Prysmian, approvato bilancio esercizio 2019. Dividendo di 0,25 euro

di Chiara Volontè ♦︎ L’assemblea degli azionisti ha dimezzato la cedola inizialmente proposta. Concordato piano di incentivazione a lungo termine focalizzato sulla creazione di valore sostenibile e su obiettivi Esg

ceo di Prysmian
Valerio Battista, ad di Prysmian

L’assemblea degli azionisti di Prysmian, azienda specializzata nel settore dei sistemi in cavo per l’energia e le telecomunicazioni, ha approvato il bilancio dell’esercizio 2019 e la distribuzione di un dividendo unitario lordo di 0,25 euro, per un ammontare complessivo di circa 66 milioni.

«L’Assemblea – si legge nella nota rilasciata dall’azienda – ha accolto la proposta del Consiglio di Amministrazione che, pur ritenendo la struttura finanziaria, la liquidità e le linee di finanziamento disponibili adeguate a fronteggiare il nuovo quadro economico e finanziario conseguente alla emergenza sanitaria da Covid in corso, il 30 marzo scorso aveva deciso di ridurre del 50% la cedola inizialmente proposta. Il dividendo sarà posto in pagamento a partire dal 20 maggio 2020».







Via libera alla relazione sulla politica di remunerazione di Gruppo riferita agli esercizi 2020-2021-2022, con un parere favorevole in merito alla relazione sui compensi corrisposti. Approvato anche un piano di incentivazione a lungo termine, con l’obiettivo di motivare il management alla creazione di valore sostenibile nel tempo, anche attraverso il meccanismo di differimento in azioni di parte del bonus annuale. Il Piano è ancorato anche a obiettivi di lungo termine nell’ambito Esg (Environment Social Governance).

L’assemblea ha infine autorizzato l’aumento gratuito del capitale sociale, così come proposto dal CdA da riservare a dipendenti del Gruppo Prysmian in esecuzione del piano summenzionato. «Tale aumento di capitale – conclude la nota – potrà raggiungere un importo di nominali massimi euro 1.100.000, mediante assegnazione ai sensi dell’art. 2349 del codice civile, di un corrispondente importo prelevato da utili o da riserve da utili, con emissione di non oltre n. 11.000.000 di azioni ordinarie da nominali euro 0,10 cadauna. Contestualmente è stata revocata la delibera assembleare del 12 aprile 2018 relativa ad un analogo aumento del capitale sociale, modificando l’articolo 6 dello Statuto Sociale».














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