Sogefi torna all’utile

Ricavi per 682,5 milioni nel primo semestre del 2021. Il fatturato fa segnare un 9% rispetto allo stesso periodo del 2019

Sogefi

Dopo un 2020 disastroso, con perdite di quasi 29 milioni nei primi sei mesi dell’anno, Sogefi torna in utile. Nel primo semestre 2021 la produzione mondiale di automobili ha registrato una crescita del 29,2% rispetto al primo semestre 2020, +15,5% nel primo trimestre e +48,6% nel secondo trimestre, che nel 2020 aveva registrato un crollo senza precedenti della produzione per 2 effetto della pandemia da Covid-19. La ripresa ha interessato tutte le principali aree geografiche.

In Europa, Nafta e Asia, la produzione è aumentata di circa 30% (28%, 32% e 31,6% rispettivamente) e in Mercosur del 63,3%. In tutte le aree geografiche i volumi di produzione permangono significativamente inferiori a quelli precedenti la diffusione della pandemia, ad eccezione della Cina.







Infatti, rispetto al primo semestre 2019, la produzione mondiale del primo semestre 2021 si colloca al -12,6%, con l’Europa a -23,5%, NAFTA a -19,7%, Mercosur a -19,5% e la Cina a +1,6%. Nel corso del primo semestre 2021, il gruppo ha mantenuto tutte le disposizioni per la sicurezza sanitaria sul posto di lavoro volte a ridurre il rischio di contagio, che contemplano distanziamento fisico, utilizzo di sistemi di protezione individuale e misure per limitare la presenza del personale sul posto di lavoro, mediante il ricorso al lavoro agile. Il gruppo ha registrato una significativa ripresa dei ricavi, in crescita del +34,9% rispetto al primo semestre del 2020; rispetto al primo semestre del 2019, il fatturato si colloca a -9%, a fronte del -12,6% della produzione di automobili a livello mondiale. La ripresa del fatturato e gli interventi attuati per contrastare l’impatto della crisi hanno consentito di chiudere il semestre con un utile netto di 21,4 milioni di euro (a fronte della perdita di 28,8 milioni del primo semestre 2020), un free cash flow positivo per 33,1 milioni (negativo per 64,0 milioni nel primo semestre 2020) e un indebitamento netto ante Ifrs 16 di 261,4 milioni, in riduzione rispetto a dicembre 2020 (291,3 milioni).

Nel primo semestre 2021 i ricavi di Sogefi sono ammontati a 682,5 milioni, in crescita
rispetto al corrispondente periodo del 2020 del 34,9% a cambi storici e del 38,5% a cambi
costanti (+9,3% nel primo trimestre e +96% nel secondo); il fatturato è tuttavia ancora
inferiore del 9% rispetto al primo semestre 2019. l fatturato a cambi costanti è aumentato del 30,4% in Europa, del 40,3% in Nord America (+32,7% a cambi correnti) e del 36,3% in Cina, registrando sia in Nord America sia in Cina un andamento migliore di quello del mercato.

L’Ebitda è ammontato a 110,0 milioni, rispetto a 52,1 milioni nel primo semestre 2020 e 87,9 milioni nel primo semestre 2019; la redditività lorda è aumentata al 16,1% (rispetto all’11,7% del primo semestre del 2019 e al 10,3% dello stesso periodo del 2020). L’incremento della redditività deriva dall’aumento del margine di contribuzione al 31,3% (29,6% nel primo semestre 2019 e 30,2% nello stesso periodo del 2020), nonostante le tensioni di mercato in atto sulla disponibilità e i prezzi delle materie prime, e dalla riduzione dell’incidenza dei costi fissi sui ricavi al 16,4% (17,4% e 19,2% nel primo semestre 2019 e 2020).

Da notare che, rispetto al primo semestre del 2019, i costi fissi sono scesi del 14,2%. Hanno infine contribuito all’incremento dell’Ebitda l’effetto positivo dei tassi di cambio (pari a 1,3 milioni nel 2021 rispetto a -1,4 milioni nel primo semestre 2020) e la registrazione di proventi non operativi per 5,3 milioni. L’Ebit è ammontato a 48,9 milioni, a fronte di -12,0 milioni nello stesso periodo del 2020 e di 27,9 milioni nel primo semestre 2019. Gli oneri finanziari, pari a 10,6 milioni, sono in linea con quelli del corrispondente periodo del 2020 (10,4 milioni), gli oneri fiscali sono ammontati a 13,5 milioni, rispetto a proventi fiscali pari a 1,0 milioni nell’esercizio precedente, e il risultato netto delle attività operative cessate e possedute per la vendita è stato negativo per 3,3 milioni (-8,0 milioni nel primo semestre 2020). Tale ultimo risultato include anche la migliore stima della minusvalenza di cessione della controllata argentina della divisione filtrazione classificata al 30 giugno 2021 come “Attività posseduta per la vendita” in quanto, alla luce di negoziazioni in corso, si ritiene altamente probabile il completamento della vendita entro un anno. Il Gruppo ha registrato un utile di 21,4 milioni a fronte di una perdita di 28,8 milioni nel primo semestre 2020 e di un utile di 6,9 milioni nel primo semestre 2019.














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