Osservatorio sistemi di accumulo (Anie): in crescita le installazioni (+60%)

La tecnologia più diffusa è quella a base litio (98,2% del totale) seguita da quella a base di piombo (1,4%)

Filippo Girardi, presidente di Federazione Anie

Anie Federazione ha reso disponibile il nuovo aggiornamento del report “osservatorio sistemi di accumulo” che analizza le installazioni di energy storage in Italia registrati dal sistema Gaudì di Terna. Al 31 marzo 2022 risultano installati ben 95.869 sistemi di accumulo, per una potenza complessiva di 527 Mw e una capacità massima di 977 Mwh. A questi si aggiungono gli impianti di Terna per complessivi 60 MW e 250 MWh.

La tecnologia più diffusa è quella a base litio (98,2% del totale) seguita da quella a base di piombo (1,4%). Si registrano 120 batterie a volano e 111 supercondensatori. La quasi totalità (94%) dei Sda è di taglia < 20 kWh con una netta prevalenza dei sistemi di capacità compresa tra 5 e 10 kWh (45%) e di quelli con capacità inferiore a 5 kWh (25%) e compresa tra 10 kWh e 15 kWh (23%).







La principale configurazione utilizzata per i Sda è quella “lato produzione in corrente continua”, che ricopre il 73% del totale, mentre quella “lato produzione in corrente alternata” e quella “lato post produzione” ricoprono rispettivamente il 9% e il 18%. La Lombardia è la regione con il maggior numero di sistemi installati (22.751 Sda per una potenza di 112 Mw e una capacità di 213 Mwh), seguita dal Veneto (14.577 Sda per 76 Mw e 156 Mwh), dall’ Emilia-Romagna (9.660 Sda per 58 Mw e 100 Mwh) e dal Piemonte (7.356 Sda per 52 Mw e 85 Mwh). Rimangono fermi a quota un impianto i SdA stand-alone, i SdA abbinati a centrali termoelettriche ed i SdA a celle a combustibile; rimangono a quota due unità i Sda abbinati a impianti eolici.

Il trend del 2022, periodo gennaio-marzo (Q1), è in notevole crescita per numero, potenza e capacità di accumulo rispetto ai trimestri precedenti. Le installazioni si attestano a 20.832 unità per una potenza di 123 Mw e una capacità di 264 Mwh. Analizzando la tipologia di configurazione si conferma lo spostamento delle nuove installazioni verso quelle “lato produzione in corrente continua” rispetto ai periodi precedenti. Nel Q1 2022 questa configurazione ricopre il 91% delle installazioni, mentre le configurazioni “lato produzione in corrente alternata” e “lato post produzione” ricoprono rispettivamente il 4% e il 5%. Tutte le regioni nel Q1 2022 hanno consolidato un segno positivo rispetto al periodo gennaio-marzo del 2021 relativamente al numero di installazioni, alla potenza e alla capacità installate.

Anie Rinnovabili ritiene che il risultato conseguito nei primi tre mesi del 2022 sia frutto dei meccanismi di cessione del credito e sconto in fattura relativi alle detrazioni fiscali non solo del superbonus 110%, ma anche della ristrutturazione edilizia 50%. Nei prossimi mesi sarà interessante osservare gli impatti del cambiamento normativo intervenuto sulla cessione del credito introdotto dapprima con il decreto legge n. 4 del 27 gennaio 2022 e revisionato in corsa con il decreto legge n. 13 del 25 febbraio 2022.














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