Un nuovo mindset basato su digitale, innovazione e formazione: così Rold (socio Afil) è tornata a crescere

di Marco de' Francesco ♦︎ L'azienda guidata da Laura Rocchitelli realizza componenti per elettrodomestici. Fra i clienti i big del bianco come Whirlpool, Lg, Bosch ed Electrolux. Dopo due anni difficili, un nuovo approccio al business: strategia incentrata sul digitale. Rold 4Pronto0: monitoraggio real time dei macchinari. ll ruolo di coordinamento nella Filiera Lombarda Sostenibile e Intelligente dei Polimeri Avanzati di Afil. R-Lab: il laboratorio di ricerca e sviluppo all'interno di Mind. La missione italiana in Plastix. E sulla formazione... Ne parliamo con Laura Rocchitelli, Daniela De Lucia e Alessandro Migliavacca

Lo stabilimento produttivo di Rold

«La strategia di crescita è già in atto, e dopo due anni difficili, ci ha consentito di invertire la rotta e di recuperare terreno. Si tratta di affrontare nuovi mercati e di soddisfare le esigenze di altre linee di business delle aziende clienti: non solo componenti per washing e cooking, ma anche per asciugatrici, lavastoviglie, frigoriferi e piccoli elettrodomestici per la cucina. Il passaggio è già in corso. Ma cosa ci ha consentito questo progresso? Un nuovo mindset abilitato da digitale, ricerca e innovazione, e attraverso la formazione». Lo afferma Laura Rocchitelli, presidente e ceo di Rold, azienda di Nerviano (Milano) che da oltre sessant’anni produce componentistica innovativa e tecnologica per elettrodomestici. Ha stabilimenti operativi anche a Cerro Maggiore, Pogliano Milanese e in Serbia; e uffici commerciali in Cina, Corea, Nord e Sud America. Tra i clienti, big del “Bianco” come Whirlpool, Lg, Bosch ed Electrolux.

Tra i prodotti, sistemi di chiusura innovativi, sensori smart, encoder modulari, microinterruttori, interruttori push-push e altri. È oggi la seconda generazione della famiglia Rocchitelli a portare avanti la tradizione Rold, gruppo che esporta l’80% del proprio fatturato in tutto il mondo e che conta 230 collaboratori. Operano ai vertici anche Massimo Rocchitelli (chief marketing officer) e Stefano Rocchitelli (chief technology officer). Quanto alle revenue, dopo un buon 2021 a 44 milioni, il calo del 2022 a 39,6. I dati del 2023 non sono ancora disponibili, ma la ceo (che dal 2020 è presidente del Gruppo Meccatronici di Assolombarda, succedendo a Diego Andreis di Fluid-o-tech) conferma la ripresa. Quanto al “nuovo mindset” che ha consentito all’azienda l’allargamento dell’orizzonte operativo, va sottolineato che è alla base di una strategia molto complessa, che Laura Rocchitelli ha sintetizzato e che ci apprestiamo a descrivere.







Quanto al digitale, già a partire dal 2012 l’azienda ha posto le basi per il processo di trasformazione in ottica 4.0 grazie alla creazione di una piattaforma IoT, denominata Rold 4Pronto0, in grado di monitorare in tempo reale l’andamento della produzione dei macchinari. Ora ci sono importanti sviluppi grazie allo spin-off Byteoolbox.

In tema di ricerca, oltre al team R&D interno che si occupa dello sviluppo di soluzioni più strettamente legate al core business, Rold ha creato un laboratorio di innovazione e ricerca applicata, dove si sviluppano prototipi e si studiano innovazioni e tecnologie da applicare anche in altri settori, come il trattamento acqua, l’IA e la life science.

