Terna: 16,5 miliardi per la doppia transizione, digitale ed ecologica

Le opere più importanti, tutte già autorizzate, sono Tyrrhenian Link, Adriatic Link, il Sa.Co.I.3 fra Corsica-Sardegna-terraferma italiana, e il ponte invisibile Elmed, che unirà Italia e Tunisia

e opere più importanti previste dal Piano Industriale sono Tyrrhenian Link, Adriatic Link, il Sa.Co.I.3 fra Corsica-Sardegna-terraferma italiana, e il ponte invisibile Elmed

L’investimento in digitalizzazione previsto dal Piano Industriale di Terna al 2028 è salito del 60% rispetto agli incrementi già previsti nell’aggiornamento 2022: da 1,2 miliardi, il gestore della rete è passato a 2 miliardi di euro. Del resto la nuova parola d’ordine del piano è Twin Transition, per esprimere il collegamento sempre più stretto fra le due transizioni, energetica e digitale. In realtà il grosso degli  investimenti, saliti in totale a 16,5 miliardi di euro (+65%), riguardano il potenziamento della rete a cui andranno 10,8 miliardi di euro.

Le opere più importanti, tutte già autorizzate, sono Tyrrhenian Link, Adriatic Link, il Sa.Co.I.3 fra Corsica-Sardegna-terraferma italiana, e il ponte invisibile Elmed, che unirà Italia e Tunisia favorendo l’ottimizzazione delle risorse tra Europa e Nord Africa.







Ma proprio nel processo di potenziamento della rete hanno un ruolo sempre più rilevante le tecnologie, a fronte dello sfidante passaggio alle rinnovabili, che rendono il sistema più complesso e meno prevedibile. Ma anche a manutenzione (in chiave predittiva, per potenziare la resilienza a fronte di eventi metereologici), gestione smart. Con una costante attenzione alla cybersecurity, perché «la sfida della transizione deve garantire il più alto livello di sicurezza» delle reti, ha sottolineato nel corso della presentazione del piano alla comunità finanziaria il ceo, Giuseppina di Foggia. E aspetti che invece riguardano l’organizzazione interna.

Più nel dettaglio:

  • intelligenza artificiale: servirà a potenziare la capacità di trasmissione.
  • digital twin e Iot, in ottica di manutenzione predittiva.
  • robotica.
  • software a supporto della pianificazione (BIM, building information modelling).

Quindi, il digitale supporterà l’ingegneria di rete, il dispacciamento, l’asset management. E anche la gestione delle risorse umane, i modelli di lavoro, l’efficacia dei processi decisionali.

Su questo fronte, il piano prevede di proseguire sulla strada della formazione e della talent attraction con l’obiettivo di poter contare su figure professionali adatte a gestire l’evoluzione del sistema elettrico.

Ricordiamo che Terna insieme al piano industriale ha presentato il bilancio 2023, chiuso con una crescita del fatturato a 3,1 miliardi di euro, +7,5%, l’Ebitda (Margine Operativo Lordo) del 2023 si è attestato a 2mila 168,6 milioni di euro, +5,3%, l’utile netto è pari a 885,4 milioni di euro, +3,3%. Gli investimenti 2023 hanno raggiunto i 2mila 290 milioni di euro, in forte crescita (+30,4%) rispetto ai 1.756,8 milioni di euro del 2022. In base al Piano industriale, nel 2024 passeranno a 2,6 miliardi di euro.














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