Ricavi in ripresa nel Q3 2023 per Saes Getter: +11,7% rispetto al Q2 2023

I ricavi consolidati trimestrali sono pari a €33 milioni e penalizzati dall’effetto negativo dei cambi (crescita organica pari a +1,7%). I risultati incorporano solo in parte gli effetti legati all’operazione di cessione del business del nitinol, perfezionata il 2 ottobre

Fmb Berlin nell’esercizio 2023 ha conseguito ricavi pari a circa 13,4 milioni di euro

Ricavi in ripresa nel Q3 per Saes Getter: a trainare i risultati le vendite di High Vaacum e Sma industruali.

I ricavi consolidati del terzo trimestre 2023 sono stati pari a 33 milioni di euro, rispetto a 33,8 milioni di euro nel corrispondente trimestre del 2022. Il calo è esclusivamente imputabile all’effetto negativo dei cambi (-4%, pari a -1,3 milioni di euro), mentre i ricavi sono cresciuti organicamente dell’1,7% (+0,6 milioni di euro). La crescita organica è concentrata soprattutto nella Divisione Industrial (forte crescita del business Sma Materials) e, in misura minore, nella Divisione High Vacuum, che hanno compensato il calo della Divisione Packaging.







Nella Divisione Industrial, la crescita organica (+4,4% o 0,8 milioni di euro) è concentrata nel business SMA Materials,  trainata dalle vendite di filo SMA educato per applicazioni mobile. In stabilità il business Sintered Materials, che nel  terzo trimestre 2023 ha visto un’accelerazione, con una ripresa delle vendite di prodotti thermal management per  applicazioni defense. Infine, nel comparto più tradizionale dei Getters e Dispensers, si segnala il rallentamento del  comparto della difesa, causato da situazioni di overstock di alcuni grandi clienti USA, nonché minori vendite nelle  applicazioni di diagnostica medica; questi fenomeni si accompagnano alla diminuzione fisiologica dei comparti più  tradizionali (in particolare, le lampade).  

Nella Divisione High Vacuum la crescita organica è stata pari a +3,1% (0,3 milioni di euro), grazie a buone vendite sia  nel segmento acceleratori di particelle, sia in quello industriale.  

Nella Divisione Chemicals le vendite del terzo trimestre sono state in linea con quelle del corrispondente periodo del  2022, grazie al riassestamento del mercato dopo il rallentamento della prima parte dell’anno.  

Il calo della Divisione Packaging è dovuto ad alcuni principali fattori:  

– contrazione dei consumi causa crisi inflattiva, con ripercussioni negative sul segmento converting e su tutta la filiera  del packaging;  

– overstock di materie prime nel mercato del converting per acquisti eccessivi fatti nel 2022 in previsione di un aumento  considerevole dei costi;  

– attenuazione dello shortage di alcune materie plastiche, alternative all’offerta Saes;  

– aumento della pressione competitiva sui più tradizionali prodotti con tecnologia barriera ad ossido di alluminio.  Si segnala, tuttavia, l’incremento nelle vendite di prodotti innovativi correlati alle strutture mono-materiali plastiche  riciclabili, in accordo con la direttiva EU Packaging Waste Directive, che, se approvata, dovrebbe favorire l’affermazione  della tecnologia del coating di Saes Coated Films.  

I ricavi trimestrali dell’esercizio 2023 mostrano una crescita sequenziale, passando da 28,5 milioni di euro nel primo  trimestre a 33 milioni di euro, grazie al recupero della Divisione High Vacuum e, soprattutto, della Divisione Chemicals.  

Il confronto tra il terzo e il secondo trimestre 2023 vede una crescita organica a due cifre pari a +11,7% (+3,5 milioni di  euro in valore assoluto), a fronte di un effetto cambi ininfluente (-0,1%). Tale crescita è concentrata nella Divisione  Chemicals, quasi raddoppiata grazie al riassestamento del mercato consumer electronics, che ha ormai smaltito  l’eccesso di scorte creatosi alla fine dello scorso esercizio.  

In forte crescita organica è stata anche la Divisione High Vacuum, favorita da importanti vendite di monocromatori,  nonché dallo slittamento di alcune consegne al terzo trimestre.  

Nella Divisione Industrial, il forte calo nel comparto della sicurezza e difesa (business Getters & Dispensers), penalizzato  da situazioni di overstock negli USA, viene solo parzialmente bilanciato dalla crescita nel settore SMA Materials (business telecom) e in quello Sintered Materials (ripresa delle vendite di prodotti thermal management per  applicazioni defense, dopo una prima parte dell’anno particolarmente debole).  

Nella Divisione Packaging si segnala un’inversione di tendenza (+7,2%), seppure contenuta in valore assoluto (+0,1  milioni di euro), grazie alla crescita delle vendite di strutture mono-materiali plastiche riciclabili più innovative, unita ad  una debole ripresa del mercato.  

L’utile industriale lordo consolidato nel terzo trimestre dell’esercizio 2023 è stato pari a 12,2 milioni di euro, rispetto  a 13,4 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2022, mentre il margine industriale lordo2 è passato dal 39,7% al  36,9%: entrambi gli indicatori sono stati fortemente penalizzati dal calo delle vendite nella Divisione Packaging e dalla  minore marginalità nella Divisione High Vacuum a causa di un diverso mix di offerta.  

