Survey Lenovo su tecnologia: per il 58% del campione crea migliori opportunità di carriera

Lo studio condotto dalla multinazionale cinese ha studiato gli effetti delle new technologies nel mondo del lavoro. Per la metà degli intervistati i dispositivi smart fanno risparmiare 30 minuti al giorno grazie alla rapidità con cui consentono di svolgere certe attività

Quali sono gli effetti dell’intellgenza artificiale e della digitalizzazione sul mondo del lavoro? Qual è l’impatto delle nuove tecnologie sugli ambienti lavorativi e sulla carriera? Queste sono alcune delle domande a cui lo studio di Lenovo, condotto su un campione di oltre 15.000 persone in diversi Paesi del mondo, ha cercato di dare una risposta.

Più della metà (58%) del campione è convinto che la tecnologia stia già aiutando a creare ambienti di lavoro più diversificati, inclusivi e aperti a diversi tipi di persone, mentre solo l’8% si trova in disaccordo. La metà degli intervistati (51%) teme che le nuove tecnologie possano “eliminare i loro posti di lavoro”, e vi è altrettanto ottimismo attorno alle potenzialità dell’automazione. Il 52% delle persone intervenute crede – ed è felice – che l’automazione si farà carico degli aspetti più tediosi del loro lavoro, inclusi gli adempimenti burocratici (45%), timesheet e fatture (39%), pulire e organizzare (37%) e prendere appunti (36%).







«È legittimo nutrire preoccupazioni sull’impatto delle tecnologie sui lavoratori, ma è altrettanto facile non tenere conto delle molte, incredibili cose che i nostri dispositivi fanno per rendere più facile e appagante il nostro lavoro – commenta Bob O’Donnell, Presidente e Chief Analyst di TECHnalysis Research – I vantaggi offerti dai dispositivi tecnologici, dalla possibilità di conversare faccia a faccia con i colleghi in ogni parte del mondo, alla semplificazione e automazione degli incarichi più tediosi, hanno un impatto più profondo che mai sul nostro modo di lavorare. In futuro renderanno i nostri ambienti di lavoro ancora più interessanti e produttivi».

Si respira comunque un clima positivo nei confronti delle nuove tecnologie, con oltre la metà del campione (58%) convinto che aiutino le persone a trovare posti di lavoro qualificati, con picchi del 75% in Cina, 73% in India e 72% in Messico.

Analogamente, il 56% del campione crede fortemente nel fatto che la tecnologia faciliti i loro avanzamenti di carriera. Questo è risultato particolarmente vero fra i lavoratori in India (85%), Messico (74%) e Brasile (72%). La metà esatta degli intervistati ritiene che gli smart device consentano loro di risparmiare almeno 30 minuti al giorno grazie alla maggiore rapidità ed efficienza con cui consentono di svolgere certe attività. Per quanto riguarda la responsabilità sociale d’impresa, vi è la convinzione che le aziende di tecnologia debbano contribuire al bene comune, con un 30% che afferma che il loro ruolo primario debba essere di rafforzare le economie e creare nuovi posti di lavoro.

«La nuova generazione di lavoratori, che si aspetta metodi di lavoro più flessibili, è cresciuta con dispositivi tecnologici “always-on” e ne sta promuovendo una rapida adozione negli ambienti di lavoro, sfumando di fatto la linea di demarcazione fra tecnologie consumer e aziendali e utilizzando i dispositivi per facilitare un’efficace integrazione fra lavoro e tempo libero – conclude Dilip Bhatia, Vice President, User and Customer Experience di Lenovo – La ricerca di Lenovo mostra un diffuso ottimismo per il potenziale ancora inespresso delle tecnologie intelligenti nel rispondere alle esigenze future della forza lavoro – dagli smart office ai dispositivi di produttività ultraportatili, fino agli strumenti di videoconferenza. Crediamo che la visione di Lenovo di arricchire e migliorare le vite delle persone attraverso le tecnologie intelligenti – espressa dal nostro claim “Smarter Technology for All” – rappresenti un passo nella direzione giusta per incontrare le esigenze della forza lavoro di domani».














Articolo precedenteSurvey Fimaa-Nomisma: sempre più aziende si avvalgono del mediatore creditizio
Articolo successivoAsse Eni-Ministero dell’ambiente per sviluppo green di Gela






LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui