Smart mobility: l’innovazione per una città più vivibile

Parcheggi connessi, scooter elettrici e nuovi motori diesel. Bosch presenta una serie di soluzioni per garantire la funzionalità e l’economicità dell’ecosistema del traffico urbano a vantaggio di chi ci vive e lavora

E’ un ancora ricordo recente, spazzato via dalle nevicate dell’ultimo mese dell’ anno, l’emergenza ambientale vissuta dalle metropoli della pianura Padana, schiacciate sotto una cappa di polveri sottili, con il loro corollario di malattie dannose per la salute degli uomini, piante e animali, e con la messa in crisi funzionale degli agglomerati urbani: il divieto d’ accesso ai centri delle città con l’etichettatura delle auto per indicare i livelli di inquinamento dei motori.

Le innovazioni e le potenziali soluzioni che possono aiutare a migliorare la qualità dell’aria delle città già nel breve e medio periodo comprendono non solo motori a combustione all’avanguardia, ma anche soluzioni ibride, elettromobilità e connettività che vanno oltre gli interventi sui singoli veicoli. Per ottenere un miglioramento duraturo della qualità dell’aria si rende necessario considerare parallelamente tutti questi aspetti tenendo presente non solo il riscaldamento globale e l’inquinamento dell’aria in senso stretto, ma anche le potenziali conseguenze di questi interventi sull’ ecosistema economico e sociale. In quest’ottica, Bosch ha presentato alcuni prodotti che possono contribuire a migliorare da subito il quadro d’insieme, e nel lungo periodo orientare anche le abitudini di mobilità verso una prospettiva smart, eco ed economy compatibile.







 

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Lo scooter Coup

Scooter: parola d’ordine condivisione

Si chiama Coup, ed è un servizio di scooter sharing elettrico. Dopo aver fatto il suo debutto a Berlino, ora è stato lanciato anche a Parigi. Con Coup Bosch ha messo in strada finora 1.600 scooter elettrici ( raggiungono una velocità max di 45 km/h) che possono essere guidati da chiunque abbia compiuto 21 anni e sia in possesso di una patente B internazionale o Europea. Una app collegata consente agli utenti di localizzare, prenotare e pagare lo scooter elettrico più vicino e di utilizzarlo senza bisogno di chiavi. I motociclisti non devono preoccuparsi di niente, in quanto sotto la sella sono presenti un casco e due batterie sempre cariche. Dopo l’utilizzo lo scooter viene parcheggiato in aree espressamente destinate all’interno del perimetro di operatività del servizio.

 

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Una volta a destinazione sorge il problema del parcheggio

La strada più breve con il parcheggio assicurato alla fine

Nello scorso mese di luglio Bosch ha lanciato, in fase sperimentale, un assistente alla mobilità che analizza i dati in tempo reale e consente di trovare la strada più veloce per attraversare una città. Questa app guida a destinazione in modo efficiente e al tempo stesso consente di regolare i volumi di traffico e di migliorare l’utilizzo dei vari mezzi di trasporto nelle città. Una volta però raggiunta la destinazione si presenta un altro problema: dove lasciare la macchina. La ricerca del parcheggio attualmente è la causa di un terzo del traffico urbano e quindi di una importante quota di emissioni. Anche qui la soluzione proposta da Bosch è la condivisione, si tratti del “community-based parking”, della gestione attiva delle aree di parcheggio o del sistema smart parking autonomo.

Il sistema di parcheggio Bosch basato sulla condivisione delle informazioni con la community degli utenti agevola la ricerca di uno spazio di parcheggio libero. I sensori a ultrasuoni del sistema di assistenza al parcheggio presenti ormai in moltissime auto consentono di individuare e misurare gli spazi tra i veicoli in sosta durante la marcia. I dati raccolti vengono trasferiti in tempo reale, attraverso il Cloud, a una mappa digitale dei parcheggi consentendo ai guidatori di individuare gli spazi liberi. Bosch sta testando questo servizio, insieme a Mercedes-Benz e ad altre Case costruttrici, in alcune città europee. Il sistema verrà successivamente ampliato in modo da consentire il pagamento del parcheggio tramite strumenti digitali.

In generale le funzioni delle auto “connesse” consentiranno di evitare quasi 400.000 tonnellate di emissioni di CO2, ovvero la quantità che un grande parco nazionale tedesco riesce a intercettare e immagazzinare in tre anni. Strategie come il “community-based parking” e la gestione attiva delle aree di parcheggio possono consentire di ridurre di circa 480 milioni il numero di chilometri percorsi in cerca di un parcheggio, mentre la guida altamente autonoma consente, inoltre, di risparmiare anche carburante.

I nuovi motori diesel

Da quest’anno verranno omologati per la prima volta i veicoli diesel conformi alla normativa Euro 6 sulle emissioni secondo i test di guida reali RDE. Al momento Bosch sta lavorando con le Case automobilistiche sue clienti a circa 300 progetti di sviluppo nell’ambito delle omologazioni RDE, con l’obiettivo di supportare le Case costruttrici nei loro sforzi per ridurre ulteriormente le emissioni di ossidi di azoto dei veicoli diesel. In questo ambito per il mercato europeo Bosch svilupperà esclusivamente motori dotati di filtro antiparticolato. Questi sistemi di filtraggio hanno consentito di ridurre significativamente le emissioni di particolato prodotte dai motori diesel, e ora permetteranno di raggiungere questo obiettivo anche per i motori a benzina.














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