Report Cribis: nel Q2 2023 aumentano i ritardi gravi nei pagamenti per i settori trasporti (8,2%), costruzioni (15,3%), servizi alla persona (13%)

Lombardia, Emilia Romagna e Veneto si confermano le regioni con la maggiore quota di pagamenti regolari, rispettivamente a quota 51,3%, 49,6% e 47,6%

Cribis, società del gruppo Crif specializzata nella business information, ha pubblicato lo studio pagamenti aggiornato al 30 giugno 2023. Nel secondo trimestre del 2023 in Italia l’incidenza dei pagamenti puntuali si assesta al 41,2% sul totale delle realtà italiane analizzate, registrando un leggero miglioramento rispetto al Q4 2022 (40,9%) ed in significativo aumento rispetto al quarto trimestre 2019 pre-covid (34,7%). I pagamenti con oltre 30 giorni di ritardo restano stabili rispetto al Q1 2023 (9,5%) ma in peggioramento rispetto al Q4 2022 (9,1%). Lo studio Cribis al 30 giugno 2023 conferma un trend più negativo di ritardi gravi rispetto al 2022, anche se ancora lontano dai livelli del 2020 (12,8%). In particolare peggiora la situazione dei trasporti che nell’ultimo trimestre ha visto crescere i ritardi gravi dell’8,2% e negli ultimi 18 mesi di oltre il 54,8%. Nel secondo trimestre 2023 aumentano i ritardi gravi anche per diversi altri settori come le Costruzioni (15,3%) e i Servizi alla Persona (13,0%), a dimostrazione di come inflazione e conseguente crisi dei consumi si stiano lentamente trasformando anche in problemi di liquidità. Dall’analisi sulle macroaree geografiche il Nord Est si conferma l’area più virtuosa con il 48,3% di pagamenti regolari, in crescita rispetto al 47,7% del Q4 2022.

I settori

Continua la difficoltà per alcuni settori a tornare ai livelli pre-covid: le Industrie della ceramica e le Industrie chimiche, infatti, registrano un aumento dei ritardi gravi rispettivamente del 18,6% e del 5% rispetto al 2019. L’aspetto però più preoccupante è sicuramente la crescita dei ritardi gravi in molti settori, dai servizi Ospitalità e Bar e ristoranti fino a tutti i settori manifatturieri, oltre ai già citati Trasporti, Costruzioni e Servizi alla persona. Un’inversione di tendenza trasversalmente diffusa all’interno del tessuto economico italiano che getta un’ombra sui prossimi trimestri.







Le macro-aree geografiche

Spostando l’attenzione sulle macro-aree geografiche italiane: il Nord Est si conferma l’area più virtuosa con il 48,3% di pagamenti regolari, in crescita rispetto al 47,7% del Q4 2022, mentre le imprese del Sud e Isole mostrano un comportamento più problematico con solo il 28,7% di pagamenti regolari, in peggioramento sia rispetto al trimestre precedente (28,0%) che al Q4 2022 (27,5%). Analizzando le regioni, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto si confermano le regioni con la maggiore quota di pagamenti regolari, rispettivamente a quota 51,3%, 49,6% e 47,6%. Al contrario, la Sicilia e la Calabria occupano le ultime posizioni nel ranking regionale dei pagamenti puntuali, con una quota rispettivamente pari al 23,9% e al 25,1%. Lo studio evidenzia comunque una crescita dei pagamenti alla scadenza – e dunque una riduzione dei ritardi gravi rispetto al 2019 – per alcune regioni del Sud e Isole, in particolare per Sardegna, Sicilia e Calabria rispettivamente del 50,0%, 38,2% e 37,9%. Per quanto riguarda le province, lo studio di Cribis evidenzia che i primi posti nel ranking delle province più virtuose appartengono a 2 province lombarde, Sondrio e Brescia. In fondo alla classifica si posizionano la provincia di Catanzaro (Calabria) e quella di Siracusa (Sicilia).














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