Laura Rocchitelli, presidente e ceo di Rold

Tuttavia, Rold sa bene che in questo ambito da soli non si va lontano: Rold coordina la Filiera Lombarda Sostenibile e Intelligente dei Polimeri Avanzati, che è nata all’interno della Strategic Community Advanced Polymers di Afil (Associazione Fabbrica Intelligente Lombardia) con l’adesione di 35 fra aziende e altre organizzazioni. Afil è guidata dal presidente Christian Colombo (ceo di Ficep, macchine utensili e impianti) ed è il cluster tecnologico per il manifatturiero avanzato della Regione Lombardia. È l’ecosistema di innovazione che aggrega in una filiera regionale stabile le imprese (dalle grandi alle start-up), i centri di ricerca, le università e le associazioni industriali. Le SC sono invece gruppi di lavoro composti da questi ultimi player che si riuniscono per definire priorità comuni, trasferire soluzioni innovative ed implementare attività a beneficio dell’ecosistema regionale.

Afil è partner del progetto Plastix (Plastics Revolution for European Regions), che ha preso avvio nel marzo 2023 e che si concluderà nel maggio 2027. L’obiettivo principale del progetto, finanziato dal programma Interreg Europe 2021-2027, è agevolare la trasformazione industriale verso un’economia efficiente delle risorse nel settore della plastica, promuovendo la crescita dell’economia circolare. Rold il 28 e 29 novembre ha partecipato alla On-Site Deep Dive (Osdd) visit in Catalogna, organizzata dal partner di progetto ACCIÓ, raccogliendo spunti interessanti sia durante il seminario della prima mattina sia durante le successive visite al Barcelona Supercomputing Centre e all’azienda GCR – Sustainable Plastic Solutions.

Sul fronte della formazione, l’azienda conta molto su una apposita realtà nata a settembre del 2020, la Rold Academy. Di tutto questo abbiamo parlato, oltre che con la citata Laura Rocchitelli, anche con la direttrice della Rold Academy Daniela De Lucia e con il material specialist di R-Lab Alessandro Migliavacca.

Gli sviluppi sul digitale: lo spin-off Byteoolbox

4pronto0 è un sistema avanzato per monitorare, raccogliere informazioni e condurre analisi in tempo reale; si integra con tutte le linee di produzione

Si accennava alla piattaforma Iot, 4Pronto0, nata nel 2016 aggregando un software nativo con hardware di Samsung e cloud di Microsoft, per garantire la fluidità della produzione: la platform è proposta oggi con il nome 4Pronto0 come prodotto-servizio ai clienti, che la utilizzano sia per controllare lo shopfloor sia per ottimizzare il risparmio energetico.

Ora Rold ha fatto un ulteriore passo in avanti: una scelta disruptive, quella di dar vita ad uno spin-off Byteoolbox «con persone impegnate nel digitale e partecipata all’80% dal Gruppo Rold e dal 20% da Nicola Carrus, ad e manager a capo degli sviluppatori. In questo modo, ci siamo dati un’identità molto forte in questo campo e, come clienti di Byteoolbox utilizziamo i loro prodotti» – afferma Laura Rocchitelli.

Con la nascita dello spin-off, SmartFab come menzionato è diventata 4pronto0: questo rappresenta un sistema avanzato per monitorare, raccogliere informazioni e condurre analisi in tempo reale; si integra con tutte le linee di produzione. Ogni macchina è equipaggiata con un display che fornisce all’operatore un’istantanea sull’andamento della produzione e sulle prestazioni. 4pronto0 si installa e si attiva in un giorno.

Quanto al percorso interno di digitalizzazione, Rold lo ha intrapreso da tempo. A gennaio 2019 il World Economic Forum ha inserito lo stabilimento di Cerro Maggiore (l’unico impianto produttivo appartenente a una Pmi) nel novero di soli 16 lighthouse plant a livello globale – fabbriche esemplari che dimostrano come si sia potuto adottare e integrare con successo le tecnologie all’avanguardia della Quarta Rivoluzione Industriale

Gli sviluppi di R-Lab

Il laboratorio R-Lab ospitato da Mind

Nel citato R-Lab un team di ricercatori lavora, in collaborazione con università, aziende ed esperti, sulle nuove tecnologie per sviluppare soluzioni innovative in diversi ambiti: ideazione, design, prototipazione e ingegnerizzazione. La sede è in Mind, il nuovo distretto di Milano orientato al futuro: è l’ecosistema dell’innovazione che unisce aspetti scientifici, accademici e ambientali.

Una parte di R-Lab lavora sui materiali avanzati, e in particolare sui polimeri. «Il contributo di Rold alla Filiera Lombarda Sostenibile e Intelligente dei Polimeri Avanzati è anche legata al lavoro di R-Lab. Ora stiamo cercando di comprendere le proprietà particolari delle plastiche riciclate», continua Migliavacca.

La Filiera lombarda sostenibile e intelligente dei polimeri avanzati e gli sviluppi della Manifestazione di Interesse 

Alessandro Migliavacca,material specialist di R-Lab

La Filiera è attenta agli sviluppi della Manifestazione di Interesse approvata dalla Regione Lombardia, alla quale hanno aderito 35 aziende.  «La Manifestazione di Interesse alla fine è un documento che consente di rendere noto (in questo caso) alla Regione Lombardia che una filiera esiste ed ha di interessi comuni: l’obiettivo è quello di valorizzare delle realtà già esistenti (come la Strategic Community “Advanced Polymers” di Afil) puntando sull’innovazione, sulla competitività e sulla attrattività della filiera che si va a generare» – afferma Migliavacca.

All’interno della proposta presentata vi sono quattro macro-attività.

La prima ha l’obiettivo di trasferire le conoscenze acquisite a livello di ricerca di base e industriale nell’ambito dello sviluppo di materiali polimerici avanzati e sostenibili, riciclati e bio-based, lungo tutta la filiera.

La seconda si focalizza su introduzione ed adozione di processi innovativi e tecnologie abilitanti (incluse Intelligenza Artificiale, blockchain, sensoristica su prodotti, stampi e macchinari) per l’uso continuativo di materiali polimerici sostenibili, riciclati e avanzati.

La terza ha l’obiettivo di supportare la filiera nella definizione di nuovi modelli di business, creando flussi che favoriscano la circolarità e la sostenibilità delle materie prime con attenzione anche verso le normative per una migliore introduzione di questi materiali all’interno del ciclo.

Infine, la quarta è diretta all’acquisizione di nuove competenze, per affrontare l’evoluzione del mondo del lavoro sia per i giovani che vi fanno ingresso per la prima volta, sia per il personale con maggiore esperienza.

Come stanno procedendo le cose? Per la Manifestazione di Interesse «c’è un fitto programma di incontri a cadenza predefinita con i membri della SC di Afil; coordinati da Elena Mossali di Afil, dal Prof. Gianmarco Griffini del Politecnico di Milano (dipartimento di chimica, materiali e ingegneria chimica “Giulio Natta”) e il Prof. Emilio Sardini di ingegneria industriale e dell’informazione dell’università di Brescia», afferma Daniela De Lucia. «Abbiamo identificato le azioni prioritarie per ciascuna delle citate quattro macro-attività, così come richiesto dalla Regione per strutturare il percorso legato alla Manifestazione di Interesse. Attendiamo di capire quali saranno i possibili finanziamenti da parte della Regione».

Tra le possibili attività internazionali, ad esempio la partecipazione a Vanguard – un’associazione di 39 Regioni europee che ha lo scopo di proporre progetti interregionali e di innovazione ad alto Trl (livello di maturità tecnologica).  La Regione Lombardia ha incaricato Afil di organizzare la partecipazione degli attori lombardi.

La missione italiana in Plastix: riportare in Lombardia le buone pratiche di altre Regioni

Interni dello stabilimento di Rold

Si accennava all’evento di Barcellona, la due giorni di fine novembre. Il 28 e 29 novembre a Barcellona si è tenuta una missione che ha visto anche la partecipazione di rappresentanti di Regione Lombardia oltre che di Afil. I partner del citato Plastix sono stati ospitati da Acció, l’agenzia catalana per il business competitivo.

