Automazione integrata, intelligente, interattiva e abilitata dall’Ia: viaggio nella fabbrica di Den Bosch di Omron

di Chiara Volontè ♦︎ Dispositivi interconnessi dall’IoT e analisi dati tramite intelligenza artificiale: l’obiettivo della multinazionale è supportare il lavoro dell’operatore. Riduzione di difetti e sprechi: sostenibilità ambientale ed economica. Il valore dell’IA nel manufacturing: manutenzione predittiva, controllo qualità, ottimizzazione reti di fornitura. E sugli sviluppi futuri… Ne parliamo con Tim Foreman

Fabbrica di Den Bosch (Paesi Bassi) di Omron

Massima integrazione uomo macchina, con il robot a svolgere gli incarichi più ripetitivi, ottimizzazione del trasporto nello shop floor tramite autonomous mobile robots (Amr) e automated guided vehicles (Agv), combinazione cobot linea di produzione: nella fabbrica di Den Bosch (Paesi Bassi) di Omron ogni processo è automatizzato e la gestione dei dati avviene tramite Intelligenza Artificiale. Non solo: ogni soluzione è facilmente modulabile e riconfigurabile, così da poter soddisfare con velocità una produzione sempre più customizzata e a piccoli lotti.

«Le nostre soluzioni complete di automazione industriale, incentrate sulla collaborazione uomo-macchina, sono progettate su misura per soddisfare le attuali richieste dei consumatori – ci racconta Fernando Colás, ceo di Omron Industrial Automation Europe – per ridefinire la produzione, che deve esser flessibile, efficiente e sostenibile per la fabbrica del futuro».







Dunque dispositivi di fabbrica integrati attraverso l’IoT per una maggiore efficienza del plant tramite il monitoraggio e l’analisi dei dati e una migliore collaborazione tra uomo e macchina. Ma non solo: la multinazionale giapponese dell’automazione sta concentrando le sue forze sull’Intelligenza Artificiale. L’obiettivo? Trovare per i clienti nuove soluzioni che possano contribuire ad automatizzare i processi decisionali e a ottimizzare i programmi di produzione, portando a una maggiore efficienza e a una riduzione degli sprechi. Innovazioni come le soluzioni di manutenzione predittiva basate sull’IA e i robot collaborativi stanno contribuendo ad accelerare le operazioni basate sui dati attraverso la digitalizzazione e a creare un modello per la prossima generazione di fabbriche smart.

Omron ha dato un nome alla sua strategia di sviluppo, ossia Innovative-Automation, un concetto costituito da tre innovazioni o “i”: “integrato” (evoluzione del controllo), “intelligente” (sviluppo dell’intelligenza mediante le Tic) e “interattivo” (nuova armonizzazione tra persone e macchine). L’azienda è ora impegnata a portare innovazione nei siti di produzione concretizzando questo concetto. Obiettivo: supportare l’operatore sulla linea di produzione. Di automazione industriale, Intelligenza Artificiale e ricerca e sviluppo abbiamo parlato con Tim Foreman, responsabile R&S di Omron Europa ed esperto di IA, durante un viaggio nella factory di Den Bosch.

Omron flexible manufacturing roadshow a Den Bosch

Massima integrazione uomo macchina, con il robot a svolgere gli incarichi più ripetitivi, ottimizzazione del trasporto nello shop floor tramite autonomous mobile robots (Amr) e automated guided vehicles (Agv), combinazione cobot linea di produzione: nella fabbrica di Den Bosch (Paesi Bassi) di Omron ogni processo è automatizzato e la gestione dei dati avviene tramite Intelligenza Artificiale. Non solo: ogni soluzione è facilmente modulabile e riconfigurabile, così da poter soddisfare con velocità una produzione sempre più customizzata e a piccoli lotti

D. Ingegner Foreman, Quanto spende Omron in ricerca e sviluppo?

Tim Foreman, responsabile R&S di Omron Europa ed esperto di IA

R. Nel triennio 2019-2021, il Gruppo ha investito in r&d 849 milioni di euro (fatturato 2021 5,4 miliardi di euro, ndr.) che diventeranno un miliardo nel piano 2022-2024. Mentre la sola divisione Industrial Automation ha speso in ricerca e sviluppo il 6% del turnover. Ma, oltre alla liquidità, ciò che ritengo fondamentale nella r&s è l’investimento nei dipendenti. Nel nostro team a Den Bosch siamo sempre alla ricerca dei migliori talenti che si uniscano a noi. Inoltre, per noi sono molto preziose le collaborazioni con scuole e associazioni del territorio.

