Da Stratasys la stampante 3D con tecnologia Fdm per la produzione di pezzi di grandi dimensioni

di Chiara Volontè ♦︎ Avvalendosi della modellazione a deposizione fusa, la 3D printer F770 semplifica la post-lavorazione, mentre il software GrabCad Print ottimizza il flusso di lavoro

La nuova Stratasys F770 installata presso Sub-Zero Group, un produttore di elettrodomestici di gamma alta, per la stampa 3D di parti di grandi dimensioni

«Stiamo entrando rapidamente nell’era della Fabbricazione Additiva 2.0, nella quale vedremo i protagonisti della produzione globale andare oltre la prototipazione per sfruttare appieno tutta la flessibilità che la stampa 3D apporta all’intera catena del valore della produzione. Le interruzioni delle catene di approvvigionamento globali a cui stiamo assistendo oggi, sia dal punto di vista della domanda che dell’offerta, dimostrano chiaramente che in questo momento qualcosa non sta funzionando. La fabbricazione additiva dà alle aziende la flessibilità totale di decidere quando, dove e come produrre parti. Da qui il nostro impegno ad essere un fornitore completo di soluzioni di stampa di polimeri in 3D per la nostra base di clienti a livello mondiale».

Presenta così Yoav Zeif, ceo di Stratasys, la stampante F770, che si fonda sulla tecnologia Fdm di livello industriale. Ideale per parti di grandi dimensioni, questa nuovissima stampante 3D dispone della camera di costruzione totalmente riscaldata più lunga sul mercato e di un generoso volume di costruzione di oltre 13 piedi cubi.







Con un costo inferiore ai 100.000 dollari, il nuovo sistema è progettato per la prototipazione, per la produzione di maschere e staffaggi, come pure per applicazioni di attrezzaggi che richiedono l’impiego di termoplastiche standard. Il materiale di supporto solubile semplifica la post-lavorazione, mentre il software GrabCad Print ottimizza il flusso di lavoro e la connettività aziendale è assicurata dallo standard MTConnect e dall’Sdk GrabCad.

Sub-Zero Group Inc., produttore di elettrodomestici di fascia alta con sede a Madison (Wisconsin), è stato un cliente beta per la F770. Secondo Doug Steindl, supervisore del laboratorio di sviluppo aziendale, consente di fabbricare internamente parti di maggiori dimensioni ottenendo un risparmio sui costi che va dal 30 al 40%. «La velocità di commercializzazione è tutto – ha detto – Il nostro laboratorio di stampa 3D si trova ad affrontare la costruzione di nuovi prodotti ogni sei settimane. Quanto più velocemente riusciamo a far girare le cose, tanto meglio. E il modo più rapido di farlo è cercare di produrre internamente il più possibile. La F770 è in grado di soddisfare questa esigenza».

L’anno scorso, Stratasys ha realizzato più del 25% dei suoi profitti da applicazioni legate alla produzione. In futuro, con un portafoglio completo e integrato di soluzioni hardware, software, materiali e servizi per la stampa 3D, la multinazionale prevede che il suo fatturato di produzione supererà gli altri segmenti, con un tasso annuo di crescita superiore al 20% a partire dal 2022.














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