Ricavi a 1.681 per Fincantieri, in crescita del 17,8%

Ebitda a 118 milioni (+17.2%). Carico di lavoro complessivo a quota 34,4 miliardi, superiore di 5,2 volte ai risultati del 2021

ad di Fincantieri
Giuseppe Bono, ad di Fincantieri

Fincantieri ha registrato ricavi per 1.681 milioni di euro nel Q1 del 2021, in crescita del 17,8%. L’Ebitda cresce del 17,2%, a quota 118 milioni, con un Ebitda margin al 7%. Il carico di lavoro complessivo è cresciuto di 5,2 rispetto allo stesso periodo del 2021, e si attesta sulla soglia dei 34,4 miliardi. Il backlog al 31 marzo 2022 è pari a euro 24,8 miliardi (euro 26,5 miliardi al 31 marzo 2021) con 93 navi in portafoglio e il soft backlog a circa euro 9,6 miliardi (euro 7,9 miliardi al 31 marzo 2021).

Tali risultati rispecchiano il positivo andamento di tutti i settori in cui opera il Gruppo. Il settore Shipbuilding consolida l’andamento già registrato nel 2021 e cresce del 6,0% grazie agli elevati volumi di produzione dei cantieri italiani del Gruppo. I ricavi di Offshore e navi speciali, in aumento del 98,7%, confermano l’efficace strategia di riposizionamento del Gruppo nella costruzione di navi speciali per il settore eolico offshore. Sistemi, Componenti e Servizi presenta un incremento dei ricavi pari al 31,4% trainato dall’area di business Infrastrutture, anche grazie alla acquisizione del gruppo Finso avvenuta nel secondo semestre 2021. Al lordo dei consolidamenti, Shipbuilding contribuisce per il 71% (78% nel primo trimestre 2021), Offshore e Navi speciali per il 10% (5% nel primo trimestre 2021) e Sistemi, Componenti e Servizi per il 19% (17% nel primo trimestre del 2021) sul totale ricavi e proventi di Gruppo.







Rafforzata la presenza nel business delle navi speciali con l’ordine di sei unità a guida autonoma per la società Ocean Infinity e di una unità per Deutsche-Fischfang Union, destinata al mantenimento e alla lavorazione del pescato. Si segnala inoltre l’ordine, firmato con Norwind Offshore ad aprile 2022, di due unità Csov (Commissioning Service Operations Vessel) per operazioni di supporto e sviluppo nel settore eolico offshore

Nel Q1, Fincantieri ha consegnato 5 navi: una unità cruise per Princess Cruises, un pattugliatore per il Ministero della Difesa del Qatar, un pattugliatore polivalente d’altura per la Marina Militare italiana, una unità fishery per Nergård Havfiske e una unità Sov per Tss Marine.

Per quanto riguarda la sostenibilità ambientale, Fincantieri ha siglato un Memorandum of Understanding con Rina per lo sviluppo sinergie nell’ambito dei carburanti alternativi, della carbon capture e delle energie rinnovabili. Siglato un protocollo d’intesa con Enea per lo sviluppo di programmi di R&I in ambito di efficientamento energetico, generazione di energia da fonti rinnovabili, produzione, trasporto e distribuzione di idrogeno e celle combustibili

L’azienda ha inoltre stretto un accordo con Almaviva e Leonardo per lo sviluppo di soluzioni digitali per il monitoraggio statico e dinamico di strutture e impianti, tese all’incremento della sicurezza delle infrastrutture critiche del Paese.

«I risultati di questo trimestre, in continuità con quelli del bilancio, mostrano un Gruppo in buona salute da un punto di vista patrimoniale e finanziario, con un notevole carico di lavoro che dà visibilità per i prossimi anni. Tale carico di lavoro sarà realizzato in un momento particolarmente complesso come quello che stiamo vivendo, che sconta il perdurare dell’aumento del costo delle materie prime in un quadro di crisi geopolitica preoccupante. L’attenta politica di gestione dei rischi da sempre adottata dalla società accompagnata dalla continua ricerca di maggiore efficienza consentono, tuttavia, di mitigare questi effetti esogeni, prospettando risultati economici positivi anche per il futuro», spiega Giuseppe Bono, amministratore delegato di Fincantieri. «Lascio dopo vent’anni, orgoglioso di aver guidato il Gruppo fino al raggiungimento di posizioni di leadership mondiale nei principali settori in cui opera, anche grazie ad una squadra che non ha eguali al mondo. Ad essa, come a tutte le maestranze di Fincantieri e alle migliaia di aziende della nostra catena di fornitura, va il mio più sentito ringraziamento per l’impegno e la dedizione dimostrati nel perseguire e raggiungere gli ambiziosi obiettivi che ci eravamo dati. Ai miei successori l’augurio di buon lavoro, comprendendo pienamente la responsabilità che si accingono ad assumere».














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