Romaco Macofar sceglie per MicroRobot 50 le soluzioni di wenglor sensoric

La tecnologia weQubeVision permetterà ai robot di verificare l’effettiva presenza dei flaconi sull’attrezzatura di presa

Romaco, azienda che opera nel settore delle tecnologie di processo e confezionamento, ha scelto le soluzioni del gruppo tedesco wenglor sensoric per la sua business unit Macofar di Bologna: verranno implementate in MicroRobot 50. Nello specifico, si tratta di un sistema dotato di tre robot antropomorfi che effettua il riempimento, la tappatura e la ghieratura in ambiente asettico di prodotti citotossici in flaconi di vetro – con polvere, liquidi e anche in riempimento combinato – specificamente progettato per integrarsi nativamente con la tecnologia di isolamento. Le caratteristiche di MicroRobot 50 hanno indotto i progettisti di Romaco Macofar a scegliere accuratamente i sensori da montare a bordo macchina in funzione dell’elevata criticità ambientale in cui vengono impiegati. I sensori si trovano infatti ad operare non solo a contatto con le sostanze farmaceutiche di cui deve essere garantita l’assoluta asetticità, ma anche con liquidi aggressivi, detergenti e altro che, di norma vengono utilizzati durante i cicli di lavaggio o di bio-decontaminazione, ad esempio con perossido di idrogeno (Vphp), e a cui devono restare immuni.

Tra i sensori che Romaco Macofar ha scelto di montare sulla sua macchina MicroRobot 50 vi sono i modelli InoxSense in tecnologia catarifrangente e a barriera catarifrangente, utilizzati per il rilevamento degli oggetti trasparenti. In questo specifico caso, questi sensori sono stati impiegati per rilevare i flaconi di vetro immediatamente prima di entrare nella stazione di dosaggio (polveri e/o liquidi) e all’uscita dalla stazione di tappatura. Oltre alla tecnologia catarifrangente è stata utilizzata anche quella a tasteggio diretto. Sulla MicroRobot 50 sono montati sensori con soppressione dello sfondo a luce rossa, che sono impiegati per il riconoscimento – con tasteggio dall’alto – del livello di carico, ovvero della giusta quantità, dei tappi in gomma e delle ghiere che si trovano all’interno dei rispettivi alimentatori a vibrazione. Per accertarsi dell’effettiva presenza dei flaconi sull’attrezzatura di presa di cui dispongono i robot è invece utilizzata la tecnologia weQubeVision. I sensori di visione weQubeVision, le cui performance si basano sulla tecnologia MultiCore di wenglor, dispongono di funzioni di autofocus ed elaborazione mirata su zone di interesse, garantendo il rilevamento ottimale dell’oggetto. Sono disponibili funzioni per effettuare controlli dimensionali, di presenza, verificare sequenze di ordinamento, elaborare conteggi, rilevare l’orientamento, conteggiare i pixel, filtrare le immagini ed effettuare valutazioni statistiche. Non essendo disponibili nativamente in esecuzione InoxSense, i sensori laser per la misura del livello di riempimento all’interno dei flaconi e il sistema weQubeVision per il controllo di presenza a bordo robot sono stati forniti con le custodie accessorie in acciaio inox V4a che wenglor rende disponibili per molti dei suoi modelli.







«Per la nostra MicroRobot 50 abbiamo scelto le soluzioni di wenglor, azienda con cui collaboriamo già da tempo, non solo per la qualità, ma anche – e in questo caso soprattutto – per la capacità di garantire la piena conformità alle norme igienico-sanitarie a cui le nostre macchine devono rispondere», afferma Riccardo Giannoni, responsabile r&d business unit Macofar di Romaco.

«Con particolare riferimento al mondo farmaceutico, Romaco Macofar è un’eccellenza mondiale in ambito di tecnologie di processo e confezionamento. Le sue macchine, come la MicroRobot 50, rappresentano la punta più avanzata dell’innovazione e questo ci rende orgogliosi di aver partecipato alla sua realizzazione con quelli che, a nostro avviso, rappresentano le migliori soluzioni sensoristiche attualmente presenti sul mercato», sottolinea Elio Bolsi, general manager di wenglor sensoric italiana.














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