Perché una impresa dovrebbe intraprendere un percorso di servitization e quali sono gli aspetti critici da considerare? Quali gli abilitatori necessari a mettere a disposizione dei clienti nuovi modelli di servizi a complemento della vendita della macchina? Quali buone pratiche possono essere adottate per avere una offerta digitale che sia di reale interesse per il cliente finale?
A queste, e a molte altre domande, darà una risposta il webinar gratuito “La Servitization in ambito Machinery” organizzato da Cefriel. Non è mai troppo presto per fare innovazione: è il momento per i produttori di macchine industriali di creare nuove linee di business e migliorare l’efficienza operativa. L’appuntamento è per il 12 giugno dalle ore 16,30 alle 17,30: i relatori saranno Nadia Scandelli (smart industry solutions unit manager, Cefriel) e Alessandro Corrente (industrial, automotive & consumer product market leader, Cefriel).
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In Italia, il settore dei produttori di macchinari e impianti industriali è ricco di realtà aziendali leader mondiali, il cui il valore distintivo spesso si trova nella personalizzazione e nell’innovazione tecnologica che sono in grado di offrire. Innovazione tecnologica che in questi ultimi anni si sta avvalendo sempre più del digitale (attraverso il ricorso a sensoristica, IoT, dati, cloud e altro), tanto che diverse aziende hanno utilizzato il digitale in modo strategico per progettare nuovi servizi digitali da offrire sul mercato che si aggiungono alla progettazione e realizzazione dell’impianto. Oltre che per la servitizzazione, alcune imprese hanno fatto ricorso al digitale per efficientare i processi interni, come ad esempio le attività di collaudo o del service.
I percorsi di servitizzazione rappresentano grandi opportunità ma sono iniziative ricche di insidie e ostacoli. Ad esempio, non è inusuale che questi percorsi portino allo sviluppo di servizi digitali che non interessano il cliente finale. Altro punto di attenzione, inoltre, si deve avere quando, nell’affrontare i percorsi di servitizzazione, internamente all’azienda si vada a coinvolgere solo un sottoinsieme della popolazione aziendale, andando a creare di fatto una organizzazione che viaggia a 2 velocità. Per questa ragione il 12 giugno si parlerà di come affrontare al meglio la trasformazione digitale, anche attraverso l’analisi di casi di successo.