Saie: quasi metà dei fondi del Pnrr saranno destinati all’edilizia

Crescono del 39,7% gli investimenti per il Superbonus 110%, per un totale di 3 miliardi e mezzo di euro

L’edilizia è uno dei pilastri su cui si fonda la ripresa dell’Italia e quasi la metà dei fondi del Pnrr saranno destinati proprio a questo settore: ben 107,7 miliardi di euro per accompagnare l’Italia verso la rivoluzione verde e digitale delle infrastrutture, di cui 63,5 miliardi destinati nuovi interventi. Si tratta, appunto, di circa la metà (48%) dell’intero piano, come nessuno tra i maggiori paesi europei. Basti pensare che Francia e Germania hanno destinato risorse pari al 21% e al 23% dei rispettivi piani. Nel periodo 2021-2026 si prevede poi che il PNRR possa determinare per il comparto costruzioni una crescita di 3,3 punti percentuali: nessun altro settore godrà di un effetto positivo così forte.

L’Italia investe in edilizia il 48% dell’intero piano, come nessuno tra i maggiori paesi europei

Dalla fotografia scattata da Saie emerge che gli investimenti previsti riguardano soprattutto l’efficienza energetica e la riqualificazione degli edifici (29,55 miliardi di euro) e l’alta velocità di rete e manutenzione stradale 4.0 (28,3 miliardi di euro). Ma, tra gli altri, ci sono anche fondi per la digitalizzazione, la sicurezza sismica e l’edilizia scolastica (con, ad esempio, il “Piano di messa in sicurezza e riqualificazione dell’edilizia scolastica” e il “Piano asili nido e scuole dell’infanzia”). L’alta velocità ferroviaria merita un discorso a parte. Verranno migliorate le infrastrutture che collegano il Nord con il resto d’Europa (la Brescia-Verona-Vicenza, la Liguria-Alpi e la Verona-Brennero) e quelle del Sud (la Napoli-Bari, la Palermo-Catania- Messina e la Salerno-Reggio Calabria). Tutti questi lavori verranno ultimati entro il secondo trimestre 2026 e avranno un impatto diretto sul territorio e sulla vita dei cittadini.







Superbonus 110%: crescono gli interventi

Il Superbonus 110% rappresenta un successo per due motivi: ha contribuito a rilanciare la filiera edile, che veniva da un periodo complicato, e sta aiutando il Paese a raggiungere gli obiettivi di sicurezza sismica e di efficienza energetica. La misura ha riscosso grande partecipazione: secondo i dati Enea-Mise, al 1 luglio 2021, risultano 24.503 interventi legati al Superbonus per un valore di quasi 3,5 miliardi. Rispetto al monitoraggio di maggio emerge inoltre un aumento del +32% in termini di numero e del +39,7% nell’importo. Tra le regioni spicca la Lombardia (con 3.293 interventi per un valore di 507 mln), seguita dal Veneto (3.111; 353 mln) e dal Lazio (2.383; 310 mln). Buone le performance delle quattro regioni meridionali più popolose: Sicilia, Puglia, Campania e Calabria, tutte nella top10. L’elaborazione ANCE su dati Enea ci restituisce la fotografia di un incentivo che piace sia quando si tratta di interventi su edifici condominiali – che determinano il 43% circa del valore degli interventi e che sono caratterizzati da un importo medio che supera i 500mila euro – sia quando si tratta di edifici unifamiliari (35%) che di unità immobiliari indipendenti (22%).

«Da quando è tornata centrale nell’agenda politica, la filiera delle costruzioni ha dimostrato di poter fare da traino all’economa del Paese», ha dichiarato Emilio Bianchi, direttore di Saie. «Il 2021 sarà un anno fondamentale per la ripartenza e per gettare le basi per il prossimo quinquennio. Con il PNRR e il Superbonus 110%, le Istituzioni puntano decisamente sull’edilizia per rinnovare e rendere più green e digitale il parco infrastrutturale pubblico e privato. Non a caso sostenibilità, efficientamento energetico, innovazioni tecnologiche e trasformazione digitale sono proprio i focus principali della nuova edizione barese di SAIE, la storica fiera delle costruzioni in Italia. La nostra prima volta a Bari, nel 2019, è stato un grande successo e quindi torniamo con la certezza della risposta della Puglia e del Sud d’Italia, cruciali per gli investimenti del PNRR, per inaugurare una nuova stagione. SAIE Bari vuole essere il luogo in cui Istituzioni, associazioni, imprese e professionisti si incontrano per discutere, approfondire e mostrare il meglio del Made in Italy per l’edilizia».

«Abbiamo davanti una delle sfide più impegnative della nostra storia: il Recovery plan, che con 107,7 miliardi sui 222 stanziati vede il settore delle costruzioni protagonista dei progetti di crescita e ammodernamento del Paese» commenta Gabriele Buia, presidente di Ance. «Un treno in corsa sul quale dobbiamo essere capaci di salire, con un grande lavoro di squadra tra imprese e istituzioni. Le cose da fare sono tante, a partire dalla manutenzione e dalla rigenerazione di città e territori che attendono da anni interventi necessari e non più rinviabili. Occorre avere notizie certe sulla proroga del Superbonus, la cui decisione è slittata alla Legge di Bilancio: si tratta di una misura indispensabile per la crescita e per la riqualificazione degli edifici che propria ora dopo una partenza faticosa sta accelerando con oltre 3,5 miliardi di interventi avviati. Così come bisogna sostenere le imprese e dare loro strumenti necessari per poter operare in un mercato aperto, trasparente e concorrenziale».














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