500e, la riscossa di Stellantis! Ma certe scelte strategiche vanno ridefinite. Parla il sindacato

di Marco de' Francesco ♦︎ L’auto ha rappresentato il 70% delle vendite di Mirafiori. Ma Melfi e Pomigliano stanno subendo pesante il chip shortage. Negli ultimi cinque anni la riduzione occupazionale è stata pari a 1.174 lavoratori, con perdite del 35% della produzione complessiva. Il documento di Fim Cisl

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Anche se Stellantis ha chiuso il 2021 con risultati molto brillanti e sta per annunciare piani di sviluppo ambiziosi che dovrebbero portare a risultati ancora più brillanti, non proprio tutto fila liscio come sarebbe auspicabile. E il sindacato, è preoccupato per una serie di problemi produttivi e occupazionali, che Fim Cisl ha evidenziato in un recente report. Contestualmente alla pubblicazione dello studio, il responsabile nazionale per l’automotive di questa siglia sindacale, Ferdinando Uliano, ha chiesto al Mise la convocazione urgente di un tavolo dedicato. «Siamo alla vigilia della presentazione del primo piano industriale del gruppo (prevista per i primi di marzo), non possiamo andare a questo appuntamento in una situazione di indeterminatezza su scelte strategiche per il gruppo e per il settore dell’automotive» – afferma Uliano.

Nel report vengono evidenziati, per esempio, i problemi relativi alla produzione. Nel 2021 lo shortage dei semiconduttori ha colpito duro, tanto che – a fronte di una crescita del 14,2% nei primi nove mesi (rispetto allo stesso periodo del 2020) – a fine dell’anno, a causa dei tanti fermi di attività, la partita si è chiusa in terreno negativo: – 6,1%. Nel 2021 sono state realizzate, tra autovetture e furgoni commerciali, 673.574 unità contro le 717.636 del 2020. Dato ancor più significativo se si considera che il 2020 era stato considerato l’annus horribilis per le case automobilistiche, Stellantis compresa. Perdite di volumi a doppia cifra si sono registrate a Cassino, a Melfi e a Pomigliano. Tutto questo secondo un recente report di Fim Cisl. Ci sono tuttavia note positive: crescono i volumi della 500 elettrica, e di conseguenza la produzione di Mirafiori; ma anche quelli della supersportiva MC20 (Modena) e quelle della Jeep Compass (Melfi). Risultati positivi sono attesi dalla ristrutturazione del polo di Torino, con la traslazione delle attività di Maserati da Grugliasco a Mirafiori e dall’elettrificazione di alcuni modelli del Tridente; ma anche, da 2024, dalle nuove produzioni green di Melfi.







Quanto all’occupazione, negli stabilimenti di Cento, Pratola Serra e Termoli si è passati dai 5.283 occupati diretti del 2020 ai 4.866 del 2020 (-7,9%); in quelli di Mirafiori e Verrone da 1.702 a 1.518 (- 10,8%). «Negli ultimi cinque anni la riduzione occupazionale è stata pari a 1.174 lavoratori. Gli stessi obiettivi annunciati da Stellantis entro il 2030, 70% di elettrico nelle produzioni per Europa e 40% per gli Usa evidenziano la necessità e l’urgenza di individuare garanzie per le prospettive future di oltre 7mila lavoratori in Italia del gruppo che operano sui motori tradizionali, numero che si raddoppia se consideriamo anche l’indotto» – ha continuato Uliano.

 

Un anno difficile a causa dello shortage di microchip

Ferdinando Uliano, segretario nazionale Fim-Cisl

Nello specifico la produzione di autovetture, pari a 408.526 unità, segna un – 11,3%, mentre quello relativo ai veicoli commerciali mostra un leggerissimo aumento del 3,1%. Va sottolineato che è dal 2017 che i dati di produzione sono in flessione: nell’arco di quattro anni si è perso il 35% della produzione complessiva: da 1.035.454 a 673.475 unità; quanto alle autovetture, il calo è del 45%: da 743.454 alla cifra già segnalata.

