia di chilometri dalle coste dell’Africa, con il cavo dalla Tunisia, apre uno scenario internazionale mai immaginato prima, tanto che questo progetto in quota parte è finanziato dall’Ue».







Il progetto a cui Donnarumma fa riferimento è l’interconnessione tra Italia e Tunisia, per cui a dicembre 2022 il Ministero dell’Ambiente ha avviato il procedimento autorizzativo. Un ponte energetico sottomarino da 600 MW per il quale è previsto un investimento, da parte di Terna e di Steg, l’operatore elettrico tunisino, di circa 850 milioni di euro complessivi. Di questi, 307 milioni di euro saranno finanziati mediante Connecting Europe Facility, il fondo Ue destinato allo sviluppo di progetti chiave che mirano al potenziamento delle infrastrutture energetiche comunitarie.

«L’Algeria può essere collegata tecnicamente all’Italia, così come può esserlo l’Egitto attraverso un elettrodotto molto lungo, sicuramente complesso ma che è stato già ipotizzato per la Grecia e noi siamo già connessi con la Grecia che raddoppierà nei prossimi anni», sottolinea Donnarumma. Nel secondo semestre del 2023 Terna avvierà la consultazione pubblica per il nuovo cavo sottomarino con la Grecia, 200 km di lunghezza e 500 MW, che raddoppierà la capacità di scambio tra i due Paesi. Per l’opera Terna investirà 750 milioni di euro.

Queste interconnessioni, insieme agli elettrodotti tra Italia-Francia, Italia-Svizzera e Italia-Austria, consentiranno al nostro Paese, in virtù della sua posizione geografica strategica, di rafforzare il suo ruolo di hub energetico dell’Europa e dell’area mediterranea, diventando protagonista a livello internazionale.














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