Il risultato operativo consolidato del terzo trimestre 2023 è stato negativo e pari a -2,5 milioni di euro, rispetto a un  dato sempre negativo e pari a -0,9 milioni di euro nel corrispondente periodo dell’anno precedente: la riduzione riflette  il calo dell’utile industriale lordo. Le spese operative sono state in linea con quelle nel corrispondente periodo dell’anno  precedente, ma si segnala che nel terzo trimestre 2022 comprendevano costi non ricorrenti pari a 1,9 milioni di euro  per la liquidazione agli eredi di un dipendente strategico della Capogruppo; nel trimestre corrente i costi non ricorrenti sono stati pari a 0,2 milioni di euro (0,1 milioni di euro di costi per severance e 0,1 milioni di euro di costi legati alla  governance).  

L’EBITDA3 consolidato è stato pari a 0,1 milioni di euro (0,2% dei ricavi consolidati) nel terzo trimestre 2023, rispetto a  1,7 milioni di euro (5% dei ricavi consolidati) nel terzo trimestre 2022 e riflette il calo dell’utile industriale lordo e del  risultato operativo. Come già commentato in precedenza, la riduzione è concentrata nelle Divisioni Packaging e High  Vacuum, a cui si aggiunge l’aumento delle spese operative corporate (incremento nel costo del lavoro4, maggiori costi  per compensi agli Amministratori Esecutivi5, nonché maggiori consulenze per progetti corporate e più alte spese di  marketing della Capogruppo correlate al progetto B!POD®).  

Scorporando i costi non ricorrenti di entrambi i trimestri (nel 2023: 0,1 milioni di euro di costi per severance e 0,1 milioni  di euro di costi legati alla governance; nel 2022: 1,9 milioni di euro per la liquidazione agli eredi di un dipendente  strategico della Capogruppo), la riduzione dell’EBITDA sarebbe stata pari a 3,3 milioni di euro. 

Il risultato da attività operative in esercizio è stato negativo per -2,4 milioni di euro nel terzo trimestre 2023 e si  confronta con -4,1 milioni di euro nel terzo trimestre 2022: nonostante un risultato operativo in calo, il risultato da  attività operative in esercizio è in netto miglioramento (+41,4%) grazie al miglior andamento della gestione finanziaria,  penalizzata nel terzo trimestre dello scorso esercizio dal forte calo del fair value dei titoli in portafoglio.  

Il risultato da attività operative destinate alla vendita ammonta a -10,5 milioni di euro nel terzo trimestre 2023 (+7,9  milioni di euro nel terzo trimestre 2022) ed include il risultato del business medicale oggetto di futura cessione (+9,3  milioni di euro, rispetto a +7,9 milioni di euro nel terzo trimestre 2022), nonché gli oneri accessori correlati alla transazione straordinaria (-19,8 milioni di euro, inclusivi di costi di consulenza per -6,5 milioni di euro e della differenza  nel fair value del contingent derivative stipulato a sostegno della cessione, pari a -13,2 milioni di euro).  

Il risultato consolidato nel terzo trimestre 2023 è stato negativo a pari a -12,9 milioni di euro, rispetto a un valore  positivo e pari a +3,8 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2022: la riduzione è esclusivamente attribuibile ai  sopra citati oneri (pari complessivamente a -19,8 milioni di euro) correlati all’operazione di cessione, al netto dei quali  il risultato netto sarebbe stato positivo e pari a circa +6,9 milioni di euro.  

La posizione finanziaria netta consolidata al 30 settembre 2023 è negativa per -20,8 milioni di euro. Tale importo non  comprende gli asset finanziari netti (pari a +20,5 milioni di euro) relativi alle due società Usa oggetto di futura cessione  in data 2 ottobre 2023, che sono stati riclassificati fra le attività (passività) destinate alla vendita. Al lordo di tale importo,  la posizione finanziaria netta sarebbe stata pari a -0,3 milioni di euro, in calo rispetto a +50,9 milioni di euro al 30 giugno 2023. La riduzione, pari a -51,1 milioni di euro, è principalmente imputabile all’esborso nel trimestre, inclusivo degli  oneri accessori, per il parziale acquisto e la successiva conversione obbligatoria delle azioni di risparmio (-42,9 milioni  di euro), nonché alla variazione nel fair value dei derivati (in particolare, la variazione negativa del contratto contingent sottoscritto per l’operazione di cessione del business medicale, pari a -13,2 milioni di euro). Si segnalano inoltre, sempre  nel trimestre, oneri monetari accessori alla cessione del business Nitinol pari a -6,5 milioni di euro e un capex pari a -2,4  milioni di euro. La gestione operativa ha generato flussi di cassa per +13,4 milioni di euro.  

«Fortissima soddisfazione per l’avvenuta cessione del business Nitinol e la connessa enorme creazione di valore», commenta l’Ing. Massimo della Porta, presidente di Saes Getters. «La posizione finanziaria di estrema solidità, così generata, permetterà al Gruppo di avviare e sostenere un nuovo ciclo di  crescita sia organica, sia inorganica nell’arco dei prossimi anni. Siamo anche soddisfatti del miglioramento dei risultati consolidati, sebbene influenzati  negativamente, da un lato, dalle minori vendite della prima parte dell’anno e, dall’altro, dall’incremento di alcuni costi  operativi, necessario ad assicurare la crescita futura, sostenuta dall’attività di ricerca e sviluppo. Nei prossimi trimestri  ci aspettiamo che la crescita delle vendite si consolidi ulteriormente, così come i risultati, che beneficeranno inoltre  degli effetti della fortissima posizione finanziaria».  














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