 

La riscossa del polo produttivo di Torino, grazie alla 500e

La 500 elettrica, però, è anche, in un certo senso, la “macchina della salvezza” o “della riscossa” – se si tiene conto del momento. La situazione è del tutto diversa. Se nel 2020 erano state prodotte 36.702 unità, nel 2021 si è giunti a quota 77.267, che rappresenta un incremento del 110%. È dovuto essenzialmente alla 500e di Mirafiori, delle quali sono state vendute nel 2021 53.819 unità. Il 70% delle vendite (corrispondenti ai valori di fabbricazione: la macchina si produce on demand) del polo torinese. Solo il 30% è rappresentato dalle produzioni di Maserati Levante, Ghibli e Quattroporte, che hanno totalizzato 23.448 unità. Realizzate a Grugliasco, stabilimento che, come vedremo, è oggetto di radicale razionalizzazione: resterà solo la lastratura. La produzione è destinata ad essere effettuata a Mirafiori, con una nuova piattaforma per i modelli green della Maserati.

 

Lo stabilimento Maserati di Modena

Linea di montaggio MC20 presso Sede Maserati

I volumi di vendita della nuova Maserati supersportiva MC20 sono in crescita. Nel 2021 hanno raggiunto quota 600 unità, saturando la capacità produttiva del plant. L’aspettativa di Stellantis per Modena, anche in vista di un consistente portafoglio ordini, è di crescere sia nei volumi che nell’occupazione.

 

Perdite a Cassino

A Cassino, invece, si è registrata una perdita consistente di volumi: – 18% rispetto al 2020. La produzione si è attestata a 43.753 unità ed è per due terzi rappresentata da Suv Stelvio con 28.705 unità. Se prendiamo a riferimento il periodo pre-covid, la perdita s’incrementa ulteriormente raggiungendo -26%. E qui la crisi dei semiconduttori c’entra fino ad un certo punto: è dal 2017 che continua la flessione negativa sui volumi, con una perdita di produzione di oltre 91mila unità (-68%). Nel corso del 2021 si è ricorso continuamente agli ammortizzatori sociali per mettere in sicurezza l’occupazione, che nel corso dell’ultimo anno e mezzo si è ridotta di oltre mille lavoratori, passando da circa 4300 a 3.289. La speranza è che con il lancio del Suv Maserati Grecale, la cui fabbricazione dovrebbe iniziare nel secondo semestre dell’anno in corso, si inverta la tendenza negativa.

 

Il crollo più severo a Melfi

Comau_FCA-Melfi
Assemblaggio Comau nello stabilimento di Melfi

A Melfi il calo dei volumi ha raggiunto quota – 28,8%, con – 66.202 unità. Nello specifico, la produzione della Jeep Compass, partita a maggio 2020, ha raggiunto le 44.224 unità (+47%) grazie al primo anno completo di produzione. Mentre i due piccoli suv, la Jeep Renegade e la Fiat 500x, si attestano a 119.422 con una riduzione di 80.478 unità pari a – 40%. Complessivamente, dal 2015 si son perse oltre la metà delle vetture prodotte (-58%) passando dalle 390mila alle 163.646 di quest’anno. Melfi ha una capacità produttiva intorno alle 400mila unità, ma attualmente la situazione per i semiconduttori è talmente grave che le ripercussioni sulla produzione sono molto pesanti. La riscossa è prevista per il 2024, quando nello stabilimento sarà operativa la piattaforma per l’elettrico Bev Stla Medium, grazie alla quale verranno sviluppati quattro nuove vetture completamente elettriche e multibrand, che affiancheranno le attuali produzioni.

 

Pomigliano in calo confida nel Tonale

Alfa Romeo Tonale

Anche a Pomigliano il 2021 è un anno da dimenticare: la produzione ha raggiunto quota 123mila unità, contro le 140,478 dell’anno precedente. Un calo del 12%. Ma la perdita di volumi è più ampia (- 38%) se consideriamo il periodo pre-covid, quando le unità prodotte erano 198.647. Ad oggi lo stabilimento di Pomigliano occupa 4.281 lavoratori, circa 200 in meno a seguito delle uscite volontarie. Mediamente sono circa 900 le persone che hanno utilizzato prima la Cig e ora da dicembre il Cds. Anche a Pogliano i semiconduttori colpiscono più del Covid sulle produzioni della Panda. Stellantis ha confermato che la partenza della produzione del nuovo Alfa Romeo Suv Tonale avverrà da marzo 2022 e la vendita sul mercato a giugno.

 

Atessa è in terreno positivo

L’obiettivo dei 300mila veicoli commerciali prodotti non è stato raggiunto, ma ne sono stati realizzati 265.048 unità, con un incremento positivo rispetto al 2020 del + 3,1%. In realtà il target era alla portata di Atessa, ma le giornate di fermo per lo shortage di semiconduttori ne hanno impedito il conseguimento.

 

(Ripubblicazione dell’articolo pubblicato il 28 febbraio 2022)














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