Obiettivi e strategie di Product, l’industria dei materiali per il medicale alternativi al Pvc

Tubi, palloni e micropalloni. L'azienda bresciana fondata da Emanuele Guerra e Luca Facconi ha individuato una nuova molecola dalle elevate performance anti-proliferative. Il costo del materiale è molto più elevato, ma nuovi macchinari e il ricorso all'automazione hanno permesso di abbattere i costi di stampaggio ed estrusione. Ne parliamo col co-fondatore

Luca Facconi ed Emanuele Guerra, fondatori di Product

Il Pvc è uno dei materiali più usati in ambito medicale per tubi, cateteri e palloni ma non è il più indicato: ha infatti un forte impatto ambientale e non è l’ideale per il paziente, a causa delle cessioni  e della traumaticità che causano durante l’utilizzo. Si parla da 30 anni di adottare polimeri più nobili ma, nonostante tutto, l’utilizzo del Pvc rimane prioritario, prevalentemente a causa del suo basso costo. La bresciana Product punta a cambiare questo paradigma, producendo tubi, palloni e cateteri di nuova concezione realizzati con polimeri Tpu o Sebs che, rispetto al Pvc, portano una serie di vantaggi: non rilasciano sostanze pericolose nell’organismo, sono più morbidi e versatili e quindi meno invasivi nei confronti del paziente, e sono più rispettosi dell’ambiente in fase di smaltimento. Il difetto? I materiali costano dalle 20 alle 30 volte in più rispetto a quelli tradizionalmente adottati in questo settore e quindi fino a oggi hanno faticato a imporsi in un mercato dove la discriminante è il prezzo più basso. «Oggi l’imprenditore italiano vuole il prodotto cinese, che ha un’ottima qualità, al prezzo cinese, ma prodotto in Italia. Ecco perché si continuano a utilizzare vecchi materiali e si cerca di lavorare sul prezzo per prendersi fasce di mercato», ci spiega Emanuele Guerra, co-fondatore di Product e ricercatore. Ma un’alternativa è possibile e l’obiettivo dell’azienda che ha fondato è quello di portarla sul mercato. 

Nuovi polimeri e tanta automazione: ecco come Product concilia sostenibilità e performance

Palloni e micropalloni per uso medicale di Product

Il tentativo di introdurre nuovi materiali per cateteri, tubi e palloni per uso medicale si è sempre scontrato coi prezzi molto elevati dei polimeri, tanto che il Pvc rimane il materiale più utilizzato. Chi vuole innovare in questo settore, si trova a decidere quale strada percorrere fra la ricerca della sostenibilità o delle performance del dispositivo medico. «Noi siamo riusciti a fare entrambe le cose», afferma Guerra. Come? Combinando le sue ricerche sui polimeri, che gli hanno permesso ad esempio di individuare una molecola naturale dalle elevate performance anti-proliferative, con le competenze di Luca Facconi, che realizza software per l’automazione industriale e dei processi produttivi ed Erp. La capacità di Facconi di mettere in piedi processi completamente automatizzati limitando al minimo gli scarti e garantendo un’elevata affidabilità hanno permesso di compensare il costo del poliurietano e altri polimeri, dalle 20 alle 30 volte superiore al Pvc. «Tutto è automatizzato e visibile anche da remoto. Grazie ai nuovi macchinari abbiamo abbattuto i costi e ottenuto performance superiori a quelle ottenibili tramite  stampaggio ed estrusione. Senza l’automazione ad hoc, non sarebbe stato possibile». 







I dispositivi realizzati da Product rimangono più costosi rispetto alla media del mercato, ma grazie a questo processo produttivo riescono a risultare competitivi anche se, come precisa Guerra «al momento queste migliorie non sono ripagate, ma permettono al mercato di aprire gli occhi, muoversi e adattarsi». 

Un processo produttivo sviluppato tutto internamente dai due soci e dal team che in tutto conta cinque persone. «Usiamo dei motori di Bosch, ma tutto il resto lo realizziamo internamente, anche perché non esiste chi conosce questi macchinari. Sviluppare tutto in house ci permette di agire senza grandi limiti».

R&D? No: ricerca applicata

Pur operando nell’ambito medicale gli investimenti in ricerca e sviluppo di Product sono piuttosto limitati. «Non possiamo permetterci di fare R&D fine a se stessa, o che porti risultati fra quattro o cinque anni. La nostra ricerca è finalizzata alla richiesta del cliente e sulla base di questa valutiamo i polimeri e i macchinari da utilizzare». 

L’approccio di Product al prodotto è pragmatico e mirato al raggiungere velocemente il risultato, senza prendersi grossi rischi in progetti a lungo termine. Guerra ci spiega il funzionamento della filiera: ogni azienda medicale ha una serie di chirurghi in sala e, sulla base delle esigenze espressi da questi professionisti, valuta i possibili miglioramenti che si possono apportare ai prodotti. In base a queste richieste poi le aziende medicali hanno due strade: sviluppare internamente nuovi prodotti che soddisfano le richieste o rivolgersi a terzi, come Product, e delegare loro questa fase. 

Interno della camera bianca di Product

Quando contattata, Product si occupa della prototipazione e dell’ingegnerizzazione, forte delle sue certificazioni ISO 13485 e degli ambienti controllati in camere bianche di cui dispone. Product però non realizza il prodotto finito, ma semilavorati, che vengono poi assemblati dai loro clienti, attualmente una decina, incluse realtà della medical valley di Mirandola. 

Tubi corazzati in TPU, Utrathin Tubes, palloni e micropalloni

Abbiamo detto che sono due i pregi e le peculiarità che distinguono i dispositivi realizzati da Product: sostenibilità ambientale e performance. Ma cosa si intende per performance in ambito medicale? Anche in questo caso, l’analisi è duplice: lato paziente, un tubo o un pallone “migliore” è quello più sottile e meno invasivo, deve essere atraumatico. Lato medico, invece, deve essere preciso e sicuro da maneggiare.

Tubo corazzato realizzato da Product con materiali alternativi al Pvc

Un esempio sono gli Ultrathing tubes, tubi e palloni in poliuretano, silicone o Tpe che possono arrivare allo spessore di 0,03 millimetri senza limitare la portata del condotto. Per le applicazioni dove sono richieste migliori performance di resistenza e tenuta a pressione, Product realizza tubi corazzati (o braided), estremamente resistenti e caratterizzati da una minore traumaticità rispetto ad alternative in Pvc o altri materiali. Infine, Product propone palloni, micropalloni in Tpu, Sebs, Seeps, Poliisoprene, lattice naturale e Silicone, da 0 ShA fino a 30 ShD con spessore da 0,03mm a 1mm, a partire dal disegno del punzone e dalla scelta del materiale fino alla realizzazione di palloni complianti, semicomplianti, a isteresi zero. 

Un portfolio piuttosto limitato di prodotti, ma bisogna tenere conto che Product è stata fondata solo sette mesi fa. E che non ha intenzione di crescere troppo rapidamente, anzi: l’obiettivo è di continuare ad operare in piccola scala, per poter continuare a sviluppare “specialties”, spiega Gerra: «vogliamo rimanere piccoli: può sembrare una cosa strana ma aiuta a contenere il know-how da avere fuoriuscite di competenze. Compattare il gruppo invece che espanderlo». 

Questo non significa che Product non prevede l’ingresso di nuove figure in azienda. A breve, infatti, arriverà una persona che sarà interamente dedicata a occuparsi di bandi e finanziamenti. Che sono molto importanti, anche se Guerra sembra prendere le distanze da questioni che definisce “politiche”, poiché «l’accesso ai bandi deve sottostare a dei costi dell’oggetto da produrre che sono limitanti. I bandi sono un coadiuvante ma non sempre questi fondi sono fatti fruttare. Mi concentro sul mercato reale, che potrà essere aiutato da queste sovvenzioni».

Il caro energia non spaventa Product

L’aumento dei costi dell’energia e delle materie prime sta mettendo in crisi numerose imprese, tanto che in alcuni casi conviene fermare momentaneamente la produzione pur di non andare in perdita. Non è il caso di Product, che invece subisce meno il contraccolpo. Dal punto di vista delle materie prime perché ha provveduto a fare scorta in tempi non sospetti. Una scelta che si è rivelata oculata, vista la difficoltà di approvvigionamento attuale: «per i polimeri, bisogna ordinare entro marzo per vedere le consegne nel 2023». Sotto il profilo energetico, invece, il costo dell’elettricità ha un impatto relativo sulla produzione. «Non adottiamo processi termoplastici», che sono energivori, ma «adottiamo solventi». 














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