Space economy: Asi affida lo studio di fattibilità per PRISMA a Thales Alenia Space con Leonardo, Telespazio, e-Geos e Sitael

Le imprese al lavoro per realizzare un sensore iperspettrale in grado analizzare minerali, gas, vegetali, liquidi e altri materiali artificiali e naturali.. Il sistema si occuperà di valutare foreste a rischio incendio, terreni in via di desertificazione, campi agricoli debilitati, discariche abusive, edifici in amianto, ma anche campi minati, strutture occultate e attività sospette

Mappa dello stato di salute delle foreste australiane generata da Leonardo con i dati del satellite PRISMA

L’Agenzia spaziale italiana, Asi, ha affidato a Thales Alenia Space con LeonardoTelespazioe-Geos Sitael lo studio di fattibilità per  PRISMA Second Generation, la missione iperspettrale per l’osservazione della terra.

Scopo di PRISMA Second Generation è quello di assicurare la continuità del lavoro svolto dal suo precursore attualmente in orbita che, da circa 615 km dalla Terra, raccoglie dati e informazioni sullo stato della salute del nostro pianeta. Il sensore terrà sotto controllo Foreste a rischio incendio, terreni in via di desertificazione, campi agricoli debilitati, discariche abusive, edifici in amianto, ma anche campi minati, strutture occultate e attività sospette.







La tecnologia iperspettrale permette di vedere cose che l’occhio umano non riesce e a riconoscere: non solo la forma degli oggetti, ma anche la loro composizione chimica e fisica. Ogni materiale infatti ha una propria “firma spettrale”, come fosse un’impronta digitale: presenta una combinazione assolutamente unica di colori, dette bande spettrali, caratterizzati ciascuno da una precisa intensità.  Un’immagine del sensore iperspettrale di PRISMA di Leonardo è infatti composta da 240 immagini, una per ogni banda spettrale visibile.

Analisi delle acque del lago Trasimeno realizzata da Leonardo con i dati del satellite PRISMA

PRISMA Second Generation avrà uno strumento iperspettrale ancora più potente: sarà infatti incrementata la risoluzione a terra delle immagini rispetto a quella attualmente possibile. Questa capacità aumenterà i benefici che derivano dai dati raccolti: ad esempio, si potrà notare uno sversamento in mare prima che diventi troppo ampio, ma anche l’agricoltura di precisione potrà fare uso di dati ancora più accurati.

Secondo Enrico Suetta, responsabile ricerca e sviluppo optronica e spazio di Leonardo,  lo strumento è in grado di «analizzare praticamente tutto: minerali, gas, vegetali, liquidi, materiali artificiali e naturali».

Altre novità che caratterizzeranno il payload iperspettrale della seconda generazione saranno le capacità di generare immagini in 3D e in modalità “mosaico”. Queste due nuove funzioni, pioniere per la tecnologia iperspettrale, incrementeranno qualità e quantità dei dati raccolti. Le immagini 3D, composte da “scatti” della stessa area catturati da più angolazioni, permetteranno infatti di avere una visione a 360 gradi dell’area di interesse. Le immagini “mosaico”, invece, offriranno l’opportunità di catturare più dettagli di una zona ampia in un unico sorvolo del satellite. La nuova missione sarà in grado di inviare a terra circa 3 terabytes di immagini iperspettrali al giorno, di fatto più di 10 volte la capacità del suo predecessore.

Leonardo, forte delle sue competenze nello sviluppo di sensori elettro-ottici e iperspettrali, sarà responsabile del nuovo payload iperspettrale di PRISMA Second Generation.

Thales Alenia Space Italia sarà responsabile del design deli sistema end-to-end e del nuovo satellite.

Telespazio si occuperà delle attività per la definizione del segmento di terra del programma PRISMA Second Generation, in particolare dei requisiti e dell’architettura di sistema.

e-Geos, società di Telespazio (80%) e ASI (20%), sarà responsabile dell’analisi degli scenari di mercato in cui PRISMA Second Generation si troverà ad operare e supporterà Leonardo nella definizione dei requisiti degli utenti.














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