D. Quali sono le tecnologie su cui Omron sta investendo maggiormente?

R. In generale, il Gruppo sta investendo molto nel settore dell’automazione industriale e in quello sanitario, che sono i motori della crescita di Omron. Il nostro obiettivo di creare nuove imprese basate sui dati richiede un’infrastruttura aziendale adatta a tali organizzazioni. È necessario passare dalla struttura convenzionale, focalizzata sui prodotti, a una struttura ottimizzata per offrire soluzioni centrate su combinazioni di prodotti e servizi.

D. Quali sono i benefici per l’operatore di fabbrica grazie all’automazione di Omron?

Omron Amr fleet manager

R. Uno dei vantaggi principali dell’automazione di Omron per gli operatori di officina è la maggiore sicurezza. Le nostre soluzioni possono aiutare a ridurre gli incidenti sul lavoro svolgendo compiti pericolosi o garantendo che i macchinari funzionino entro parametri sicuri. L’automazione può assumere il controllo di compiti monotoni e ripetitivi, consentendo agli operatori di concentrarsi su attività più complesse e a valore aggiunto. Al contempo, i tecnici compiono anche meno sforzo fisico, con conseguente aumento del benessere generale e potenziale riduzione delle assenze per motivi di salute.

D. L’automazione contribuisce a ridurre anche difetti e sprechi. Da questo punto di vista, quali sono i vantaggi per l’operatore?

R. Come si è visto durante la visita allo stabilimento, l’automazione garantisce che le attività vengano eseguite ogni volta con le stesse specifiche, per una qualità del prodotto costante: ciò riduce le possibilità di difetti e sprechi. I sistemi di automazione intelligente possono fornire dati e approfondimenti in tempo reale sul processo di produzione. Questi dati possono essere utilizzati per il monitoraggio delle prestazioni, la manutenzione predittiva e il miglioramento continuo dei processi. In conclusione, sebbene l’automazione riduca la necessità di intervento manuale in molte attività, non elimina l’importanza dell’operatore in officina. Invece, esso trasforma il loro ruolo da lavoro manuale a supervisione, gestione e garanzia del regolare funzionamento dei sistemi automatizzati. La collaborazione tra uomo e macchina, se attuata correttamente, può portare a un ambiente di produzione più efficiente, sicuro e produttivo.

D. Alla luce di tutto ciò, qual è il futuro dell’uomo in fabbrica?

Omron flexible manufacturing roadshow a Den Bosch

R. La futura fabbrica enfatizzerà la collaborazione uomo-macchina piuttosto che la sostituzione. Poiché l’automazione può occuparsi di attività ripetitive e pericolose, i ruoli umani si sposteranno verso compiti di supervisione, gestione e di alto valore. Fondamentale sarà la formazione continua. Sebbene le macchine siano bravissime nei compiti basati sui dati, la creatività umana, l’intuizione e il processo decisionale complesso rimangono insostituibili. Anche se alcuni ruoli si evolvono o scompaiono, emergeranno nuove opportunità in aree come l’analisi dei dati e la progettazione di sistemi digitali. Il “tocco umano” potrebbe essere commercializzato come un valore aggiunto in alcuni settori, sottolineando l’artigianalità. In definitiva, l’attenzione sarà focalizzata sullo sfruttamento dei punti di forza sia degli esseri umani che delle macchine, promettendo un futuro equilibrato, efficiente e produttivo per la produzione.

