È la sostenibilità del packaging a guidare le scelte di acquisto in Italia. L’analisi di Nomisma

L'indagine è stata mostrata al Cibus, il 22° Salone Internazionale dell’alimentazione. Alla tavola rotonda hanno partecipato anche Cristina Giglio (Tetra Pak), Ambrogio Invernizzi (Inalpi), Cinzia Linguerri (Conad)

Nomisma è una società di consulenza fondata nel 1981 a Bologna da un gruppo di economisti

Nonostante negli ultimi mesi l’inflazione abbia rallentato la sua morsa, gli italiani continuano a rivedere i propri comportamenti di spesa all’insegna della cautela, tanto che l’88% di essi ha messo in atto strategie di risparmio per far fronte all’aumento dei prezzi di cibo e bevande, cercando in primis di eliminare il superfluo e acquistando prodotti principalmente in promozione. L’attenzione verso il contenimento degli sprechi e, al tempo stesso, delle tematiche legate alla salute e alla sostenibilità stanno diventando un driver importante per il consumatore e questo si riflette anche sul carrello alimentare che nel 2024 diventa sempre di più sobrio, salutare e sostenibile. Questo è quello che emerge dal nuovo aggiornamento dell’Osservatorio Packaging del Largo Consumo curato da Nomisma presentato nella cornice di Cibus, il 22° Salone Internazionale dell’alimentazione.

Al centro del focus la presentazione dei risultati dell’indagine sui comportamenti di consumo degli italiani, sempre più attenti ai temi della salute, della nutrizione e della sostenibilità, con una particolare affondo sul ruolo svolto dal packaging in questa partita. Nello specifico, per il 46% dei connazionali sono la corretta alimentazione e il giusto stile alimentare a incidere in maniera positiva o negativa sul proprio stato di salute fisica e mentale. Per 1 italiano su 2 il motivo principale che spinge a seguire un’alimentazione sana, salutare ed equilibrata è il sentirsi bene con sé stessi, mentre per il 42% dei rispondenti è legato alla prevenzione di malattie o disturbi di salute, o al mantenersi in forma (41%).







Per il 62% la sostenibilità è difatti un elemento fondamentale da valutare nelle scelte di acquisto.

La domanda di prodotti alimentari free from è in costante crescita in Italia

A conferma di tali trend, in Italia la domanda di prodotti alimentari free from è in costante crescita (tasso medio annuo del +5% a valore), trainata dai prodotti sugar free e con pochi zuccheri. Inoltre, gli italiani sono sempre più interessati anche ai prodotti rich-in dove su tutti primeggiano gli alimenti e le bevande arricchite da proteine (+20% in valore e +8% in volumi la variazione a giugno 2023 rispetto all’anno precedente).

«Gli italiani sono sempre più attenti anche alla sostenibilità, che resta al centro delle loro azioni quotidiane: per il 62% la sostenibilità è difatti un elemento fondamentale da valutare nelle scelte di acquisto, mentre per quasi 1 consumatore su 3 incide direttamente sui comportamenti di spesa. In tale scenario il packaging gioca senz’altro un ruolo da protagonista: per 2 italiani su 3 la confezione ha infatti un ruolo decisivo nelle scelte d’acquisto di cibi e bevande, mentre per 1 su 2 rappresenta un aspetto cruciale per contribuire a rendere un prodotto alimentare più rispettoso per l’ambiente. Non a caso le caratteristiche più ricercate dagli italiani che vogliono un packaging sostenibile sono: no over-pack, interamente riciclabile e biodegradabile» commenta Emanuele Di Faustino, responsabile industria, retail & servizi di Nomisma.

Quali sono le caratteristiche di sostenibilità che le famiglie ricercano maggiormente quando vogliono acquistare un prodotto con un packaging sostenibile? A guidare la classifica vi è l’assenza di un eccesso di imballaggio (considerata prioritaria per il 45% dei consumatori), seguita dal fatto che la confezione sia interamente riciclabile (43%), oppure compostabile/biodegradabile (38%), o realizzata con materiale riciclato (35%) o plastic-free (29%). Forte attenzione si denota anche per le confezioni più volte riutilizzabili, o prodotte con un uso responsabile delle risorse.

Negli alimenti vegani e vegetariani i consumatori cercano la presenza di certificazioni che attestino l’origine 100% vegetale degli ingredienti

Il packaging riveste un ruolo importante anche negli healthy food, ossia quei prodotti alimentari e bevande a cui il consumatore riconosce effetti benefici per la salute e il benessere fisico e mentale della persona. Negli alimenti vegani e vegetariani le caratteristiche del packaging capaci di catturare l’attenzione dei consumatori riguardano in primis la presenza di certificazioni che attestino l’origine 100% vegetale degli ingredienti (54%), seguita dalla sostenibilità ambientale della confezione (51%), dalle informazioni nutrizionali (44%), presenza di immagini che richiamano il mondo veg (32%), materiali del packaging (32%).

Nei prodotti free from, invece, ad influenzare maggiormente il consumatore sono le informazioni nutrizionali (53%), la presenza in etichetta dell’indicazione “assenza di” (52%), la sostenibilità ambientale della confezione (40%), presenza di certificazioni che attestino l’assenza di specifici prodotti (33%), enfasi sull’indicazione 0% di (28%), materiale del packaging (20%). Le informazioni nutrizionali sono una caratteristica attrattiva anche per il 52% dei consumatori interessati ai cibi rich in e con effetti benefici, seguite dalla presenza in etichetta dell’indicazione “prodotto arricchito di” (42%), e dalla sostenibilità ambientale della confezione. Nel caso degli alimenti iperproteici e sostitutivi del pasto, maggiore importanza viene data alle informazioni nutrizionali (52%), seguita dalla sostenibilità ambientale della confezione (35%) e indicazioni su gusto e sapore (33%).

«Dalla ricerca realizzata da Nomisma emerge anche che le caratteristiche maggiormente ricercate dagli italiani quando acquistano un prodotto alimentare con effetti benefici per la salute e il benessere sono principalmente due: la presenza, in valore assoluto o forma maggiore, di uno specifico ingrediente (ad esempio proprietà antiossidanti, fibre, minerali e vitamine) – segnalata dal 42% dei consumatori – e all’opposto, l’assenza o il minor contenuto di un particolare ingrediente (in primis di zuccheri, additivi e conservanti), indicata invece dal 37% degli italiani. Al contempo, da segnalare come gli alimenti e bevande rich-in e free from siano sempre più presenti nel carrello degli italiani, soprattutto fra alcuni target di consumatori che si caratterizzano per una maggior propensione all’acquisto di tali prodotti, ossia donne e under 45» – conclude Di Faustino.

Dopo la presentazione dei risultati della ricerca di Nomisma, l’evento – moderato da Armando Garosci, direttore di Largo Consumo, media partner dell’iniziativa è proseguito con una tavola rotonda alla quale hanno preso parte alcuni dei più importanti esponenti della filiera agroalimentare nazionale, Cristina Giglio, marketing director South Europe Tetra Pak, Ambrogio Invernizzi, presidente Inalpi, Cinzia Linguerri, responsabile packaging Conad.

 














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