Il primo giorno, è stato organizzato un seminario aperto a cui sono state invitate aziende catalane, con la partecipazione di oltre sessanta partecipanti. Sono state presentate relazioni sull’ecosistema catalano, sull’economia circolare, sul settore delle materie plastiche e su cluster correlati e schemi di supporto.

«Abbiamo avuto l’opportunità di apprendere le “buone pratiche” di aziende diverse da noi, che ad esempio fanno polimeri da recupero. Abbiamo sperimentato un forte coinvolgimento personale», afferma Daniela De Lucia. «È stato tutto molto interessante, perché ci ha fatto capire come si potrebbero trasferire i punti di forza delle altre regioni in Lombardia. Peraltro, imprese che abbiamo incontrato potrebbero diventare nostri partner con cui sviluppare progetti a vari livelli», commenta Alessandro Migliavacca.

I partner di Plastix hanno anche avuto l’opportunità di presentare la propria azienda o attività al pubblico: sono intervenute la Regione Lombardia, l’Ntcp (Centro Nazionale di Prova Plastica Circolare), Technoplast Povše, Rise – Istituti di Ricerca della Svezia, Hyötykeräys, il Comune di Heerenveen e Rold. «Benché si tratti di aziende o organizzazioni diverse, il linguaggio è lo stesso, ci si capisce. Alla fine, è il tavolo degli stakeholder. Ci si dota di competenze diverse, si trovano canali di comunicazione» – afferma Laura Rocchitelli.

Durante il seminario è stata pubblicata un report sullo stato dell’arte del settore della plastica nelle sei regioni europee coinvolte in Plastix” (comprendente anche dati europei e globali) presentato da Maria Dolores Nuñez di Acció. Il rapporto comprende una parte generale sul settore delle materie plastiche in Europa e globalmente, e una parte che si concentra sulla collaborazione delle sei regioni in Plastix, ovvero Catalogna, Fryslan, Lombardia, Slovenia, Tampere e Värmland. «Ciò è particolarmente importante per le Pmi, perché consente loro di accedere a dati che altrimenti si reperiscono con difficoltà» – commenta Alessandro Migliavacca.

Il secondo giorno Plastix ha offerto ai partner la possibilità di visitare il Barcelona Supercomputing Centre e l’azienda Gcr a Tarragona, che realizza materiali plastici sostenibili e innovativi. Durante i due giorni c’è stato anche un incontro del Gruppo di Coordinamento e una registrazione sui tetti di Barcellona per il video introduttivo del progetto, che sarà pubblicato nei prossimi giorni.

La formazione continua con Rold Academy

La direttrice della Rold Academy Daniela De Lucia

«La Rold Academy è nata nel settembre 2020, con l’ambizione di accrescere ed estendere le competenze delle persone di Rold e di poterle trasferire ad altre realtà come la nostra che vogliono intraprendere un processo di trasformazione come quello che abbiamo vissuto noi negli ultimi 10 anni», dice  Daniela De Lucia. Grazie all’Academy, Rold ha rafforzato le competenze tecniche in meccatronica e ha acquisito e poi ampliato le conoscenze nel mondo del digitale e dell’Industria 4.0. «Ma soprattutto Rold ha imparato che per affrontare i cambiamenti occorre avere grandi capacità trasversali, di comunicazione, di attitudine al cambiamento. E tutto questo lo abbiamo fatto, da sempre, coniugando tecnica e creatività», prosegue De Lucia. «Nel corso degli anni l’Academy ha promosso corsi per i figli dei dipendenti, per studenti di scuole superiori, Its, Università e per le persone che lavorano in Rold. Abbiamo creato relazioni importanti con istituti di cultura. Insomma, consideriamo l’Academy come il nostro gioiello, perché consente la crescita delle persone a 360 gradi», conclude Laura Rocchitelli.














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