D. Qual è il ruolo dell’innovazione nel successo di Omron?

La futura fabbrica enfatizzerà la collaborazione uomo-macchina piuttosto che la sostituzione. Poiché l’automazione può occuparsi di attività ripetitive e pericolose, i ruoli umani si sposteranno verso compiti di supervisione, gestione e di alto valore

R. Da quando il nostro fondatore Kazuma Tateisi affermò nel 1959 “Le imprese dovrebbero creare valore per la società attraverso le sue pratiche chiave”, abbiamo accettato la sfida di migliorare la vita e contribuire a una società migliore proprio attraverso l’innovazione. Omron ha 12.061 brevetti rilasciati e in attesa di registrazione, e questo grazie ai 1.200 dipendenti interamente dedicati alla ricerca e sviluppo e impegnati nell’innovazione per fornire le soluzioni più all’avanguardia ai problemi della società.

D. Qual è l’impatto dell’innovazione nel mercato manifatturiero per Omron?

R. Il settore manifatturiero si trova ad affrontare nuove sfide, come la carenza di manodopera, la necessità di maggiore efficienza e normative ambientali più rigorose. Le nostre soluzioni innovative, come la robotica avanzata, i sistemi basati sull’intelligenza artificiale e le piattaforme avanzate di analisi dei dati, affrontano queste sfide. Nella nostra strategia la co-creazione è fondamentale: collaboriamo spesso con i nostri clienti per innovare.

D. Quanti nuovi prodotti immettete ogni anni sul mercato?

R. I dati possono variare, ma considerando il numero di prodotti completamente nuovi che abbiamo introdotto nell’area Emea per il business dell’automazione industriale nell’ultimo anno, sarebbero circa 20. Naturalmente questo non include gli aggiornamenti del prodotto.

D. L’intelligenza artificiale ha già un impatto nel manufacturing?

R. Con l’IA nel settore manifatturiero, il mio consiglio è di iniziare in piccolo. Si parla molto dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale per emulare i processi mentali umani nelle applicazioni industriali, ma gli esempi reali di aziende che riescono a sfruttare con successo il valore dell’IA sono, ad oggi, pochi e rari.

D. Come mai si sta verificando questa circostanza?

Veicoli autonomi a Den Bosch. L’automazione contribuisce a ridurre anche difetti e sprechi

R. Ciò è dovuto principalmente a due ragioni: innanzitutto le aziende spesso sono troppo generiche nell’applicazione dell’intelligenza artificiale, inoltre non sanno come gestire l’esplosione di dati. Se le imprese vogliono esaminare come applicare l’IA nella loro fabbrica, dovrebbero prima di tutto stabilire quale problema vogliono risolvere o quale miglioramento vogliono apportare. Inizia in piccolo con un problema molto specifico. Quindi raccogli i dati rilevanti, il che non è un compito facile. Le organizzazioni non solo devono assicurarsi di avere i dati giusti, ma anche che vengano archiviati al momento giusto e che non siano persi. Senza dimenticare la fase di analisi.

D. Ci sono parti del produzione industriale in cui l’impatto dell’intelligenza artificiale è già evidente?

R. Nella manutenzione predittiva, nel miglioramento del controllo di qualità e nell’ottimizzazione delle reti di fornitura. Le macchine basate sull’IA, come i nostri robot mobili, si adattano ai loro ambienti e lavorano in armonia con gli esseri umani. D’altro canto, il nostro controller AI, ad esempio, può gestire compiti complessi e analizzare grandi quantità di dati per perfezionare i processi, ridurre gli sprechi e migliorare l’efficienza della produzione. Inoltre, l’intelligenza artificiale supporta l’ottimizzazione energetica, la personalizzazione del prodotto e garantisce una migliore conformità alla sicurezza nel reparto di produzione. Questo approccio si traduce in notevoli risparmi sui costi, offrendo un vantaggio competitivo ai produttori.

