PaLm Api e MakerSuite, i nuovi tool di Google per creare prototipi con applicazioni di Ai generativa

Gli strumenti proposti permetteranno di generare dati aggiuntivi che potranno essere utilizzati in vari scenari

Alcuni sviluppatori selezionati possono già accedere all'Api PaLM e a MakerSuite in preview

Per gli sviluppatori che stanno sperimentando con l’Ai, Api PaLm di Google è un modo semplice e sicuro per sviluppare partendo dai nostri modelli linguistici più avanzati. Oggi, mettiamo a disposizione un modello efficiente, in termini di dimensioni e capacità, e presto aggiungeremo altre dimensioni. L’Api è accompagnata da MakerSuite, uno strumento intuitivo che consente di creare prototipi in modo rapido e che, in futuro, sarà dotato di funzionalità di prompt engineering, generazione di dati sintetici e messa a punto di modelli personalizzati, il tutto supportato da solidi strumenti di sicurezza. Alcuni sviluppatori selezionati possono già accedere all’Api PaLm e a MakerSuite in preview e presto verrà estesa la waitlist.

L’Api PaLm fornirà agli sviluppatori l’accesso a modelli ottimizzati come la generazione di contenuti, chat, classificazione e altro. MakerSuite, invece, è un tool che semplifica questo flusso di lavoro. Con MakerSuite gli sviluppatori potranno eseguire iterazioni sui prompt ed esportarli nei linguaggi e framework preferiti, come Python e Node.js. I modelli generativi offrono agli sviluppatori funzionalità pronte all’uso. E con MakerSuite è possibile testare e interagire rapidamente sul modello ottimizzato direttamente nel browser. I dati di alta qualità sono fondamentali quando si sviluppa con l’intelligenza artificiale e gli sviluppatori sono spesso limitati dai dati di cui dispongono. Gli strumenti proposti permetteranno di generare dati aggiuntivi che potranno essere utilizzati in vari scenari, come l’ottimizzazione o le valutazioni. Tramite l’Api PaLm gli sviluppatori saranno in grado di creare applicazioni con i propri dati o su fonti di dati esterne (come TensorFlow, Keras, Jax e altre librerie open source). L’infrastruttura di Google supporta l’Api PaLm e MakerSuite: non è necessario preoccuparsi dell’hosting o del servizio.







«Siamo entusiasti del potenziale dell’Ai generativa e delle opportunità che aprirà, dall’aiutare le persone a esprimersi in modo creativo, al supportare gli sviluppatori nella creazione di nuovi tipi di applicazioni, fino a trasformare il modo in cui le aziende e i governi interagiscono con i loro clienti ed elettori. Il nostro obiettivo è di continuare a essere coraggiosi e responsabili nel nostro approccio e collaborare con altri per perfezionare sempre di più i nostri modelli AI, affinché siano sicuri e utili per chiunque», ha dichiarato Thomas Kurian, ceo di Google Cloud.














Articolo precedenteTrasformazione digitale: nasce Ntt Data Gov & Tech
Articolo successivoSemperis entra nella Microsoft Intelligent Security Association






LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui