Ecco come l’adozione di Red Hat OpenShift ha permesso ad Hisense e Tata Motors di migliorare i processi produttivi

Le imprese manifatturiere si affidano a soluzioni proprietarie e a fornitori specializzati per soddisfare le esigenze di calcolo. L'analisi di Rodolfo Falcone, country manager Red Hat Italia

Rodolfo Falcone, country manager di Red Hat Italia

Anche nel settore industriale la trasformazione digitale è ormai un processo avviato e la maggior parte delle organizzazioni sta già lavorando per modernizzare la propria infrastruttura, aumentare l’efficienza e migliorare la produzione. Le imprese manifatturiere, in particolare, si sono affidate a soluzioni proprietarie e a fornitori specializzati del settore per soddisfare nell’immediato le esigenze di calcolo, ma sembra essere in corso un cambio di strategia che vede gli imprenditori guardare sempre più al modo in cui nuove funzionalità contribuiscono alla crescita del business e favoriscono una risposta più agile e immediata ai continui cambiamenti di contesto. Anche in Italia, le soluzioni digitali rappresentano la leva strategica più indicata dai Cio (82,9%) per affrontare le incertezze, in quanto consente di avere visibilità end to end lungo tutta la filiera per poter fornire risposte immediate ai cambiamenti. L’industria manifatturiera ha ora tra i suoi obiettivi primari la riduzione delle emissioni – il 53,7% delle aziende italiane vogliono adottare strategie sostenibili – e la resilienza delle supply chain, mentre rimangono le necessità di ridurre al minimo il fermo impianti e di individuare tempestivamente eventuali problemi che possono impattare la produzione. Con l’integrazione sempre più consistente dei sistemi di information technology (It) con quelli di operational technology (Ot), volta ad ottenere maggiore trasparenza e un’analisi dei dati più veloce e puntuale, le imprese manifatturiere hanno bisogno di un’infrastruttura che consenta loro di pianificare, adottare e implementare con successo componenti tecnologiche da moltissime fonti diverse per eseguirle all’edge o distribuirle su un cloud ibrido aperto.

Red Hat OpenShift, la principale piattaforma Kubernetes enterprise del mercato, fornisce la flessibilità e la reattività necessarie a sviluppare e gestire applicazioni innovative, con la garanzia di una security solida e del supporto degli esperti. Poter contare su una piattaforma in grado di scalare e ampliarsi senza vincoli di proprietà o ritardi consente di ottimizzare l’implementazione delle applicazioni in linea con i cambiamenti di business e abilitare un’espansione fluida, una crescita omogenea e un’innovazione senza restrizioni.







Red Hat OpenShift ha aiutato diverse organizzazioni a migliorare scalabilità e interoperabilità, ottimizzando l’efficienza operativa e la customer experience:

  • Hisense ha utilizzato Red Hat OpenShift, il portfolio di Red Hat Application Services e i servizi di Red Hat Consulting per costruire una piattaforma cloud alimentata da container e Kubernetes che consente di eseguire componenti software come strumenti di ingestione dati e analytics, database e devops per velocizzare l’introduzione di nuovi servizi sul mercato, supportare l’innovazione e migliorare la customer experience.
  • Tata Motors è un produttore globale di automobili, veicoli commerciali, pick-up, camion e bus. L’azienda ha individuato nel proprio sistema di rendicontazione (System of records, Sor) una difficoltà a tenere il passo con le crescenti aspettative di soluzioni digitali. Per questo, Tata Motors si è rivolta a Red Hat per implementare OpenShift come base per migliorare i propri processi e fornire più velocemente nuovi servizi. Il produttore è ora in grado di fornire Api per tutte le sue applicazioni, facilitandone l’integrazione, mentre l’architettura ibrida di Red Hat fornisce il supporto necessario per muoversi più agilmente nel cloud con fornitori di cloud pubblico come Microsoft o Aws. In questo modo, Tata Motors può rispondere più velocemente alla richiesta dei clienti di soluzioni avanzate telematiche e per auto connesse.













Articolo precedenteQuanta intelligenza artificiale esiste nelle piccole industrie italiane? Poca! Che fare? Con Anitec-Assinform
Articolo successivoVodafone e Università di Palermo: nasce in Italia il primo campus 5G






LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui