PoliMi: il mercato della smart home regge il colpo del Covid

Il fatturato 2020 è stato di 505 milioni di euro, in calo del 5% rispetto al precedente anno. Perdono le soluzioni per la sicurezza: -30%

Se il primo lockdown ha pesato in maniera importante sul settore della smart home, con un crollo compreso fra il 60% e il 100%, nella seconda parte del 2020 si è vista una vigorosa ripresa che ha portato il settore a un fatturato di 505 milioni, in calo del 5% rispetto al 2019. A fornire i dati è Osservatorio Internet of Things PoliMi, che attribuisce i risultati anche agli effetti di Ecobonus e Bonus Domotica, che hanno spinto le vendite di caldaie, termostati e climatizzatori smart.

Le soluzioni per la sicurezza  come videocamere, sensori per porte e finestre e serrature connesse mantengono il primo posto per quote di mercato (21%) con 105 milioni di euro, ma segnano un calo del 30% rispetto al 2019. La battuta d’arresto è evidenziata anche dal consumatore, che indica ancora la sicurezza come prima motivazione di acquisto di un oggetto smart ma con un calo di 9 punti percentuali (dal 36% al 27%). Continua invece la crescita degli smart home speaker, che agganciano le soluzioni per la sicurezza al primo posto, con un valore di 105 milioni di euro (+10%), pari al 21% del mercato. Nel 2020 sono state siglate nuove partnership, sono state aggiunte funzionalità e il mercato si è consolidato, ma è necessario rafforzare l’integrazione con la Smart Home, dato che solo il 14% dei possessori di smart speaker li utilizza per gestire altri oggetti smart in casa.







Seguono gli elettrodomestici con 100 milioni di euro, pari al 20% del mercato e in crescita del 17%, caratterizzati da un ampliamento dell’offerta “connessa” e con alcune tipologie, come i robot aspirapolvere e i purificatori d’aria, che hanno segnato un boom di vendite. Cresce anche l’uso delle funzionalità smart da parte dei consumatori, pari al 59% di chi possiede grandi e piccoli elettrodomestici (+19%). Caldaie, termostati e condizionatori connessi per la gestione di riscaldamento e climatizzazione hanno beneficiato degli incentivi di Superbonus e Ecobonus, segnando una crescita del 15% con vendite per 75 milioni di euro, pari al 15% del mercato. Chiudono le casse audio (9% del mercato) e le lampadine connesse (8%), le cui vendite sono trainate da numerose offerte che prevedono bundle con altri dispositivi.

L’emergenza sanitaria ha avuto un impatto diverso sui singoli canali di vendita. Gli eRetailer hanno cavalcato il boom degli acquisti online raggiungendo quota 180 milioni di euro, pari al 36% del mercato e con una crescita del 20%, trainata dalla riduzione dei prezzi derivata dall’ingresso sul mercato di nuovi competitor e dall’aumento delle promozioni dedicati ai prodotti smart. Anche i retailer multicanale hanno cercato di sfruttare la spinta all’eCommerce ampliando la gamma di prodotti offerti in rete, ma non è bastato per chiudere l’anno in positivo: le vendite sono state pari a 95 milioni di euro (-5%) a causa della riduzione degli acquisti in negozio. La filiera tradizionale è il canale che ha sofferto maggiormente l’impatto del Covid19, per il timore del rischio di contagio da Covid-19 che ha portato molte persone ad essere restie ad accogliere “estranei” in casa propria, optando spesso per l’installazione dei dispositivi in autonomia. Le vendite sono state pari a 175 milioni di euro, con un calo del 17% e l’ulteriore perdita di quote di mercato, a favore degli eRetailer, dopo quelle già registrate negli ultimi anni (dal 50% del 2018 al 39% del 2019 fino al 34% del 2020). Rimangono limitate per il momento le vendite di telco, utility e assicurazioni, anche se è stato un anno di rilancio sul fronte delle nuove offerte integrate per la casa.

Oltre due terzi dei consumatori italiani hanno sentito parlare almeno una volta di casa intelligente (69%, +1%), con un livello di conoscenza più alto fra i 18-34enni (82%) e fra gli utenti che hanno più familiarità con le tecnologie (89%). Crescono anche la percentuale di utenti che possiede almeno un oggetto (43%, +1%) e l’uso delle funzionalità smart (il 19% ha aumentato l’uso, il 13% lo ha ridotto). Diminuiscono invece l’attenzione verso gli oggetti intelligenti, con il 14% del campione che li ritiene meno prioritari rispetto a prima della pandemia, e il budget da dedicare a queste soluzioni, che si è ridotto per un quarto dei consumatori mentre lo ha aumentato solo il 5%. In prospettiva, il 62% vorrebbe acquistare almeno un servizio associato ai dispositivi connessi e un terzo sarebbe disposto a pagare di più per la sua attivazione, soprattutto quelli legati all’assistenza medica (35%) e al monitoraggio e all’ottimizzazione dei consumi energetici (31%). Cala la preoccupazione per la privacy, che interessa solo il 45% degli utenti contro il 54% del 2019, mentre è ancora forte l’esigenza di mantenere il controllo dei dispositivi connessi in casa, indicata dal 57%, con solo il 25% che affiderebbe la propria abitazione alla gestione autonoma da parte di oggetti smart basati sull’Intelligenza Artificiale.

«L’emergenza ha arrestato il trend di forte crescita degli ultimi anni, ma il mercato della Smart Home ha saputo reggere l’urto del Covid, segnando soltanto una lieve flessione», ha dichiarato Giulio Salvadori, Direttore dell’Osservatorio Internet of Things. «Un ottimo risultato considerando il contesto in cui le aziende hanno dovuto operare e il crollo delle vendite registrato nella prima parte dell’anno. Dall’altro lato, la pandemia ha contribuito a rinnovare l’interesse degli italiani per la casa e a far crescere la cultura digitale dell’utenza: due elementi che traineranno il mercato nel 2021».














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1 commento

  1. Mi sembra che il mercato delle case intelligenti non solo stia sopravvivendo al colpo virale, ma anche crescendo. Molte persone passano molto tempo a casa per la prima volta. Alcuni stanno iniziando i lavori di ristrutturazione, altri stanno risistemando. Io, per esempio, ho deciso di rendere la mia casa più accogliente e sicura e ho comprato un sistema di allarme ajax. È qui che il rinnovamento, la paranoia e la paura per la mia vita hanno avuto inizio. Sono sicuro di non essere l’unico.

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