D. Ci può fare un esempio concreto dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale nella manifattura?

L’automazione garantisce che le attività vengano eseguite ogni volta con le stesse specifiche, per una qualità del prodotto costante: ciò riduce le possibilità di difetti e sprechi

R. Il nostro robot da ping pong Forpheus, basato sull’intelligenza artificiale, aiuta gli esseri umani a diventare giocatori migliori, percependo le loro emozioni, adattandosi al loro livello di abilità e prevedendo le loro mosse. Sulla base di queste tecnologie, abbiamo sviluppato una dimostrazione che mostra come l’automazione armonizzata può essere applicata in un contesto industriale. Una macchina di assemblaggio flessibile con apprendimento basato sull’IA illustra un approccio di automazione armonizzato in base al quale un macchinario può insegnare agli esseri umani a sviluppare le proprie competenze. La macchina apprende come eseguire l’attività di assemblaggio seguendo i movimenti della mano e imparando dagli errori commessi da un operatore umano. Dalla conoscenza, il sistema è in grado di sviluppare la strategia ottimale per assemblare questo prodotto. Viene quindi creato un gemello digitale del robot per formare altri operatori in un ambiente virtuale. Questa collaborazione avanzata tra uomo e macchina promuove il miglioramento continuo delle prestazioni.

D. Quali sono gli sviluppi futuri dell’intelligenza artificiale nella manifattura?

R. Sono entusiasta di vedere cosa riserva il futuro in termini di robotica cognitiva, dove i robot non solo eseguiranno compiti ma li “capiranno”, imparando dalle esperienze e prendendo decisioni più informate nel tempo. In futuro, i sistemi di IA nel settore manifatturiero potranno diventare ancora più intelligenti, aggiornando continuamente i propri algoritmi sulla base di nuovi dati e approfondimenti senza bisogno di una riprogrammazione esplicita.

D. Come state sviluppando il tema della sostenibilità?

R. La sostenibilità e la responsabilità sociale d’impresa sono nel nostro Dna sin dalla fondazione. Siamo fortemente impegnati a diventare più sostenibili nelle nostre attività, oltre a supportare i nostri clienti nella riduzione degli sprechi e nell’ottimizzazione del consumo energetico grazie alle nostre soluzioni di automazione. La neutralità carbonica è un altro tema di investimento chiave per il Gruppo: nell’ambito della nostra visione a lungo termine SF2030, promuoveremo iniziative con l’obiettivo di realizzare una società decarbonizzata, non solo per adempiere alla nostra responsabilità sociale di eliminare le emissioni di CO2, ma anche per collegare tali iniziative al miglioramento della competitività di Omron. Sviluppando prodotti che contribuiscono alla risoluzione delle questioni ambientali globali e offrendo una gestione energetica efficiente attraverso le attività di automazione industriale e di sistemi, soluzioni e servizi sociali, miriamo a raggiungere lo sviluppo sostenibile dell’azienda contribuendo allo stesso tempo a quello della società.

L’automazione industriale di Omron in mostra al Flexible manufacturing roadshow a Den Bosch

L’automazione può assumere il controllo di compiti monotoni e ripetitivi, consentendo agli operatori di concentrarsi su attività più complesse e a valore aggiunto

Omron in pillole

Con la sua sede principale a Kyoto, Giappone, Omron Corporation è un leader mondiale nel settore dell’automazione. Fondata nel 1933 e condotta dal Presidente Junta Tsujinagi, la multinazionale è presente in più di 120 Paesi nel mondo per oltre 29.000 operatori. L’azienda ha uffici centrali in Giappone (Kyoto), Asia Pacifico (Singapore), Cina (Hong Kong), Europa (Amsterdam) e Usa (Chicago). L’organizzazione europea dispone di proprie installazioni per lo sviluppo e la fabbricazione, e fornisce l’assistenza ai clienti locali in tutte le nazioni europee. L’organizzazione è suddivisa in quattro business unit: Industrial automation (57%), Healthcare (17%), Device and module solutions (14%), Social systems, solutions & services (11 %), altro (1 %). L’azienda ha realizzato un fatturato di 762,9 miliardi di Yen nell’anno fiscale 2021, pari a circa 5,4 miliardi di euro. Di questi, circa 2,97 miliardi di euro (418,1 miliardi di Yen) sono generati dalla divisione Iab (Industrial Automation Business).

La multinazionale giapponese compie 90 anni: lega l’innovazione ai bisogni della società. Demo di un pallettizzatore con robotica collaborativa: gestione autonoma della parte di automazione. Linea di assemblaggio di componenti elettronici: collaborazione uomo-macchina, l’operatore interviene nelle prime due stazioni, dalla terza lavora il processo automatico. Sistema di visione: controllo ergonomia e dati














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