Senec: solo 3 comunità energetiche rinnovabili su 100 hanno ricevuto incentivi statali. Urge decreto attuativo

Delle 100 Cer mappate da Legambiente fino a giugno 2022, soltanto 16 sono riuscite a completare l’iter di attivazione presso il Gse

Vito Zongoli, managing director di Senec Italia

Senec, azienda specializzata in sistemi intelligenti di accumulo e soluzioni per l’autosufficienza energetica, con il progetto Efficienza Facile punta a guidare privati e imprese sulla strada della sostenibilità e dell’indipendenza energetica grazie alle comunità energetiche rinnovabili. Con una quota di mercato per l’Italia pari al 14% nel 2021, l’azienda è tra gli attori principali nell’accelerare la transizione energetica oggi in atto e, attraverso il proprio portavoce, ha commentato quanto sta succedendo in questi giorni. Nonostante le varie consultazioni e promesse, l’Italia è ancora in attesa del decreto attuativo che permetta finalmente di sbloccare le comunità energetiche rinnovabili, sia quelle già formate ma in attesa del via libera, sia quelle che aspettano norme certe prima della loro formazione, ma che sono altrettanto ansiose di partire.

Vito Zongoli, managing director di Senec Italia, ha dichiarato: «Il caro bollette che non accenna ad arrestarsi, un prezzo al kilowattora che non sembra destinato a tornare a quello degli ultimi anni, ma anche la voglia di essere autonomi e concorrere al benessere del pianeta e della collettività utilizzando risorse interamente rinnovabili: in questo contesto, le Cer assumono un’importanza sempre maggiore e avere un decreto attuativo che possa finalmente sbloccare la situazione è oggi sempre più urgente. Basti pensare che delle 100 comunità energetiche mappate da Legambiente fino a giugno 2022, di cui soltanto 16 sono riuscite a completare l’iter di attivazione presso il Gse e, di queste, solo 3 hanno ricevuto i primi incentivi statali. Ciò di cui c’è bisogno è un decreto che faciliti la creazione di una Cer e riduca i tempi di attivazione. Spesso, infatti, sono proprio le lunghe attese e le incertezze che scoraggiano cittadini e imprese e li rendono meno propensi ad adottare nuove risorse, ad aderire a nuovi progetti, a scegliere la strada delle rinnovabili».







Il managing director di Senec Italia ha poi commentato il ritardo del decreto attuativo in materia di Cer: «Senec, in qualità di azienda specializzata nel settore fotovoltaico e nei sistemi di accumulo, vuole accelerare la transizione verso un sistema energetico più sostenibile anche attraverso la creazione e gestione di Comunità energetiche rinnovabili che possano generare non solo energia rinnovabile, ma soprattutto valore presente e futuro, salvaguardando l’ambiente e generando al tempo stesso vantaggi economici e sociali. Migliorare la sicurezza dell’approvvigionamento senza trascurare l’azione per il clima deve continuare ad essere la sfida principale per le imprese e per la politica».

 














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