Orion by Nasa “atterra” nella più grande camera a vuoto del mondo

L’agenzia spaziale americana ha iniziato i test per Orion. Per 60 giorni la navicella spaziale sarà ospitata dalla Plum Brook Station a Sandusky, Ohio, per saggiare la sua risposta alle condizioni del “vuoto duro”

Le ambizioni della Nasa circa il volo spaziale umano non sono state così alte da decenni. L’agenzia spaziale statunitense sta lavorando a una piattaforma di lancio di ultima generazione chiamata Space Launch System (Sls), che trasporterà le persone dalla Terra alla luna e oltre. La Sls lancerà il veicolo dell’equipaggio Orion, che è stato trasportato  in Ohio per un importante ciclo di test.

Orion è basato sul classico modulo di comando Apollo, ma è un design completamente riutilizzabile. Dopo il ritorno sulla Terra, la navicella spaziale Orion può essere rinnovata e lanciata di nuovo in missioni future. Di contro, la parte del modulo di servizio del progetto (gestita dall’Agenzia spaziale europea) non ritorna sulla Terra dopo ogni missione.







 

Tutto su Orion

Il primo grande test di volo di Orion sarà Artemis 1, il cui lancio è previsto il prossimo anno. Sarà un volo senza equipaggio, ma la Nasa deve ancora assicurarsi che l’imbarcazione sopravviva alle dure condizioni dello spazio. Ecco perché Orion si trova in Ohio alla Plum Brook Station della Nasa a Sandusk, la più grande camera a vuoto del mondo.

Orion è largo 16 piedi (cinque metri) e alto 10 piedi (3,3 metri) e pesa circa 20mila libbre (9.300 chilogrammi). Per portarlo in Ohio, la Nasa ha utilizzato un aereo specifico: Super Guppy. Entrato in servizio nel 1965, per trasportare pezzi di missili Saturno V dell’era Apollo in tutto il paese, l’aereo è un imponente pezzo di ingegneria a sé stante. Ha una velocità massima di crociera di 300 mph (480 km / h) e può trasportare carichi di 54mila libbre (24milakg).

 

La camera del vuoto Plum Brook

La camera del vuoto Plum Brook impiega solo otto ore per passare dalla normale pressione atmosferica terrestre al così detto “vuoto duro”, ovvero una condizione reale nello spazio. Può anche raffreddare il contenuto della camera a -300 gradi Fahrenheit. In Ohio, la Nasa manterrà la capsula Orion in simulazione di condizioni spaziali per 60 giorni. In due settimane la Nasa testerà anche ogni sistema sul veicolo spaziale per assicurarsi che non sia suscettibile alle interferenze elettromagnetiche.














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